mercoledì 11 marzo 2009

Eroi mancati

"E' ormai evidente che la polizia non fa un bel cazzo per liberare il mitico Cicciuzzo Sconciaforni da quella banda di pisseudoriboluzionari comunisti che lo hanno rapito! E' ora che i cittadini dabbene come me si rimboccano le mani per tirare fuori dai guai il loro idolo!"
Con questa sintassi sconnnessa ieri è apparso su You Tube il video testamento di Nazzareno Bariotti, ventitreenne residente in località Grompo, fan irriducibile dell'artista Sconciaforni, di cui gli amici dicono possedesse l'intera filmografia, compresi i director's cut e le edizioni speciali con le scene tagliate. Nel video (di cui vediamo uno scabroso fotogramma), Bariotti si proclama tenente colonnello in capo della Brigata d'Assalto Sconciaforni, formata da lui medesimo e da un suo cugino ingegnere di cui non fornisce le generalità, che si pone l'obiettivo di individuare il covo segreto in cui le Brigate Rosse avrebbero segregato l'ex pornodivo candidato con il Pdl. "E' uno scandalo che nessuno muove un dito per questo importante personaggio polesano che tanto ha sofferto negli ultimi mesi e che poteva rilanciare la politica locale! - grida nel video Bariotti - Ebbene, noi lo tiraremo fuori dai guai e sarà il nostro regalo alla cittadinanza!"
La missione della fantomatica task force, tuttavia, è terminata ancor prima di iniziare. Negli ultimi minuti del filmato, infatti, Bariotti inspiegabilmente attiva la cintura esplosiva che indossa sopra il ventre, disintegrandosi in mille brandelli davanti alla telecamera con un rumore simile a quello di un piatto di purè che si spiaccica a terra. "Non si capisce bene", è il commento laconico dell'ispettore Manetta, che segue le indagini sul rapimento di Cicciuzzo Sconciaforni. Nessuna traccia del cugino di Bariotti, di cui i parenti hanno riconosciuto le urla strazianti negli ultimi fotogrammi del videoclip, quando la telecamera cade a terra, riprendendo per svariati minuti solo le pareti tappezzate di materia organica proveniente dal Bariotti stesso.

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