domenica 26 ottobre 2008

Le visioni di Leonida Gusmaroli #9

Per sapere qualcosa sul futuro non c'è che da scegliere: fabbricarsi una macchina del tempo con l'aiuto dei fratelli Colasberna oppure contattare Leonida Gusmaroli. Peccato che i geniali inventori polesani siano troppo impegnati con la missione di recupero di Guglielmo Brusco in Nepal. Dunque anche questa settimana affidatevi alle parole del vostro veggente preferito.

Polesine verde
Come previsto da Antonello Contiero e dai suoi fans, alle prossime provinciali la Lega Nord vincerà al primo turno con il 79% delle preferenze, disdegnando l'alleanza con i Sacconiani e irridendo tutte le altre forze politiche. In un'ultima, drammatica mossa, l'area Pdl di Renzo Marangon e il Pd di Carlo Alberto Azzi fonderanno un nuovo partito di destra-sinistra, allo scopo di ottenere almeno un consigliere. Il resto del centrosinistra e centrodestra, spaesato, correrà a chiedere protezione a Gianni Magnan. Smessi i panni di Ayatollah al Hemar, il leader del Carroccio si proclamerà Unico Dio delle principali religioni monoteiste, specificando: "Solo la Lega può rappresentare tutti i credenti. Le altre non sono nemmeno religioni, puah! Fora dae bae!" Al grande statista del partito di Bossi sarà intitolato il rinnovato complesso diocesano "Antonello Contiero", che smetterà immediatamente di dare accoglienza agli immigrati per favorire, invece, club di briscola, associazioni di ex combattenti in pensione e circoli per la conservazione della cultura polesana.

Sabotato il rigassificatore di Porto Levante!
Un inusuale attentato terroristico cancellerà dalle acque polesane il terminal gasiero di Porto Levante, accolto con grande entusiasmo nel settembre 2008. Secondo la ricostruzione ufficiale, un gruppo eversivo, dirottando una nave per lo stoccaggio del metano, avrebbe immesso nel rigassificatore ingenti quantità di gas elio, gonfiandolo come un palloncino. Spinto dall'incredibile pressione dell'elio, il manufatto di cemento ha preso letteralmente il volo, scomparendo lentamente tra le nuvole, mentre il personale si gettava in acqua gridando in modo ridicolo con la voce alterata di ventisette semitoni a causa dell'inalazione del gas. Non si è fatta attendere la rivendicazione da parte del Nucleo polesano per la rinascita dell'Internazionale Situazionista.

L'Unesco torna sui propri passi
Sollecitata da molti cittadini indignati, l'Unesco acconsentirà a Rovigo di togliere i cartelli "Città di merda" dall'ingresso del centro. "Anche se rimane una città di merda - commenterà stizzito il funzionario Joachim Herrero - Comunque fate come vi pare, però pretendo che mettiate dei cartelli per avvisare i turisti che la vostra città è una fetecchia!" Il Comune avvierà dunque una commissione consiliare per sviscerare l'argomento: "L'importante è che non si pensi che la nostra è una brutta città o, peggio ancora, che in passato si sarebbe potuto fare a meno di abbruttirla consentendo ad architetti amici di progettare obbrobri in pieno centro, trasformando le strade in un'accozzaglia disomogenea di stili". Geniale l'intervento di Federica Zarri, che proporrà un abile escamotage, tutto giocato sui doppi sensi come i suoi film. Con il benestare dell'Unesco, all'ingresso della città saranno affissi i nuovi cartelli "Rovigo, città del cazzo".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

