Dopo il successo di pubblico ottenuto dallo show comico al festival pro Costato e l'exploit da record del libro "Il gigione ridanciano" di Gigi Osti, la Fondazione Gino Bramieri di Milano ha insignito il capoluogo polesano del titolo di "Città della barzelletta", premiando così l'impegno profuso da insigni personaggi pubblici, come Renzo Marangon, Aldo Guarnieri, Gigi Osti, Mario Borgatti & Jerry Lewis, Luigi Migliorini e ancora molti altri, nel diffondere il piacere di una risata sotto i baffi, come antidoto alle amarezze della vita quotidiana.
Un onore per i polesani essere legati al nome del memorabile comico meneghino (nella foto, nella riuscita imitazione di Rosa Russo Iervolino). "Sono profondamente commosso e onorato di questo prestigioso riconoscimento - ha dichiarato il sindaco, Fausto Merchiori, nel ricevere una targa d'ottone dal presidente della Fondazione, Moravio Scarinci - Per celebrare al meglio il re della risata daremo vita al primo festival internazionale della barzelletta, con esibizioni di esordienti e una jam session dei migliori talenti che si sfideranno dal vivo, scambiandosi freddure e battute improvvisate al momento. Questa iniziativa darà certamente lustro alla nostra città". Plauso bipartisan, con l'immancabile polemica malcelata da parte dell'opposizione: "Un salto di qualità, per la giunta Merchiori - ha dichiarato Paolo Avezzù, che ammette di non sapere più a nome di chi sta parlando - Sotto la loro amministrazione, infatti, Rovigo si doveva accontentare di essere una città da barzelletta. Ah! Ah! Ah!" Frotte di richieste di partecipazione starebbero già piovendo sull'Urp del Comune, da parte di tizi qualunque, ma anche di rappresentanti della società civile polesana. Attesissimi anche molti noti comici internazionali. Non mancheranno i politici, che dall'agone umoristico sperano di trarre successo elettorale, sostituendo così i noiosi dibattiti con la verve di uno scambio di freddure. Perfino il leghista Antonello Contiero si è detto disponibile al confronto con gli avversari di destra e di sinistra: "Racconterò la bella barzelletta del ciclista padano che va a Roma, arriva in piazza a Montecitorio e lascia la bicicletta proprio davanti al parlamento. Allorchè un vigile lo avvicina e gli fa: Ehi, mica può lasciarla lì così! E l'altro: E perchè mai? E il vigile: Beh, perdiana, qui passano un sacco di ministri! E il ciclista: Non si preoccupi, la chiudo col lucchetto!"
3 commenti:
Trovo che il fatto di escludere Giuseppe Fini, già presidente della C.C.I.A.A., già onorevole, ora messo a sedere nella poltrona del ex-potentissimo Borgatti di Presidente dell'interporto, fra i personaggi pubblici citati quali famosi raccontatori di barzellette sia un'enorme "gaffe" giornalistica. Voglio anche pensare che si tratti di pura dimenticanza e non si tratti invece di un gioco oscuro per escludere il buon Beppe dalle testate dei giornali ordito o addirittura commissionato da Marangon per mantenere il primato. Personalmente ritengo che possa ben competere con Marangon, non solo, in un ipotetico duello non lo vedrei certo soccombente. Per questo motivo la Tua dimenticanza non Ti fa certo onore a meno che l'articolo non ti sia stato passato da Vianello Gemello in quel caso, e solo in quel caso saresti completamente riabilitato.
Cordialità
Trovo assolutamente ingiusta la mia esclusione dall'elenco, provvederò quanto prima ad emanare un comunicato stampa in cui sarà spiegata la mia posizione ufficiale che è, e qui lo posso anticipare, di assoluta, precisa, determinata .... equidistanza da tutte le altre posizioni fin qui espresse da chicchessia, passate e future. Oltre a tutte le barzellette che ho raccontato sulla centrale di Polesine Camerini,per le quali meriterei il primo posto in assoluto, posso stupire anche su argomenti che non sono i miei:
Una bella signora al suo amante:
"Ci sono 2 posti dove mi piacerebbe essere baciata!"
E lui tutto eccitato:
"Dove?"
"Acapulco e Miami
Concordo e mi scuso con ambedue, ma come vedete questo blog è sempre aperto alla pluralità degli interventi. Invito anzi tutti i lettori a proporre candidati per la kermesse dell'umorismo che Rovigo ha deciso di ospitare per gli anni a venire.
Grazie per il contributo critico.
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