Una nuova minaccia incombe su Rovigo: dopo l'emergenza piccioni, ora i cittadini lanciano l'allarme ragni. Sono tanti, potenzialmente letali, agiscono indisturbati. E la gente ha paura.
"Ma cosa fa il sindaco? - chiede la signora Enrica, che ha mandato una lettera ai giornali per raccontare il suo calvario - Ieri ho trovato ben due di queste bestiacce nel mio salotto. Ormai siamo letteralmente invasi da questi cosi a otto zampe, che mi riempiono di ragnatele e potrebbero essere velenosi. Per uno che ne schiaccio, ne risorgono dieci. Ormai ho un esaurimento nervoso. L'altra sera mio figlio per scherzo mi ha fatto vedere un video in cui c'è un ragno che mangia un piccione. A momenti svengo. E se un giorno facessi io la stessa fine?" Paure comprensibili, in questi tempi di grande insicurezza. Subito i giornali hanno dedicato ampio spazio alla nuova emergenza, che dopo pennuti scagazzoni e nutrie scavafossi fa tremare i cittadini. "Ai miei tempi qui era tutta campagna - ci dice Carlo, al bar Pedavena in piazza - Ma non c'erano mica i ragni che ci sono adesso. Secondo me questi qua o sono diventati più aggressivi con l'inquinamento o li hanno portati dall'estero, perchè non sono mica normali, eh no!" L'esperto della materia, il dott. Freiss dell'Università di Roma qualche cosa, sostiene che i ragni di città, come le zanzare, in effetti sono assai diversi dai loro cugini di campagna: "Sono anche loro stressati dal logorio della vita moderna, e dunque tendenzialmente più aggressivi. Come tutti noi. Certo, in genere si tratta di aracnidi di dimensioni contenute, ma poniamo per assurdo che uno di loro entrasse in possesso di una motosega e imparasse ad usarla: ecco, in questo caso potrebbe essere molto, ma molto pericoloso".
Immediata la reazione delle forze di opposizione in consiglio comunale: "Come sempre ci tocca dire vergogna! - tuona Paolo Avezzù - L'immobilismo di questa giunta ha prodotto questa situazione vergognosa. Ragnatele e insetti a otto zampe infestano la nostra città, terrorizzando i turisti, proprio quando avremmo bisogno del turismo per risollevarci dalla crisi. Chiediamo come sempre le dimissioni del sindaco, altrimenti speriamo che un ragno si mangi lui e Vito Piccininno!" Intanto sembra che alcuni cittadini di buona volontà abbiano deciso di dare vita alla ronda antiragno: muniti di giornali arrotolati e spray insetticida, pattuglieranno le strade della città per debellare i pericolosi animali. "Se necessario, entreremo nelle case e li snideremo dalle loro crepe, a costo di usare benzina e accendino!", ci spiega pacatamente, cordialmente il signor Rutelio, caporonda di 77 anni.
2 commenti:
Caro Monello, relativamente al ragionamento inerente all'assenza di una qualsiasi correlazione tra tutto nella faccenda della riconversione a carbone della centrale Enel di Polesine Camerini postato nel blog ambientepolesine.blog-attivo.com devo ammettere che la tua è una logica più ferrea di quella di Maurizio Ferro!
Autorizzare! Autorizzare! Altro che storie.
Se ce ne fosse stato bisogno mi avresti convinto, ma ormai, anche se continuo, facendo il doppio gioco, a scrivere su quel blog sono, come te, in servizio permanente effettivo nel Comitato per lo sviluppo-Si&nergia-un nome, una garanzia, ci sta nonno, nipote e pur la zia.
Non sono ancora riuscito ad entrare nel Comitato d'azione dei lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle perchè avventatamente ho affermato che il 3% degli inquinanti prodotti dalle centrali termoelettrice rispetto al 47% prodotto dai trasporti ha lo stesso valore di una puzzetta sganciata vigliaccamente in un ascensore gremito in rapporto ad una mollata en plein air bucolico in solitudine.
Ma forse non c'è nessuna correlazione e magari Dalmazio Passarella si commuove e mi affilia.
Sperem.
Voster semper voster Vanni Destro
Il blog, gentili lettori, è http://ambientepolesine.blog-attivo.com/
Lo inserirei tra i blog gemellati se avesse un maledetto feed Rss che mi permettesse di farlo!
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