martedì 2 dicembre 2008

Serata ggiovane! (parte prima)

"Devi smetterla di darmi del vetusto scaldapoltrone ammuffito! Sono più in forma di te e te lo dimostrerò. Usciamo una sera io, te, Papuzzi e Bellinazzi e facciamo quello che vuoi tu". Questa la sfida lanciatami dal campione di slalom Mario Borgatti, offeso per il ritratto da viale del tramonto che la carta stampata e questo blog continuano a dare di lui: "Mi dipingi come un vecchio scemo!", mi ha gridato.
Un mio maldestro tentativo di scusarmi ("Mario, non ho mai detto che sei vecchio!") ha provocato chissà perchè l'ira del leader di Forza Italia, che così mi ha sfidato. Non potendo perdere la faccia ho accettato la sfida e posto due questioni: primo, dovrà esserci anche Valentino Lodo, il quale pure mi ha accusato di descriverlo spesso e volentieri come elemento di spicco della gerontocrazia di Rifondazione; secondo, niente maraschini al dopolavoro ferroviario o festini a luci rosse in appartamenti del centro cittadino, ma una serata da veri giovanotti nel centro sociale occupato più trendy del Nordest, ossia il Pedro. "Mario, ho già chiamato il mio amico Elviro Monini, mi ha detto che c'è un concerto da pogo: Sentinel Sound, più Bomchilom e Vibrabbona", gli ho detto. "Ah, certo, sono tra i miei gruppi preferiti, ma non è sabato il concerto? E poi è aperto il Pedro di lunedì?", mi ha risposto. Pronta replica, che non ammette controdeduzioni: "Dai, Mario, intanto andiamo, che al massimo si becca un po' di figa in giro per locali, che ti frega?". Tutti d'accordo, dunque, per una serata da veri giovani trasgressivi quali noi siamo. Giovanni Papuzzi ha immediatamente accettato, chiedendo però di dividere i soldi per il pieno. Sprizzetto in via Cavour, Lodo che arriva in ritardo e poi si parte. Ci sentiamo come i protagonisti di un libro di Mattia Signorini. "Ma l'erba, chi la prende l'erba?", chiedo. Gli altri non ne sanno niente. Chiamo Elviro, chiedo se ha qualcosa da vendere. Ci becchiamo in un posto, non dico dove per ovvi motivi, e gli compro un panetto di fumo. "Sgomma, Papuzzi!", grida Bellinazzi. Papuzzi tossicchia e mette in moto: "La sai la strada, almeno?", mi chiede. Ma io sono troppo distratto, sto rollando a bandiera e gli rispondo distrattamente "sì, sì". Sbagliamo strada e ci ritroviamo in mezzo alle campagne della bassa padovana, con Borgatti che smadonna e Papuzzi che chiede dove deve andare. Ci fermiamo sul ciglio della strada per fare una pisciatina in compagnia, tra noi vecchi prostatici, e decidere dove andare. Vista la malparata accendo il bonzer per creare relax. Ma nessuno dei miei amici vuole fumare.
"Tu e le tue idee del cazzo! - mi grida Mario - Fanculo la tua serata ggiovane! Io me ne torno a casa! Papuzzi, metti in moto". Mi spippacchio il trombone da solo perchè Giovanni non vuole che fumi in macchina, "che poi con le bronze mi sforacchi i sedili". E' sceso un nebbione. Affrontiamo ai 20 km orari l'argine dell'Adige spazzolando il parabrezza fradicio. Attraversiamo un ponte e scopriamo di essere a Lusia. La torre Grimani emerge dalla nebbia. Poi una visione, ci appare una scritta illuminata: "Severo American Bar". Quello di Granzette lo hanno rilevato i cinesi, ma lui, il Mago, non ha mollato. Eccolo di nuovo qui, con i suoi cocktail a 80 ottani e il mitico "Rio Verde senza sabbia". Dico ai ragazzi di fermarci. Ci beviamo una roba, stiamo al caldo, poi torniamo a casa. Lodo fa sì sì con la testa, Bellinazzi mi manda affanculo ma accetta, gli altri si accodano. Entriamo e al bancone c'è il baffuto Severo che ci accoglie con un sorriso. Un sorriso? Devo essere strafatto. "Tu non sei Severo!", gli grido. La marijuana mi altera i sensi. Poi succede una cosa davvero imprevista...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ieri il resto del carlino ha pubblicato un'indagine del sole 24ore che dimostra come a rovigo siano calati i reati del 16%, e la nostra città è al 57esimo posto nella speciale graduatoria delle città italiane in ordine alla pubblica sicurezza, e quindi è effettivamente una città da considerarsi sicura!
e mi chiedo? dove cazzo mettiamo tutte le camice verdi di contiero? e le armi ai vigili?
mah,... monello vedi tu se riesci ad imbastire una delle tue divertenti storielle....

La Ghenga ha detto...

In effetti poni un problema di grande attualità: come abbinare una camicia verde nei giorni di pausa dalle ronde anti-ladri?

Il viola e l'arancio con il verde creano ad esempio effetti raccapriccianti. Ancora, il nero e il marron, sebbene passino per neutri, creano effetti deprimenti. Senza parlare di quelli che mettono camicia verde e jeans: aiuto!
Ecco perchè i leghisti passano spesso per rozzi zoticoni: in realtà scontano la difficoltà di abbinare una camicia verde con un altro abito in modo armonioso! Una vera impresa, te lo assicuro! Il risultato è che il più delle volte l'aspetto esteriore del padano doc appare buttato lì alla meno peggio. Ed ecco tutte le mitologie di basso lignaggio che conosci.

Eppure con qualche attenzione alle tonalità di verde, è possibile creare abbinamenti gradevoli e sempre di moda. Blu e giallo per esempio stanno molto bene con le tonalità tenui, mentre il rosso è da evitare, a meno che non sia di una tonalità molto calda, magari abbinata a un verde chiaro.

Anonimo ha detto...

Borgatti quindi non è più partito per gli Usa? E la sua casa è ancora infestata dai fantasmi? O ha cambiato abitazione?

La Ghenga ha detto...

Borgatti è partito e tornato, perchè nel frattempo i fantasmi hanno liberato la sua tetra magione, spaventati dalle opere pittoriche di sua moglie. Non ve l'avevo raccontato?