martedì 27 maggio 2008

Un arirang in memoria di Vianello Monello

Non si arresta l’ondata di emozione che ha travolto Rovigo per l’improvvisa scomparsa di Vianello Monello, il valente opinionista del Corriere del Veneto, riconosciuto da tutta la comunità come difensore dei deboli e degli oppressi. In città si susseguono scene di autentica disperazione, acuita dal furto della salma per mano di oscuri attivisti delle Squadre di azione Vianello Monello (Savm), che hanno recapitato una rivendicazione ai familiari del defunto. Il contenuto del volantino delle Savm verrà divulgato solo nei prossimi giorni per consentire il prosieguo delle indagini nel dovuto riserbo. "Condividiamo la scelta degli investigatori – commenta il cugino del defunto, Tognazzi Pupazzi – mi rivolgo ai militanti delle Savm, per una sola richiesta: capiamo il vostro dolore ma non sarà possibile infondere nuova vita al nostro caro con la sola forza dell’amore, anche se sospinta dall’esuberante virilità di un marinaio senegalese". Rendono l’onore delle armi anche quei politici di cui Vianello Monello è stato caustico fustigatore. L’assemblea dei soci di Interporto, riunitasi ieri mattina, ha tributato all’intellettuale suicida un minuto di silenzio. Grande l’emozione anche a Palazzo Nodari, tanto che Fausto Merchiori, non ancora riavutosi dal dolore, ha mandato Angelo Milan in sua vece alla riunione al porto fluviale. "Il suo gesto mi ricorda l’harakiri di Mishima – spiega commosso il sindaco – sono pochi gli uomini che hanno raggiunto le vette di pensiero di Vianello Monello". Struggente la cerimonia dei bimbi tossicodipendenti del Parco Maddalena, che hanno organizzato un arirang tradizionale coreano per commemorare "l’amico, il padre, il maestro". L’esercizio ginnico di gruppo si è concluso con il disegno di un sole calante, culminato in un’iniezione volutamente sovradosata di eroina che ha causato la morte di almeno 1.200 bambini. Le madri, che da settimane assediano l’assessore Azzalin, minacciano di alzare i toni della protesta, perché il suicidio dei loro figli potrebbe portare, con la decomposizione dei corpicini, a una grave forma di pestilenza in città. I Tremors si rendono disponibili a una soluzione umanitaria. "Siamo disponibili a divorare noi i cadaveri – spiega Gianfranco Vermicelli, portavoce dei lombrichi giganti – sarà un patto di pacificazione con la città". Senaturex, a nome delle Ronde robotiche padane, lancia la proposta choc di un inceneritore al Parco Maddalena: "Tra micro-fanecchi morti, cacca di iguanodonte e un po’ di terroni, negri e finocchi procurati ex novo, riusciremo a garantire la funzionalità economica di un’infrastruttura che, tra l’altro, garantirebbe energia e un buon profumo da “galina broà” che ricorderebbe le cucine delle nostre nonne".

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