giovedì 9 aprile 2009

Storie di degrado


Vivevano isolati dal mondo da oltre quaranta anni, in un casone seminascosto alle foci del Po di Pila. Questa la scoperta effettuata da alcuni canoisti tedeschi in vacanza nel Delta in questi giorni: tre fratelli, due donne e un uomo, in condizioni di grave degrado umano, vivono da lungo tempo in un lembo di terra nascosto da poca vegetazione e sopravvissuto all'ultima alluvione, che sembrava avere spazzato via gli insediamenti dall'area orientale del Delta del Po.
I tre avevano all'incirca una ventina di anni quando furono abbandonati in fretta e furia dai genitori, in fuga dall'alluvione nel cuore della notte. Rimasti padroni del solitario casone, qui hanno continuato a vivere per oltre quattro decenni in totale solitudine, approfittando delle risorse della natura circostante, praticando l'incesto e altre pratiche malsane. "Dopo tanti anni in queste condizioni - racconta il vicepresidente della Provincia, Gino Sandro Spinello - i tre ormai appaiono in uno stato di totale abbruttimento e degenerazione, tanto che pensavamo di abbatterli. Ora si pensava di portarli via da quell'ambiente disagiato e condurli in casa di riposo o in una struttura per malati psichici, ma non hanno i soldi per pagarsi la retta ed è impossibile rintracciare parenti a cui chiedere di farsene carico. Pertanto temo che li lasceremo lì".
Dietro il capanno degli attrezzi, un piccolo cimitero con una dozzina di minuscole lapidi, un orto con alcune piantine meste, un pollaio arrugginito e completamente disabitato. Tutt'intorno al casone, dozzine di lische putrescenti e ossicini rosicati raccontano la sopravvivenza quotidiana grazie alla pesca e alla cacciagione. Nei pressi c'è perfino una rozza canoa costruita con canne e arbusti, usata probabilmente per andare a caccia nelle garzaie.
Come un trio di ragazzi abbia potuto vivere lì per tanto tempo senza mai essere raggiunto dalla civiltà, resta un mistero. E la versione ufficiale, secondo cui quell'area era stata dichiarata ufficialmente spopolata, non convince. In centro a Pila, nessuno parla. Nè recandosi nella ridente cittadina di Porto Tolle si ottengono risposte: "Indagheremo - ci dice il sindaco, Silvano Finotti - E' sorprendente anche per noi, dateci tempo". Ma viene da giurare che un segreto così ben custodito per decenni, rimarrà tale anche di fronte alle domande del primo cittadino. Insomma, un pesante mistero grava sull'isola della Donzella. Per quanto si riuscirà a tenerlo sepolto?

3 commenti:

Cittadino Preoccupato ha detto...

Ma qualcuno ha guardato se per caso Cicciuzzo non fosse lì?

Songun Banner ha detto...

Pyongyang, 9 aprile. La Prima Sessione della 12a Assemblea Popolare Suprema della RPDC ha confermato Kim Jong Il alla presidenza della Commissione di Difesa Nazionale.
La Sessione ha dichiarato che Kim Jong Il, Segretario Generale del Partito del Lavoro di Corea e comandante supremo delle forze armate rivoluzionarie, è stato eletto presidente della CDN per riflettere la volontà unanime dei dirigenti e del popolo.
Kim Jong Il, sviluppando e arricchendo l’idea del Juche e inaugurando la direzione rivoluzionaria del Songun ha esaltato la millenaria storia della Corea, portandone ad un punto più alto la dignità e l’indipendenza nazionale: per questi motivi, la conferma di Kim Jong Il a capo della CDN è anche espressione dell’appoggio di cui egli gode nel paese.

ERRE ha detto...

A quando un severo monitoraggio degli scanni alla ricerca di vite umane?