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"Quanto alla seconda domanda che mi ponevi - tossicchiò imbarazzato Orlando Lupani - Non esiste nessuna moglie del tenente Colombo. Lo avresti già scoperto da te, se ti fossi preso la briga di visionare gli episodi in lingua originale". Cibotto accennò un leggero stupore e affondò la canna della pistola nel collo di Lupani, come per invitarlo a proseguire con la sua spiegazione. "Ebbene - disse Lupani -, nella versione originale, il tenente Colombo era un omosessuale, che nella vita privata conviveva con un imberbe liceale di diciassette anni, che educava con delicatezza al piacere erotico. Nell'Italia dorotea questa versione fu immediatamente censurata, in favore di un più tradizionale matrimonio eterosessuale con una moglie priva di alcuno spessore umano. La correzione fu fatta in sede di doppiaggio, ma si dovettero eliminare tutte le scene in cui Colombo incontrava il proprio amante. Risultato: in tutto il telefilm in versione italiana si accenna alla moglie, ma questa di fatto non appare mai. Un vero colpo di genio".
L'ispettore Cibotto soppesò con stupore la notizia. Ma bastò quell'attimo di riflessione per distrarsi, consentendo a Orlando Lupani, di eludere la minaccia della sua arma e premere un pulsantone rosso sopra il tavolo. Rise da vero villain, mentre suonavano dieci sirene d'allarme e la parete alle sue spalle roteava, facendolo scomparire con la sedia e tutto. Cibotto non ebbe nemmeno il tempo di sparare due colpi contro l'avversario, che l'aveva già perso. "Poco male", pensò, mentre staccava con bruta forza l'hard disk dal computer di Lupani e lo infilava in borsa assieme agli stampati. In pochi secondi, lungo il corridoio cominciarono a sentirsi passi concitati. Presto un intero squadrone di seguaci della massoneria, o forse di alieni armati fino ai denti, lo avrebbe fatto prigioniero. Inutile bloccare la pesante porta di mogano. Inutile cercare finestre dietro ai tendaggi, dato che erano sottoterra. Inutile sperare in un teletrasporto o un ascensore d'emergenza. Tutto era studiato per impedirgli di fuggire. Ombre che nulla avevano di umano si avvicinarono nel corridoio, accompagnate da un latrare di cani. L'ispettore Cibotto era con le spalle al muro e avrebbe dovuto fare appello al meglio dei suoi neuroni per escogitare un piano per venirne fuori...
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