Mentre parlava ancora, ecco arrivare Bellinazzi e con lui tutto il comitato comunale con spade e bastoni, mandato dai sommi dirigenti e dagli anziani del partito. Il segretario aveva dato loro questo segnale dicendo: "Quello che bacerò, è lui; sciogliete il gruppo consiliare di Fi e confluite nel Pdl!". E subito si avvicinò al B.V. Paolino e disse: "Salve, capogruppo!". E lo baciò. E il B.V. Paolino gli disse: "Amico, per questo sei qui!". Allora si fecero avanti e alzarono le mani contro il B.V. Paolino e lo misero definitivamente in minoranza. Ed ecco, uno di quelli che erano con il B.V. Paolino, messa mano alla spada, la estrasse e colpì Bimbatti staccandogli un orecchio. Allora il B.V. Paolino gli disse: "Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada. Pensi forse che io non possa pregare il Signore mio, il cui invito alla pacificazione mi darebbe subito più di dodici legioni di angeli? Ma come allora si adempirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?". In quello stesso momento il B.V. Paolino disse al comitato comunale: "Siete usciti come contro un brigante, con spade e bastoni, per mettermi alle dipendenze di Bimbatti. Ogni giorno stavo seduto in consiglio comunale ad insegnare, e non mi avete messo in minoranza. Ma tutto questo è avvenuto perché si adempissero le Scritture dei profeti". Allora tutti i discepoli, abbandonatolo, fuggirono. Or quelli che avevano messo in minoranza il B.V. Paolino, lo condussero dal sommo dirigente Luca Bellotti, presso il quale a Lendinara già si erano riuniti gli scribi e gli anziani. Stefano Bellinazzi intanto lo aveva seguito da lontano fino al Teatro Ballarin; ed entrato anche lui, si pose a sedere in platea, per vedere la conclusione. I sommi dirigenti e tutto il sinedrio provinciale cercava qualche testimonianza contro il B.V. Paolino, per condannarlo a essere un semplice iscritto; ma non riuscirono a trovarne alcuna, pur essendosi fatti avanti molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: "Costui ha dichiarato: Posso distruggere gli avversari nel Pdl e ricostruire il partito in tre giorni".
Alzatosi il sommo sacerdote gli disse: "Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?". Ma il B.V. Paolino taceva. Allora il sommo dirigente gli disse: "Ti scongiuro, per il Dio vivente, perché ci dica se tu sei il capogruppo, il leader dell'opposizione a Palazzo Nodari". "Tu l'hai detto, gli rispose il B.V. Paolino, anzi io vi dico: d'ora innanzi vedrete il B.V. Paolino seduto alla destra di Renzo Marangon, venire sulle nubi del cielo". Allora il sommo dirigente si stracciò le vesti dicendo: "Ha bestemmiato l'unità del partito! Perché abbiamo ancora bisogno di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?". E quelli risposero: "È reo, tanto da essere messo in minoranza!". Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; altri lo bastonavano, altri lo sottoponevano allo schiaffo del soldato dicendo: "Indovina, capo dell'opposizione! Chi è che ti ha percosso?".
4 commenti:
Ed il B.V. Paolino venne condotto dal governatore locale.
E Ponzio Pilato – Marangon disse al popolo: “Chi volete libero il B.V. Paolino o Barabba?” Ed il popolo grido: “Barabba, Barabba libero!” Allora Ponzio Pilato – Marangon disse al popolo: “Va Bene, Barabba Libero e il B.V. Paolino Stopper, io avrei preferito il 4 – 4 -2, ma se perdiamo anche domenica sono cazzi vostri!”
Poi Ponzio Pilato Marangon cerco di stamparsi sul viso un sorriso ammaliante come quello di Berlusconi, ma inutilmente , ma i saggi dietro di lui risero ugualmente, solo Nicola Settini non capì e disse: “Ma capo non avevamo deciso che il B.V. Paolino andava fatto fuori facendogli credere che era il popolo che non lo gradiva più?” Allora il più furbo dei saggi Fabio Volpe intervenne e con un sonoro sberlone zitti il povero Settini. Anche Alberto Zuolo, un altro dei saggi, volle intervenire e tentò di colpire con un altro ceffone il povero Settini, che continuava a non capire il perché, ma che per lui tirava una brutta aria l’aveva capito e schivò il colpo, ed il ceffone colpi l’ignaro ed incolpevole Pietro Vallin che in quel momento era completamente assorto in tutt’altri pensieri.
Fu a quel punto che il B.V. Paolino trovò il coraggio gridare a Ponzio Pilato – Marangon: “Le tue barzellette non hanno mai fatto ridere nessuno, anzi ora che sono di fronte al martirio te lo posso proprio dire, fanno proprio cagare!!!”
Le parole, gridate con tanta veemenza dal B.V. Paolino, cosa che non aveva mai messo in nessun dei suoi precedenti interventi, gelo il popolo presente, e fu a quel punto che Stefano Bellinazzi udì per la terza volta il gallo cantare, ed allora comprese le parole del B.V. Paolino ed il senso di colpa lo assalì, prese il gallo e già pregustava come farsi passare l’angoscia, mentre già Giuda-Scaramuzzino con i trenta denari ricevuti in cambio del tradimento stava aprendo un nuovo studio professionale…
"Dal vangelo secondo Anonimo". Devo considerarlo un vangelo apocrifo? Non si rischia di creare uno scisma con la dottrina ufficiale?
Comunque grazie per il contributo, è bello vedere che basta poco per smuovere la sopita creatività dei polesani!
Ma non era Marangon che accusava Saccardin di essere pilatesco?
semplicemente:
"CHI E'SENZA PECCATO,SCAGLI LA PRIMA PIETRA!"
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