E' allarme pagliacci in Polesine. Dopo la tragica morte di Pagliaccio Farfallo, riportata con tanto sentimento dal mio amico etrusco ERRE, un nuovo inquietante accadimento ha rivelato il lato oscuro dei clown tanto amati dai bambini per il loro sincero buonumore. Al centro dell'episodio di violenza, l'insospettabile Ronald, la mascotte ufficiale del Mc Donald's del centro commerciale "La Fattoria" (nonchè di tutti i Mc Donald del mondo, tranne a Meekatharra, ridente località australiana dove i pagliacci sono vietati per legge). L'affabile burlone ha infatti aggredito, sotto gli occhi di numerosi commensali, Ludovico Sacchetto, un ragazzino di Pontecchio che stava divorando un Mc Chicken con la propria famiglia. Una lite furiosa, costata alla vittima cinque giorni di ricovero in ospedale per ferite lacero-contuse e fratture alle mani, riportate nel vano tentativo di difendersi dalla gragnuola di pattone piovuta su di lui. All'origine di tutto, sembra, un diverbio tra Ronald Mc Donald e Ludovico. Quest'ultimo avrebbe vilipeso la mascotte dapprima facendosi fotografare mentre gli tastava il pacco, quindi schizzandolo con le bustine del ketchup. Il paziente pagliaccio avrebbe chiesto giustizia al padre del ragazzino, ottenendo invece un invito a fare il proprio lavoro senza rompere le tavelle ai clienti. Esasperato, Ronald avrebbe infine aggredito a ceffoni e spintoni Ludovico, che continuava a deriderlo in modo impertinente. I genitori sono riusciti a sottrarlo alla furia del clown, che già gli stava assestando poderose pedate nelle costole mentre era a terra, e chiamare la Polizia e il Suem.
Un episodio che pone molti interrogativi sulla fiducia che le persone spesso ripongono in chi, all'apparenza bonario e disponibile, rivela un temperamento violento pronto ad esplodere. Lo psichiatra villadosano Gianmatteo Shakespeare invita però ad affrontare la vicenda con serietà, senza tracciare un solco tra buoni e cattivi: "Il clown triste è una figura archetipica della mia disciplina - ci dice al telefono - E' l'espressione più lapalissiana della frattura tra ribalta e retroscena: solari nello spazio pubblico, spesso queste persone rivelano un animo malinconico e collerico nel privato. Ciò peggiora quando una facciata socievole è imposta come ruolo nella propria carriera lavorativa. Senza contare che la nota catena di fast food ha assimilato questa figura professionale, sottoponendola a un regime di precarietà davvero disdicevole. Costretti a sorridere e fare i buffoni, lavorando con contratti a progetto di tre mesi, questi clown sono doppiamente frustrati. E' quindi comprensibile che la separazione tra ruolo pubblico e ruolo privato si infranga ed elementi, quali la collera o la tristezza, che in pubblico si è costretti a ingabbiare, finiscano invece per tracimare prepotentemente nel pubblico. Lo ritengo una forma di aggiustamento di un equilibrio che si è sbilanciato, dunque non mi sento di biasimare Ronald se, riducendo in fin di vita un bambinetto stronzo, ha individuato il modo per recuperare l'equilibrio del proprio Sè".
3 commenti:
Caro Monello, tu cosa voti alle prossime elezioni? Io non so nemmeno più se sono di destra o di sinistra?
Caro Indeciso,
c'è un test molto semplice per capire se sei di (centro)destra o di (centro)sinistra.
Se pensi che l'Interporto stia viaggiando a gonfie vele e il Censer sia allo sfascio sei di destra.
Se pensi che il Censer stia viaggiando a gonfie vele e l'Interporto sia allo sfascio sei di sinistra.
Se pensi all'Interporto solo per via della moschea "abusiva" sei della Lega (o magari di Forza Nuova, dipende dall'intensità del tuo odio verso chi non la pensa come te).
Se non ti poni il problema perchè lo ritieni troppo terra-terra probabilmente sei di Rifondazione.
Se pensi che sia l'Interporto che il Censer siano gestiti alla bazzurlona, come direbbe mio cugino di Sandolo, e che ai vertici ci siano semplicemente i soliti amici parcheggiati, sei un qualunquista, fai pure a meno di andare a votare.
Aggiungo un noto test per capire se sei leghista. Prova a scegliere tra la figa e la Padania.
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