lunedì 19 maggio 2008
Una parentela imbarazzante
"Calunnie diffuse ad arte". Commenta così, Lorenzo Belloni, il trapelare di indiscrezioni sulla sua parentela con il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. La notizia sarebbe stata data da un oscuro ricercatore del "Gaslini" di Genova, che avrebbe effettuato la scoperta nel corso di un test del Dna richiesto da una delle tante mitomani convinte a torto di essere la figlia illegittima del bellissimo governatore comunista pugliese. La rivelazione, benchè ancora da dimostrare, avrebbe comunque messo in forte imbarazzo l'ex rappresentante dell'Api rodigina, tanto da far sospettare una machiavellica vendetta della Confapi nazionale per punire Belloni della sgradita fusione portata a termine con Confindustria. "Benchè la somiglianza con Nichi Vendola possa giovare alla mia vita sentimentale - commenta Belloni - è fonte di gravi disagi per me e per la mia famiglia. Mi tutelerò tramite il mio avvocato". Ad aggravare la situazione, il maldestro intervento del robot padano Celodurium, che avrebbe cercato di brutalizzare Belloni, convintosi delle sue origini meridionali. Freddina la reazione dei colleghi di Unindustria. Nonostante il vicario Roberto Gardina abbia espresso la sua solidarietà all'ex presidente dell'Api, sembra che la notizia sia risultata indigesta agli ambienti più tradizionalisti: "Potevamo tollerare quell'eccentrico di Costato - confessa un membro della giunta - ma certo non avremmo mai pensato di imbarcare il parente di un recchione comunista".
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