domenica 19 ottobre 2008

Le visioni di Leonida Gusmaroli #8

Non si sa bene dove sia emigrato il buon Leonida, ma continua a mandarci le sue imprevedibili previsioni per il futuro, che aiutano tanti come noi a districarci nell'incertezza dell'esistere.

Rovigo, città di merda
In un futuro non troppo lontano l'Unesco si pronuncerà finalmente sulle numerose richieste di conferire maggiore attenzione al patrimonio artistico rodigino. L'organismo della Nazioni Unite conferirà a Rovigo il titolo di "Città di merda", con appositi cartelli da apporre all'ingresso del centro cittadino. "Concorrono ad assegnare questo titolo vari fattori - si legge nel rapporto - L'impegno profuso nello smantellare le testimonianze della storia locale, come le vecchie abitazioni di via Fuà Fusinato tirate giù a suon di ruspe per fare spazio a orride palazzine di cemento; lo strapotere delle macchine, cui è consentito muoversi e sostare in maniera selvaggia in tutto il centro, in una città che altrimenti sarebbe a misura di pedone e bicicletta; la frammentazione dell'offerta turistica in una serie di monumenti-atomi sparsi qua e là per la città e circondati da diluvi di asfalto e cemento, con piazzali storici trasformati in parcheggi e skyline trafitte da palazzacci orrendi; la mestizia delle proposte culturali e aggregative in una città che pure ha un patrimonio artistico di pregio e una buona pinacoteca".

Yog-Sothoth contro Renzo Marangon
La ripresa delle trivellazioni nel mare Adriatico alla ricerca di gas naturale, libererà i Grandi Antichi, che un tempo dominavano la Terra, dalle loro prigioni sotterranee, trasformando il mondo in un inferno lovecraftiano. La riscossa alla tirannia degli Antichi, tuttavia, partirà proprio dal Polesine. Qui il nuovo presidente della Provincia, Yog-Sothoth, tornato sul pianeta grazie all'interessamento dell'amico Nyarlathotep, acquisterà consensi divorando l'intero consiglio provinciale, ma perderà rapidamente i favori del popolo quando tasserà i sacrifici umani. L'anziano ex consigliere Renzo Marangon, critico verso la strage di colleghi compiuta dal tiranno, lo sfiderà a chi racconterà la barzelletta più vecchia in assoluto. "Ah! Ah! - riderà l'altro - Dominavamo la Terra milioni di anni prima di voi esseri rosa e mollicci, non vedo come potrai battermi". Incredibilmente, vincerà Renzo Marangon, con la celebre barzelletta sulle pratiche di accoppiamento dei trilobiti.

Benvenuto comitato numero 1000
Il 26 ottobre del 2011 nascerà in Polesine il millesimo comitato di cittadini. Dopo il "Comitato cittadini contro i turisti tedeschi" e quello contro i pregiudizi sui bassopolesani (noto per le contestazioni contro il comico Natalino Balasso, accusato di nichilismo e qualunquismo), nascerà il "Comitato madri dei figli con la erre moscia", con l'intento di tutelare i ragazzi discriminati per la pronuncia stravagante. Il premio per il traguardo raggiunto, una cesta di frutta secca e insaccati, sarà consegnato alla referente, Urbana Schiesaro Camilleri, direttamente da Giorgio Cuofanazzo, presidente del primo comitato nato in Polesine, il celebre "Comitato contro l'abbattimento di Porta Arquà", nato negli anni Quaranta del XIX secolo e tutt'ora attivo. Cuofanazzo inviterà ad una maggiore razionalizzazione, attraverso l'accorpamento, dei numerosi comitati polesani, ma la signora Schiesaro Camilleri spiegherà: "I tempi non sono ancora maturi per raggiungere un'intesa con il Comitato tutela dei portatori di zeppola".

6 commenti:

ERRE ha detto...

Gentile amico sono tormentato dalle visioni del pregiato Leonida. Anche nella cittadina etrusca torme di adepti appartenenti a misteriose sette millenariste si producono in profezie a dir poco inquietanti. Come al solito la politica locale latita o nella migliore delle ipotesi fa "orecchio di mercante".

