giovedì 30 aprile 2009

Vianello Monello contro le Br

Vianello Monello torna sulla scena e pone una taglia sui brigatisti che hanno rapito ormai due mesi fa Cicciuzzo Sconciaforni. “Chi piglierà i rapitori di Cicciuzzo in cambio riceverà la divisione Fiere del CenSer e l’emolumento che il Consvipo dà a Ciccio Eskimo - tuona il blasonato opinionista del Corriere del Veneto - e a Giulio Bendfeldt ricordo che la sua carriera è finita perché erano ormai in troppi a fare bisboccia alla sua tavola e lui da qualche parte doveva pure tagliare! Manca solo che Luca Panocia lo voglia candidare al posto di quell’Antonello Contiero che non ho nominato mai nei miei sagaci corsivi perché non gli ho ancora trovato un soprannome calzante come Doctor Faust, Kendy O’Neil, Gabriele Gingle o un De Bourges a scelta. E se io sono Catone il censore, Bendfeldt è catino il cessone! Tiè: io sono vero il castigatore dei corrotti! Ah! ah! ah!”.
Fatta la dichiarazione Vianello Monello ha accettato un passaggio in auto da Jacopo Carlotti per recarsi al Cim per le terapie quotidiane. Carlotti ha chiosato con brillantezza: “Come può uno che ha un cognome che sembra un codice fiscale essere un opinionista credibile? Ma che si butti in Adige!” ha sghignazzato dando il cinque a Vianello Monello. Immediata la risposta delle Br-Pcc, si presume per l’irritazione dello stesso Bendfeldt per essere stato spernacchiato pubblicamente da chi gli ha levato la piazza. Giunti alla macchina, infatti, Jacopo Carlotti e Vianello Monello (nella foto li vedete cammuffati per sfuggire a fans e detrattori) hanno trovato un foglietto verde sul parabrezza della Mercedes Csl. “Poffarre! Sarà la vespasiana viandantis. La metterò in conto al giornale!” è sbottato subito Vianello Monello prima di invocare la Santissima Trinità con eccesso di zelo, temendo una gabella. Altro che contravvenzione, però! Era il nuovo verbosissimo comunicato delle Br-Pcc sul rapimento di Cicciuzzo Sconciaforni, scritto in corpo 3 per farlo stare nel foglietto. La decrittazione è stata affidata all’Ispettore Manetta con una lente d’ingrandimento avuta in prestito da un ottico del centro storico.

“Gli interrogatori del prigioniero Cicciuzzo Sconciaforni sono ora davvero terminati. Abbiamo sentito la sua versione dei fatti, la sua autodifesa, la sua autocritica. Ora è il momento delle decisioni. In breve, tre sono i punti fondamentali: 1) egli ha ammesso che i corsivi di Vianello Monello sono il frutto, velenoso, di una serie di macchinazioni controrivoluzionarie tendenti a liquidare sul nascere la lotta armata in Polesine. Queste macchinazioni sono state progettate e messe in atto per conto dei Vetusti Scaldapoltrone Ammuffiti con cui è luso e colluso. 2) egli ha convenuto di essere ricorso a un metodo vigliacco per incastrare molti compagni nel sordido mondo della pornografia, girando diverse pellicole in ville di proprietà dello stesso Vianello Monello e nella nuova spider di Jacopo Carlotti. 3) Dopo aver ricostruito macchinazioni, modi di agire, tecniche e scopi della infiltrazione e riconosciuto le sue specifiche responsabilità nel regime, Cicciuzzo Sconciaforni ha puntato il dito contro chi, protetto dalla grande ombra del potere, lo ha pilotato in questa miserabile avventura: Vianello Monello, appunto. La borghesia, dopo aver lanciato un'offensiva repressiva senza precedenti e senza risultati contro la nostra organizzazione e contro il popolo, è costretta oggi ad ammettere di aver perso la partita tanto sul terreno politico che su quello militare. Il ricorso alle taglie è un anacronismo quasi ridicolo che denuncia la totale sconfitta degli uomini più abili di cui dispongono le forze di polizia. E sinceramente ci risulta difficile capire come qualcuno possa ragionevolmente credere di potersi godere, dopo un'eventuale delazione, quegli sporchi denari. Cicciuzzo Sconciaforni è un prigioniero politico. Come tale è stato trattato senza violenze né sadismi. Sono stati rispettati i principi della convenzione di Ginevra, come egli ha chiesto. Gli interrogatori sono stati da lui liberamente accettati e per questo sono stati effettuati. Rispetto al popolo, alla sinistra parlamentare ed extraparlamentare, rispetto alla sinistra rivoluzionaria egli si è macchiato di gravi crimini, peraltro ammessi, per scontare i quali non basterebbero quattro ergastoli e qualche centinaio di anni di galera, tanti quanti ne chiede quotidianamente Roberto Costa per i compagni comunisti. Tuttavia a chi ha potere e tiene per la sua libertà lasciamo una via di uscita, oltre alla conversione a ganja di Polesine Camerini: lo scambio di prigionieri politici. Contro Cicciuzzo Sconciaforni vogliamo ci consegniate quei due cretini di Vianello Monello e Jacopo Carlotti. Nulla deve essere nascosto al popolo. Dunque non ci saranno trattative segrete. Chiediamo inoltre che Anastasio Berisha sia rilasciato. Il compagno Minnie dovrà essere liberato in uno dei seguenti paesi: Cuba, Corea del Nord, Algeria. Egli dovrà essere accompagnato da Jacopo Carlotti e Vianello Monello che saranno presi in consegna da nostri emissari. Anastasio dovrà confermare la avvenuta operazione. Entro le 24 ore successive alla conferma - 24 ore che dovranno essere di tregua generale e reale - avverrà la liberazione anche di Cicciuzzo Sconciaforni. Questa è la nostra parola. Garantiamo la incolumità del prigioniero solo fino alla risposta. In una guerra bisogna saper perdere qualche battaglia. E voi, questa battaglia l'avete persa. Accettare questo dato di fatto può evitare ciò che nessuno vuole ma che nessuno può escludere.

Come si evince dal testo, le Br non sono a conoscenza che proprio ieri il Ministero dell'Ambiente ha dato il proprio assenso al benemerito progetto di riconversione a carbone pulito della centrale elettrica di Porto Tolle. Una scelta attesa, certo, ma forse intempestiva. Sembra che abbia prevalso, insomma, la linea della fermezza. Con Claudio Scajola alle attività produttive non avevamo dubbi che ciò accadesse, ma ora Dio solo sa che effetti potrà avere questa decisione sulle trattative per la liberazione di Cicciuzzo Sconciaforni...

1 commento:

Fantasma di Nazzareno Bariotti ha detto...

Vi prego consegnate Vianello Monello e Jacopo Carlotti ai brigatisti! Vogliamo Cicciuzzo in libertà!