Com'è la giornata qualsiasi di un sindaco in una città come Rovigo? Non lo sappiamo, ma in compenso siamo riusciti a procurarci quella del vicesindaco, nonchè assessore ai Lavori Pubblici, Graziano Azzalin. E ci ha fatto molta tenerezza, se dobbiamo dirla tutta. Quindi la pubblichiamo senza ritegno in questo blog, sperando che i cittadini capiscano che fare il vicesindaco è proprio un lavoro di merda.
Ore 9.00: appuntamento con l'ingegnere per la nuova bretella. Cazzo, no, prima leggere la posta elettronica. Rinviato appuntamento: leggere lettera di protesta dei cittadini di Grignano perchè il dissuasore di velocità richiesto un anno fa ora dà fastidio.
Ore 9.10: breafing sul nuovo autovelox installato sulla tangenziale, risolverà finalmente i problemi segnalati dai cittadini, in un punto molto pericoloso in cui più di una persona è stata spiattellata da macchine in corsa: evviva! Ne abbiamo fatta una giusta!
Ore 9.30: caffè. Se mi riesce prima di smaltire tutte le segnalazioni per le buche in città. Occorre un piano buche.
Ore 9.45: occorre anche un piano per i porfidi. Dove cazzo li trovo i soldi? Boh, chiedere ad Angelo Milan.
Ore 10.10: in teoria ritornare su quella brettella da realizzare. In pratica sono già arrivate lettere di protesta per l'autovelox sulla tangenziale. L'Ascom mi ha telefonato per dirmi che siamo dei cretini, che dobbiamo mettere i parcheggi gratis in piazza Vittorio Emanuele e che gli autovelox uccidono il commercio in centro. Le associazioni per la tutela dei consumatori faranno un picchetto davanti al mio ufficio tutta la settimana.
Ore 10.30: incontrare gli Amici della Bici, che mi segnalano che le ciclabili a Rovigo fanno cagare. Quella inaugurata ieri è fuori norma e non si capisce a cosa serve, visto che inizia in mezzo a uno stagno e finisce dentro il giardino privato di una anziana signora, che ha già protestato. Gli risponderò che mi devo informare.
Ore 10.50: giornalisti mi chiedono perchè anche il Comune, oltre alla Provincia, non si sia ancora dotato di un piano valanghe. Glielo ha detto Marangon. Mapporcamad***a!
Ore 11.30: se i giornalisti sono andati via, mi dedico al rifacimento delle fognature a Sant'Apollinare. Taglia tutto. Squilla il telefono: l'ingegnere mi chiede quando parliamo della nuova bretella. I cittadini stanno protestando fuori dalla mia porta, chiedono più sicurezza sulle strade, ma senza autovelox. Metteremo un cordolo, che cazzo possiamo fare?
Ore 11.35: ordino di mettere un cordolo.
Ore 11.40: i cittadini protestano perchè il cordolo rovina le sospensioni.
Ore 11.45: faccio rimuovere il porcod** di cordolo di m***a.
Ore 12.00: mi segnalano che in Commenda i marciapiedi sono tutti rotti. Chiamo a casa e dico che non torno per pranzo. Mando qualcuno a rappezzare marciapiedi e porfidi con quello che abbiamo.
Ore 12.40: mi chiamano per dirmi che abbiamo fatto proprio un lavoro di merda, che i marciapiedi con le toppe fanno cagare più di prima. Prometto che distruggeremo l'intero quartiere e lo ricostruiremo da capo, marciapiedi di m***a compresi.
Ore 13.10: emicrania. Comincio a urlare, chiedo alla mia segretaria il numero del Cim. La mia segretaria è andata a mangiare.
Ore 13.30: mi chiamano dal Corriere per chiedermi se è vero che al sopralluogo al Battaglini il Prefetto era contrariato con me perchè non gli avevo fatto i complimenti per la sua cravatta nuova. Rispondo letteralmente: "Ma d**boia, non avete notizie migliori da dare nella vostra paginetta stracca del menga?".
Ore 13.32: Richiamo rettificando la precedente dichiarazione: "Intendevo dire che non c'è alcun dissidio tra me e il Prefetto e la sua cravatta era davvero bellissima, ma spettava al sindaco dirlo".
Ore 13.34: Richiamo rettificando che non intendevo scaricare la colpa sul sindaco.
Ore 14.00: mi dicono che il cantiere della nuova bretella è sprofondato in una voragine perchè il terreno su cui era costruito era instabile.
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