Non si placa l'allarme per l'invasione di tremors nel sottosuolo del centro cittadino. Nonostante le proteste di gruppi animalisti e la diffida presentata dall'avvocato Ceruti, il vicepresidente della Provincia Gino Spinello ha dichiarato guerra biologica ai vermoni carnivori. Le guardie provinciali, su ordine dell'ufficio caccia e pesca, hanno introdotto nell'ecosistema alcuni esemplari di iguanodonte, alti 5 metri e particolarmente ghiotti di tremors. E l'idea sembra funzionare: dopo l'introduzione dei rettili giganti, infatti, le segnalazioni di tremors sono praticamente azzerate, salvo qualche comparsata in Tassina. Plaudendo all'acume di Spinello, il presidente Saccardin rilancia la sua candidatura a Roma: "Sarebbe un errore escludere dal Parlamento un uomo che ha così sapientemente salvato la nostra città". Nel frattempo si pone tuttavia il problema di come scacciare gli iguanodonti, che con la loro stazza provocano immensi danni al pavè di corso del Popolo, nonostante la copertura di asfalto, facendo schizzare pericolosi sampietrini contro i passanti. Interrogato sulla questione, l'assessore all'Urbanistica Gigi Osti si limita a tracciare un paragone tra le dimensioni del suo pisello e quelle dell'iguanodonte. Più determinato Spinello, che al tavolo sulla sicurezza in Prefettura lancia la proposta: introdurre in natura una nuova specie di iguanodonti alti 8 metri e particolarmente ghiotti di mini-iguanodonti.
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