mercoledì 22 ottobre 2008

Congresso! Congresso!

Prima di partire per il Nepal per riportare in Polesine Guglielmo Brusco, Lucia Riberto convoca con alcuni mesi di ritardo il congresso provinciale del Prc. "E' una scelta di responsabilità o, se preferite, di puro servilismo - spiega la segretaria provinciale del partito - le altre federazioni del Veneto hanno voluto rischiare rispetto allo scegliere il vincitore e compiere per tempo questo noioso esercizio di democrazia. Ora che sappiamo che Paolo Ferrero ha avuto la maggioranza, eviteremo di compiere scelte errate per esempio a sostegno di quel tipaccio di Nichi Vendola, almeno da luglio un omino orrendo in quanto minoritario. Ora potremo allineare le nostre scelte, solo apparentemente sia chiaro, al livello nazionale per continuare con serenità ad annientare una presenza comunista seria in Polesine, nostro target da almeno un decennio".
Proprio per sostenere questa posizione, la Riberto, supportata da Gianni Romagnoli, responsabile dell'Organizzazione, presenterà il documento intitolato "Stemo con chi ca' vinze!" che contiene al proprio interno posizioni inconciliabili con quelle di vergognosi estremisti come Giovanna Pineda e Cristiano Pavarin, passati alla Lega Nord in mancanza di meglio. Pavarin, sostenitore della mozione di quei comunistacci impenitenti de "L'Ernesto", osa proporre un documento alternativo che gli costerà l'espulsione dal partito. "Cazzo me ne frega - chiosa - in ogni modo vorrei ricordare a quelle peppefiappe che da un decennio sbrindellano il partito per accaparrarsi un ruolo istituzionale impercettibile alle masse popolari, che l'obiettivo dei comunisti è costituire il movimento reale che cambia questo mondo schifoso e ingiusto. Comunque vorrei far notare che le nuove forze produttive esigono che i lavoratori siano più progrediti e più intelligenti dei servi ignoranti e arretrati, che siano capaci di capire la macchina e di maneggiarla nel modo dovuto. Nonostante questo i capitalisti preferiscono aver a che fare con lavoratori precari, formalmente liberi dai vincoli servili ma abbastanza progrediti per maneggiare le macchine nel modo dovuto, a loro beneficio. Ma avendo sviluppato le forze produttive in proporzioni gigantesche, il capitalismo è caduto in un groviglio di contraddizioni insolubili. Producendo quantità sempre maggiori di merci e diminuendone i prezzi, e non è colpa dei cinesi, il capitalismo accentua la concorrenza, rovina la massa dei piccoli e medi proprietari privati, li converte in proletari e diminuisce la loro capacità d'acquisto, in conseguenza di che lo smercio dei prodotti diventa impossibile. In ogni modo, andate affanculo tutti che io un lavoro ce l'ho e non ho bisogno di fare l'assessore provinciale per arrivare a fine mese".
Posizioni supportate da Pineda: "Aldilà del fatto che io metterei anche a disposizione la nostra sede ormai ragnatelosa ai giovani amici di RoWoodstock - dice - sottolineerei che l'essenza della società socialista consiste nel fatto che la grande massa dei lavoratori cessa di essere diretta da altri e comincia a vivere in prima persona la vita politica ed economica, determinandone liberamente e consapevolmente il corso. Così, dal più alto vertice dello Stato al più piccolo dei Comuni, il proletariato deve sostituire gli organi ereditati dalla dominazione borghese con i propri organi di classe, i consigli degli operai e dei soldati, quindi solo degli elementi arretrati possono avere paura di aprirsi alle forze più progredite del nostro territorio. Il proletariato deve occupare tutte le cariche, esercitare il proprio controllo su tutte le funzioni, commisurando ogni atto dello Stato agli interessi della classe operaia e ai compiti del socialismo. Solo una costante e intensa interazione tra il proletariato e i suoi organi permetterà di giungere a uno Stato di tipo socialista". Prima di partire per il Nepal, nel dubbio, Riberto ha espulso dal partito quei noiosi contestatori di Pavarin e Pineda. "Abbiamo costituito così un credibile partito di quadri - sottolinea - quattro in tutto, tolto Brusco che è andato a supportare quel pericoloso bolscevico di Prachanda. Ribadisco che siamo determinati a fare acriticamente da ruota di scorta al Pd, a prescindere dal fatto che assuma posizioni avanzate o meno".

