giovedì 2 ottobre 2008

Effetti collaterali dell'invertitore di Barfowskji

Non è durata molto la missione sanguinaria di Cicciuzzo Sconciaforni, tornato in Polesine dopo la morte per mangiarsi gli avversari all'interno del partito (il Popolo delle Libertà) con cui era in corsa per le provinciali. Sceso dal treno Lecce-Venezia, gettandosi in corsa tra le campagne di Canaro, l'orrido morto vivente era scomparso tra i campi, terrorizzando mezzo Polesine. Ma grazie ad Aldo Guarnieri, che si è coraggiosamente offerto per fare da esca, lo zombi stanotte è uscito allo scoperto ed è stato attirato in trappola nella sala d'onore di Palazzo Nodari, dove lo attendevano il sindaco, Fausto Merchiori, vestito come Rambo, il suo vice Graziano Azzalin e i due leader dell'opposizione Paolo Avezzù e Andrea Bimbatti, tutti e quattro armati di una grossa rete per catturare la preda. Con loro c'era il professor Gaio Barfowskji armato del suo invertitore metabolico testè completato e solo da collaudare. Cicciuzzo è stato quindi fulminato da un raggio di particelle che lo ha finalmente reso inerme, riportandolo allo stato di essere vivente. Dopo essere stato investito dalle nano particelle nebulizzate dall'ugello dell'invertitore, Cicciuzzo è rapidamente crollato a terra, mentre il suo corpo iniziava a cambiare. Scomparse le piaghe e i segni della decomposizione, la sua pelle è tornata quindi rosea come quella di un vivente. Il cuore, il cervello e gli altri organi sono tornati a funzionare e ben presto lo zombi assassino aveva ceduto il posto al buon Cicciuzzo che tutti conoscevamo: "Mi sembra il finale di Pinocchio", ha detto Azzalin, singhiozzando.
Nemmeno il tempo di festeggiare come si deve, che l'arma del professor Barfowskji ha rivelato però un incredibile effetto collaterale. Infatti, dopo pochi minuti, quando tutto sembrava finito in modo persino banale, Sconciaforni ha ricominciato a cambiare a incredibile velocità, calando di statura, perdendo la peluria e assumendo una voce sempre più squillante. "Sta tornando bambino!", ha gridato il professor Barfowskji. E così è stato. Giunto all'età di otto anni, Cicciuzzo Sconciaforni si è accorto di non avere più speranze: "Tornerò rapidamente feto e poi scomparirò nel nulla, è orribile!", ha iniziato a dire, piangendo in modo commovente. Una scena tanto straziante che l'ormai ex capogruppo del Pdl, Paolo Avezzù, è accorso ad adottare per le ultime ore di vita il povero Cicciuzzo: "Ogni vita è sacra, anche quella di un feto - ha dichiarato alla stampa - Diamogli la possibilità di vivere questo ultimo momento di vita con dignità". Nelle due ore successive, baby Cicciuzzo ha giocato a casa di Avezzù ed è stato ritratto dal padre adottivo in un'ultima foto, che subito pubblichiamo. "Sono stati momenti felici - racconta l'ex sindaco - Quando l'ho visto tornare feto l'ho subito preso in braccio e tenuto stretto stretto vicino al calore del mio corpo. Dopo mezz'ora, quando ho lasciato la presa, tra le mie braccia non c'era più nulla, a parte uno schizzo gelatinoso sulla manica che è rapidamente evaporato".

3 commenti:

ERRE ha detto...

Gentile Monello Vianello ecco cosa accade quando degli sconsiderati utilizzano e manipolano strumenti di alta tecnologia quale l'invertitore metabolico. Già da tempo io e l'esimio Lord Buozzi abbiamo posto all'attenzione del mondo accademico la necessità che tali strumenti debbano essere usati da personale altamente qualificato e ancor di più oggi in considerazione dell'irraggiamento che il territorio polesano ha subito da parte dei bosoni impazziti sfuggiti al contenimento magnetico dell'accelleratore del CERN. Mi sia consentito dire che tutto ciò è un vero scempio! Ma le autorità sanitarie che fanno? Chi controlla il controllore? La gente è stanca e protesta e le risposte della politica appaiono inadeguate; occorre decisionismo e praticità, occorre una giunta fatta di uomini con il pelo sul petto!

Anonimo ha detto...

Non c'entra niente, ma avrai sentito dei 24 lavoratori della coop. Nike Kai Dike, in parte diversamente abili, che sono state licenziate dopo che l'Ulss ha interrotto la convenzione.
Non ho capito una cosa: perchè l'assessore Moschin, che da mesi ciancia della sua passione per le coop. sociali per l'inserimento lavorativo, adesso non spreca nemmeno mezza parola per difendere la Nike e biasimare l'Ulss?

Anonimo ha detto...

Tutti sono collusi. E' questo il problema.