domenica 25 maggio 2008

L'Ulss 18 nel mirino della criminalità

Il furto della salma custodita all'ospedale di Trecenta, finora attribuita a Vianello Monello, è solo l'ultimo episodio ai danni dell'Asl 18. Giovedì scorso, come riportato dai giornali, alcuni ladri sono penetrati all'interno della cassa ticket, sfondando muri e devastando le cassaforti. "A giudicare dallo sconquasso - rivela un'impiegata - confesso che abbiamo temuto un ritorno dei tremors, fortunatamente debellati". Pista scartata. L'ultimo avvistamento di tremors sarebbe della settimana scorsa, quando un vermone avrebbe assalito di nuovo il lounge bar Roverella, ferendo leggermente Massimo Ghiotto, che lo avrebbe scacciato a fucilate. Nonostante la vistosa frattura riportata, la testimonianza di Ghiotto è ancora al vaglio degli inquirenti. C'è il sospetto di una manovra pubblicitaria per rilanciare il suo bar. Intanto la squadra mobile ha definitivamente concluso che all'interno dell'Asl 18 è presente una spia: "Nessuno sarebbe stato in grado di muoversi tra i labirintici corridoi della cittadella senza perdersi almeno 80 volte - dice il direttore generale Adriano Marcolongo - A me capita ancora, e lavoro qui da una vita". La gestione dell'emergenza sarebbe stata affidata ad un team composto da Alberto Poirè ("ma ora chiamatemi Poirot", ha scherzato) e dal robot Vulnus Five. Nelle prossime settimane si provvederà a individuare il complice dei banditi attraverso il pratico metodo delle decimazioni. Di rito la critica dei sindacati: "Con il blocco dei turnover - dice Fabio Osti della Uil - le decimazioni produrranno un'ulteriore sofferenza dei servizi, già oggi carenti di organico". "Francamente me ne sbatto il cazzo", avrebbe replicato Poirot.

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