martedì 28 aprile 2009

Lettera a Mainardi

Anche oggi dedichiamo un po' di spazio alle lettere di Cicciuzzo Sconciaforni, sia per motivi umanitari, sia perchè non abbiamo voglia di lavorare. La corrispondenza di Cicciuzzo è una manna, dato che, come sapete, sono in piena crisi creativa: da settimane il blog campa dei contributi di altri e di cronache su Cicciuzzo, mentre attendo un caso di influenza dei suini anche in Polesine per leggere finalmente qualche notizia che mi faccia sentire la nostalgia di casa. Vi chiederete, voi otto lettori, cosa farò il giorno in cui sarà auspicabilmente liberato. Fortunatamente il Polesine è ormai zeppo di blogger e autori di satira, cosicchè potrò presto ritirarmi a vita privata, con buona pace di chi mi trova insopportabilmente colto e simpatico.
Comunque, questa letterina è indirizzata al nuovo coordinatore del Pdl, Mauro Mainardi (nella foto, di repertorio), a cui il nostro prigioniero politico preferito rivolge parole che definiremmo commoventi se ci fossimo presi la briga di leggerle...

A Mauro Mainardi, segretario provinciale del Pdl

Caro Mainardi,
mi rivolgo a te con la fiducia e l’affetto che sai, sei tu ora punto di riferimento. E vedo il segno della tua presenza nel fatto che sia stato fin qui evitato il peggio, la chiusura indiscriminata. Guardando agli aspetti umanitari, che sono essenziali e valgono per tutte le province, bisogna approfondire rapidamente questa breccia. Andare avanti cioè, nel concreto, senza illudersi che invocazioni umanitarie possano avere il minimo effetto.
Non dividete sul sangue il Pdl, non illudetevi di risolvere così i problemi del Polesine, date fiducia, ora che si manifesta intero, all’umanitarismo leghista, anche se vi fosse la sfida della crisi, la cui composizione è stata del resto faticosamente accettata.
La crisi, che per questo lascia allo scoperto il Pd, non ci sarebbe o almeno sarebbe risolvibile. Non lasciate allo scoperto i vecchi amici che hanno dato fino all’ultimo. Sarebbe un fatto obbrobrioso e immorale. Sarebbe un eroismo su basi fragilissime. Scusa queste considerazioni che, soprattutto per la famiglia e la casa di produzione cinematografica dovevo fare ed abbiti i più cordiali saluti.

Cicciuzzo Sconciaforni

1 commento:

Satiro Satireggiante ha detto...

Gentile Ministro Calderoli,
mi rivolgo a lei che già una volta si è battuto in difesa del diritto di satira e, più in generale, di espressione del pensiero, garantito dall'articolo 21 della Costituzione italiana. Il disegnatore Vauro Senesi è stato sospeso dal proprio incarico presso la Rai a causa di alcune vignette sul sisma in Abruzzo (ma più che altro sul mondo politico), considerate irrispettose. Le chiedo d'intervenire, come già fece nel caso delle vignette sull'islam, per far sapere a tutti che lei, come Ministro della Repubblica, non tollererà alcuna restrizione al diritto di esprimere liberamente ciò che si pensa e di castigare, ridendo, i costumi. Sono convinto che anche questa volta la vedremo indossare una maglietta con le vignette incriminate, dimostrando, in tal modo, tre cose:

1) Il suo amore per la libertà;
2) Che il suo gesto del 2006 non era dettato da un pregiudizio antislamico;
3) Che intende difendere l'articolo 21 della Costituzione italiana con forza ancora maggiore, in considerazione del fatto che proprio il governo da lei rappresentato è stato bersaglio della matita di Vauro.

Confidando in un suo pronto intervento in difesa di uno dei principi cardine della democrazia, la ringrazio per l'attenzione e le porgo distinti saluti. Signor Ministro, la prego, indossi una maglietta con le vignette di Vauro!

Mario Badino
Cittadino italiano