PICCININNO VITO – Presidente del Consiglio:
Ringrazio. Ha chiesto d’intervenire il Consigliere Magaraggia.
Prego Consigliere.
Vi prego, chiedo scusa, di dire il nome dell’Assessore al quale indirizzate le
interrogazioni, così mi semplificate il lavoro.
Prego.
MAGARAGGIA ROBERTO – Consigliere Civica per Rovigo:
Allora, è al signor Sindaco.
E’, credo, indiscusso, indiscutibile, che il Corriere della Sera è il quotidiano più
prestigioso che c'è oggi in Italia. Allora io vi leggo tre righe che ci sono, in questi
cinque minuti che mi sono concessi: “Questa purtroppo è ancora una storia triste.
L'ultima angheria che gli abitanti di Shervood si trovano a subire è quella del
bandito Giuliano.
La sua è la tipica storia del Boiardo, ridotta alla bancarotta la fucina dove forgiava
vetri e rosoni, dopo aver vessato per anni il villaggio di Burgantino, all'estremo
confine ovest della contea, è approdato di recente in città.
Chiusa l'ennesima fallimentare esperienza della conduzione della Fiera di
Nottingham, che Federico cuor di Leone gli aveva affidato, al suo arrivo, credendo
di placarne così la bramosia, il nostro ha ora trovato la maniera di estendere le sue
angherie a tutta la città di Shervood.
Con il consenso di Federico e di Doctor Faust, si è infatti impossessato dei diritti
esclusivi di emungimento delle acque per tutta la contea, ed impone odiose ed
esorbitanti gabelle, ogni volta che i suoi abitanti, che pure galleggiano sull'acqua,
attingono il prezioso liquido.
Il bandito riscuote senza distinzione da orfani e vedove, da mercanti e agricoltori, da
artigiani e semplici villani, per poi menar vanto dei suoi successi d’Amministratore
di fronte alla Corte, agli araldi e agli strilloni della città, che ben si guardano dal
chiedergli conto, donde giungano quei denari.
Non c'è pace e giustizia, per gli abitanti di Shervood”.
Allora, io sinceramente, in un momento in cui c'è gran parte di una stampa che è
prona, che è sempre dalla parte del vincitore, e tenuto conto… e tenuto conto che –
ripeto- questo è il maggior quotidiano prestigioso italiano, chiedo al signor Sindaco,
visto il coraggio di questo “Vianello Monello” che non abbiamo il piacere di
conoscere, se intende dargli una targa omaggio, anche per capire e per, giustamente,
dare a Cesare, quel che è di Cesare, cioè il coraggio di scrivere determinate cose, in
un giornale molto prestigioso.
PICCININNO VITO – Presidente del Consiglio:
Do la parola al Sindaco per la risposta, penso. Prego Signor Sindaco.
MERCHIORI FAUSTO – Sindaco:
Temo di avere, in questo momento, cose più importanti e significative a cui
rispondere. Grazie.
PICCININNO VITO – Presidente del Consiglio:
Grazie al signor Sindaco.
Do la parola al Consigliere Magaraggia… al Consigliere Magaraggia!
MAGARAGGIA ROBERTO – Consigliere Civica per Rovigo:
Non ha chiesto se sono contento per la risposta?
PICCININNO VITO – Presidente del Consiglio:
Sto dicendo, do la parola al Consigliere Magaraggia e, aggiungo, pregandola di non
leggere un altro articolo. Prego Consigliere.
MAGARAGGIA ROBERTO – Consigliere Civica per Rovigo:
Guardi, probabilmente la mancanza della lettura è una cosa che io registro su questi
banchi,. Bisognerebbe leggere di più e probabilmente non si farebbero magre figure.
Non mi piace la risposta del Sindaco, perché è una risposta come sempre, quella di
prendere le tangenti e dire: “Ma queste sono stupidaggini” –ripeto- sono stupidaggini
scritte nel miglior quotidiano italiano, per cui…
MERCHIORI FAUSTO – Sindaco:
Un chiarimento, no… no… un chiarimento. Distinguiamo tra una penna nazionale
Corriere della Sera e pagine inserite nel Corriere della Sera che non conosciamo, se
non coloro che si firmano.
Io conosco Francesco Casoni che si firma, conosco Nicola Chiarini che si firma sul
Corriere del Veneto inserito sul Corriere della Sera.
Non facciamo di ogni erba un fascio! Né attribuiamo, attraverso le interrogazioni,
posizioni che, rispondendo all’Iinterrogazione di Magaraggia, possono coinvolgere,
perché dalla lettura che ho appena percepito, perché non l'ho capita distintamente, mi
è parso di capire che quanto lei ha letto, sia tra la celia, il faceto, e l'ironico, il
sardonico, eccetera.
Io, ripeto, ho cose di maggior momento a cui rispondere, esempio: se lei mi avesse
fatto una richiesta di questa natura: “il cittadino tizio che ho ricevuto ieri sera fino
alle otto di sera, per un allagamento in casa sua…” a quello rispondo! A quello do
immediatamente appuntamento! A quello mi ci fermo fino a mezzanotte! Ma, alle
boutade o ai toni canzonatori, non ho tempo, né voglia, né cultura per rispondere!
E a buone letture, sono molto abituato.
Grazie ancora.

La Ghenga ha detto...

Sentir parlare dell'impostore che si spaccia per Vianello Monello mi ha fatto venire in mente una cosa: che fine ha fatto la saga dell'emiro Saqar al Din (un chiaro plagio di questo blog) e di Youssuf al Host? Finite le idee? Scrivete, scrivete al Corriere del Veneto chiedendo lumi di questa incredibile vicenda!

Anonimo ha detto...

Forse Roberto Magaraggia è la penna che si nasconde dietro al nome di Vianello Monello?

Anonimo ha detto...

Il sindaco non conosce Antonio Andreotti che si firma sul Corriere del Veneto?