martedì 27 maggio 2008

Arriva Fini e rilancia l'Interporto

Il futuro presidente di Interporto spa, Giuseppe Fini, ha già le idee chiare. "Per il rilancio dell'Interporto - dice - dobbiamo tornare a quella che è stata, fin dall'inizio, la sua funzione nel tessuto sociale del capoluogo. Dobbiamo cogliere un momento storico". Il piano di Fini parte dalla notizia di un progetto di piste ciclabili lungo gli argini dell'Adige, che metterebbe a rischio le nidificazioni in camporella di numerosi giovani rodigini: "Una volta trasformate le banche dell'Adige in ciclabili per famiglie - aggiunge Fini - L'unica alternativa ad una dolorosa astinenza dalla carne, per i giovani sarà il ritorno al buon vecchio spermodromo, attualmente sottoutilizzato. Non abbiamo dati precisi, ma a giudicare dal numero di preservativi e fazzolettini di carta gettati a terra possiamo stimare che ogni sera almeno una trentina di veicoli sostino nell'area interportuale. Le attuali infrastrutture, però, potrebbero accoglierne il triplo. Inoltre si potrebbero realizzare distributori di preservativi tuttifrutti e giochini erotici a disposizione degli amanti più focosi, senza contare la possibilità di introdurre ticket e abbonamenti per la sosta serale". Sull'idea di fare dell'Interporto una riserva naturale per guzzoni arriva il cauto apprezzamento dal vescovo Lucio Soravito De Franceschi: "E' bene che si diano opportunità per creare nuove famiglie, visto quello che costano gli alberghi - commenta - Ma occhio a non farne una riserva per le pratiche più peccaminose: dunque via i distributori automatici in cui, mi dicono, si vendono eccentrici preservativi al gusto di banana e vibratori per lei & per lui di ogni foggia e dimensione. E soprattutto, no a rapporti carnali al di fuori del sacro vincolo del matrimonio". Aspro il dibattito in giunta comunale: buona parte della maggioranza è infatti contraria all'eventuale presenza di coppie omosessuali nell'area interportuale. Si dissociano gli assessori Pineda e Moschin. Le coppie gay, dicono, sarebbero più sicure qui che non nelle golene del Po, dove sono messe a rischio dalle ondate di piena. A nome della giunta commenta l'assessore Gigi minestrina: "La sapete quella dei due finocchi di Bari che vanno ad aprire un conto in banca?"

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