giovedì 22 maggio 2008
Un funerale pieno di colori sgargianti
Una folla commossa è accorsa a dare l'ultimo saluto a Monello Vianello. Seguendo pedissequamente le indicazioni testamentarie, lo stimato opinionista è stato inumato in un vecchio frigorifero, vestito in costume da Zorro e con un paio di ciabatte di plastica ai piedi. Ad accompagnare la cerimonia laica in un capannone dell'interporto, la nota band "Sergio e i laser". Molti gli amici che si sono alternati per ricordare le sue azioni peccaminose, i numerosi reati commessi e le sue simpatie per l'eversione. Cirino Baffino ha ricordato che una delle sue bestemmie preferite, quella che finiva con "smandrappato", è stata premiata al concorso sull'innovazione linguistica dell'Accademia della Crusca. "Era una persona geniale, eppure così modesta - ricorda il sindaco, Fausto Merchiori - Mi confessò che avrebbe voluto morire in modo spiritoso, ad esempio brutalizzato da un clown con un martellone gigante da cartone animato. Pensava che così gli amici avrebbero sofferto meno". Assente alla cerimonia il fratello gemello Vianello Monello. "Avrei preferito che morisse lui", confessa candido Nello Chendi. Commosso il saluto dell'assessore provinciale alla Cultura, Laura Negri, giunta alla cerimonia a bordo di una Harley Davidson.
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