giovedì 12 marzo 2009

Lettera di Cicciuzzo Sconciaforni a Borgatti

Avevamo annunciato una lettera di Cicciuzzo Sconciaforni a Mario Borgatti, scritta dalla prigione in cui le Brigate Rosse polesane lo hanno sequestrato da lunghissimi giorni. Ricevutane copia, non potevamo esimerci dalla pubblicazione, consci che ogni sforzo deve essere fatto per giungere a una soluzione di questa angosciosa vicenda. (Nella foto, Borgatti affranto dopo avere letto il testo che segue)

Caro Borgatti,
scrivo a te intendendo rivolgermi a Marangon, Mainardi, Bellotti, Isi Coppola, B.V. Paolino ai quali tutti vorrai leggere la lettera e con i quali vorrai assumere tutte le responsabilità che sono a un tempo individuali e collettive. Parlo innanzitutto del Pdl al quale si rivolgono accuse che riguardano tutti, ma che io sono chiamato a pagare con conseguenze che non è difficile immaginare. Certo sono in gioco altri partiti; ma un così tremendo problema di coscienza riguarda soprattutto il Pdl, il quale deve muoversi qualunque cosa dicano, o dicano nell’immediato gli altri. Parlo innanzi tutto del Partito democratico, il quale pur nell’opportunità di affermare l’esigenza di fermezza, non può dimenticare che il mio drammatico prelevamento è avvenuto mentre si andava alla consacrazione dell’accordo con Norman Sciaccaluga che m’ero tanto adoperato a costruire. E’ peraltro doveroso, nel delineare la disgraziata situazione, che io ricordi la mia estrema, reiterata e motivata riluttanza ad assumere la carica di Presidente e che ora mi strappa alla famiglia e alla cara Federica Zarri, mentre essa ha il più grande bisogno di me. Moralmente sei tu a essere al mio posto, dove materialmente sono io.
Questo è tutto il passato. Il presente è che io sono sottoposto a un difficile processo politico del quale sono prevedibili sviluppi e conseguenze. Tengo a precisare di dire queste cose in piena lucidità e senza avere subito alcuna coercizione nella persona, tanta lucidità almeno quanta può averne chi è da più di una settimana in una situazione eccezionale, che non può avere nessuno che lo consoli, che sa che cosa lo aspetti. E in verità mi sento anche un po’ abbandonato da voi. Se non avessi una famiglia e una casa di produzione cinematografica così bisognose di me. Ma così ci vuole davvero coraggio per pagare per tutto il Pdl, avendo sempre dato e sottolineo dato con generosità. Che Iddio vi illumini e lo faccia presto, com’è necessario.
I più affettuosi saluti.

Cicciuzzo Sconciaforni

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