Anonimo ha detto...

Eh, quanta commozione il pezzo di oggi sul Corriere del Veneto «Quando all’Odeon c’erano Gassman e Vianello Monello». Bellissima l'intervista all'ex cassiera Luciana (che mito!), che ricorda «che quand’ero alla biglietteria incontrai Walter Chiari e vidi Gino Bramieri, Sandra Mondaini e Vianello Monello, e ancora attori come Vittorio Gassman e Michele Placido». Ma cosa ci faceva tuo fratello all'Odeon?

La Ghenga ha detto...

Le informazioni che mi dai mi risultano nuove. Da quello che so, mio fratello Vianello Monello frequentava l'Odeon come spettatore e come spasimante della signora Luciana, a cui non confessò mai il suo amore, crescendo così zitello e acido.

Io preferivo andare con gli amici a vedere i pornazzi al cinema Corso, ma fui tra i settemila, citati nell'articolo di cui sopra, che accorsero a vedere Marlon Brando incularsi Maria Schneider con abbondante uso di burro. Almeno, questo è il ricordo che ho più vivido del film di Bertolucci, anche perchè trasformò radicalmente il mio rapporto in declino con Sofia, la mia ragazza bohemienne dell'epoca. Ma di questo parleremo un'altra volta...

Anonimo ha detto...

Io ho apprezzato anche il titolo sul Corriere del Veneto in cui si parla della Lega: il partito verso l'Autonomia.
E' la chiara conferma che Antonello Contiero è l'unico a porsi il problema di trovare alleanze per il cambiamento rivoluzionario della società polesana.

Anonimo ha detto...

(ANSA) - PORDENONE, 15 OTT - Per far ritrovare loro la 'gioia di
vivere' alcuni animatori li hanno invitati a intonare 'Faccetta nera'.
L'invito e' stato accolto con entusiasmo dagli ospiti tanto che il
coro si e' sviluppato 'a squarciagola'. E' accaduto a 'Casa Serena' di
Pordenone, una residenza che ospita una sessantina di anziani. Il
fatto - raccontato oggi dal Messaggero Veneto - ha pero' suscitato le
proteste sia di alcuni ospiti, che evidentemente non hanno gradito le
canzoni fasciste proposte dagli animatori, sia da alcuni passanti che
hanno avuto modo di ascoltare il canto degli anziani di Casa Serena.
Un ospite ha fatto rilevare che a 'Casa Serena' lavorano anche persone
di colore e che ''cantare proprio 'Faccetta nera' e' stata una scelta
perlomeno di dubbio gusto''. (ANSA) RED

Anonimo ha detto...

Pyongyang, October 18 (KCNA) -- Public figures of different countries issued statements on Oct. 8 and 9 on the occasion of the 63rd anniversary of the foundation of the Workers' Party of Korea.

Otete Gaston Mboyo, chairman of the National Committee of the Genuine Lumumbist Patriotic Party of Democratic Congo, said in his statement that the WPK which was founded and strengthened and developed by President Kim Il Sung is shedding its rays as the party of the President both in name and reality and envied by the world progressive parties desirous of justice and socialism thanks to the leadership of Kim Jong Il.


As Kim Jong Il is leading the WPK, holding high the banner of Songun, the banner of socialism, the Korean people will always emerge victorious in the future, too, he noted, expressing the belief that the Korean people would achieve great successes in their struggle to build a great prosperous powerful nation and achieve the peace and reunification of the Korean Peninsula.


G. Debarajan, secretary of the Central Committee of the All-India Forward Bloc, said that the WPK which was founded by the President is confidently inheriting its history and tradition and fully demonstrating its might as an organizer and guide of all victories of the Korean people thanks to Kim Jong Il.


Harising Khang, member of the Central Committee of the Communist Party of India (Marxist), expressed his belief that the WPK enjoying full support of the Korean people under the wise leadership of Kim Jong Il would achieve greater successes in the future and achieve the independent and peaceful reunification of the country without fail in the near future.