7 commenti:

Anonimo ha detto...

caro vianello,ma non sarà vero che Rifodazione di Rovigo svolge solo ora il congresso? dai lo sò che ti piace scherzare...ma trovo questo sia uno scherzo di cattivo gusto...sarebbe grave,E PERCIò VOGLIO CREDERE SIA UNO DEI TUOI SOLITI GIRI DI CAZZATE FUORI DA OGNI LOGICA.
anche tu sarai il solito servo dei servi dei servi...mantenuto da qualche capitalista locale allo scopo di destabilizzare l'unico vero partito di sinistra rimasto "vivo e vegeto" nella nostra provincia!!!
saluti comunisti

Anonimo ha detto...

george cloonei,espulso dal PRC?

La Ghenga ha detto...

Ebbene, lo ripeterò ancora: ormai ricevo le mie notizie da un'agenzia di stampa indipendente che sfrutta collaboratori sottopagati e sovrastressati, i quali sono costretti a raccogliere notizie nei modi più disparati.

Questa notizia su Rifondazione pare sia stata raccolta ascoltando con un bicchiere sul muro la conversazione tra un'anziana fuori di testa e il suo gatto. L'anziana è oltretutto nota ai vicini per ascoltare a notte fonda canzoni di Beniamino Gigli a volumi da Gods of Metal, ammesso che questo c'entri qualcosa.

Questo tuo sfogo intemperante mi ha costretto a documentarmi seriamente e dunque ho scoperto che il Prc di Rovigo:

- ha effettivamente svolto non uno, ma tredici congressi per garantire la più ampia partecipazione;
- è da sempre in un rapporto di armoniosa critica con il Pd, oltrechè con il Pdl;
- è compatto e pluralista, come dimostra l'ampio sostegno dato all'assessore Pineda dai compagni di partito fin dall'alba delle polemiche sul San Michele;
- è sinceramente aperto alle nuove generazioni, non solo come operazione di facciata, ma in una logica di ricambio generazionale che non ha riscontro negli altri partiti;
- è composto da seri e coerenti professionisti, disposti a rimanere minoranza credibile e pronti a rinunciare alla poltrona per tornare a svolgere l'umile lavoro di sempre, pur di sostenere le proprie idee.
- è effettivamente l'unico partito a fare cose di sinistra, con i fatti prima che con le vuote chiacchiere, nella nostra Provincia.

Mi scuso con i lettori per la cattiva informazione.

Anonimo ha detto...

Io di Rifondazionecomunista salvo solo la Pineda, che è l'unica della giunta Merchiori che fa delle cose (e pure delle cose giuste e di sinistra), Pavarin (che è l'unico che rompe i coglioni su certi temi come l'Iras) e Brusco,che mi sta sui coglioni ma almeno è l'unico in tutta la partitocrazia che denuncia i problemi della Sanità non solo in campagna elettorale. Per la Riberto chiedo la macchina del tempo a Gelmino Barozzi e torno a trovarla quando lavorava bene come assessore comunale alle P.G. (almeno così mi raccontano). Ma ogni tanto bisogna avere il coraggio di perdere qualche privilegio, pur di essere coerenti. Non ri rendono conto, quelli che fanno gli equilibristi, che così a vincere saranno solo i pezzi grossi del carro a cui si accodano?

Anonimo ha detto...

p.s. anzi, Pineda & Pavarin sono gli unici che salvo in tutta la partitocrazia caregofaga polesana!

Anonimo ha detto...

Con Veltroni hasta la muerte!

Anonimo ha detto...

Been dazed and confused for so long its not true