martedì 13 maggio 2008

Storie vere - cap. 5

La battaglia tra i tremors, gli iguanodonti mini e maxi e il robot martellatore è niente in confronto alla battaglia in consiglio comunale. In questo contesto fanno sensazione le proposte della giunta che, dopo il recupero di San Michele, rilancia l'ipotesi di trasformare la chiesa di San Francesco in coffee shop, lo stadio Battaglini in un raduno maori permanente, il parco Maddalena in una riserva per i tremors sopravvissuti al tritacarne Pending-Romeo, l'Interporto in parco di divertimenti con tanto di ruota stile Prater ed enorme effige al neon di Mario Borgatti, senza dimenticare all'ingresso il monumento a Maci, finalmente visibile da migliaia e migliaia di visitatori. Per l'opposizione controbatte il solito Avezzù: "Non si può trasformare San Francesco in un'enclave olandese. Sull'Interporto si può discutere, a patto che non vi siano nostalgiche montagne russe. I maori, invece, restino dove sono, al pari del monumento a Maci". Duro, inoltre, l'attacco sui tremors da parte di Aldo Guarnieri: "Prenderli a martellate è un errore e dimostra la scarsa lungimiranza della giunta Merchiori. Assieme agli iguanodonti vanno preservati e allevati per alimentare centrali a biomasse. Mettiamoli dunque al Maddalena, ma per colmare le buche utilizzate dai piccoli drogati per nascondere le loro bustine di spinelli pronti a essere iniettati". Interviene anche Maurizio Ferro, del Comitato per lo Sviluppo del Polesine: "La cacca pulita di iguanodonte è un'ottima risorsa da utilizzare in co-combustione con il carbone pulito di Polesine Camerini. Sarebbe uno spreco uccidere questi animali. Alleviamoli invece in uno stabilimento bassopolesano, creando quelle sinergie tra imprese da noi tanto auspicate".

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