lunedì 12 maggio 2008

Storie vere - cap. 1

Dopo la nutria e il siluro, un altro pericolosissimo animale alloctono è stato introdotto nell'ecosistema polesano. Una colonia di tremors, i vermi giganti celebrati in un film di qualche anno fa, si aggirerebbe infatti nel sottosuolo della nostra provincia. Questi grossi invertebrati carnivori sono particolarmente attratti dalle vibrazioni. Sabato un vermone zannuto ha fatto strage tra la clientela del Wine Bar Roverella. Attirato dalla musica house pompata a 600 watt all'esterno del locale, il divoratore strisciante ha decimato un assembramento di truzzi durante l'happy hour. Dopodichè, soddisfatto dello spuntino, ha ordinato uno spritz. Immediata la presa di posizione di Merchiori, che ha invitato a non strumentalizzare l'accaduto, mentre i residenti dei palazzi vicini hanno chiesto di dedicare al verme assassino una via. Critico il direttore dell'Ascom: "Questi tremors mettono a rischio il commercio in centro". Drammatico il dibattito tra gli ambientalisti: se da un lato questa specie altera la catena alimentare, dall'altro sembra crudele abbattere gli esemplari. Interrogato sulla faccenda, Guido Romanin dei Verdi ha affermato: "Stiamo valutando. Non vogliamo essere sempre il partito del no". Gli animalisti della Lav hanno invece ricordato che anche i tremors soffrono e soprattutto che studi empirici provano un elevato grado di intelligenza: questi animali tendono infatti a far agonizzare il più possibile le loro prede, prima di ucciderle.


Nessun commento: