giovedì 23 ottobre 2008

Il calvario, primo tempo

E il B.V. Paolino disse ai suoi discepoli: "Voi sapete che fra pochi giorni ci sarà il consiglio comunale e che il Figlio dell'uomo sarà consegnato per essere destituito anche da capogruppo di Forza Italia". Allora i sommi dirigenti e gli anziani del partito si riunirono nel palazzo del sommo comunale, che si chiamava Ilario Bellinazzi, e tennero consiglio per neutralizzare il B.V. Paolino e declassarlo a semplice consigliere al seguito di Andrea Bimbatti. Ma dicevano: "Non durante la seduta consiliare, perché non avvengano tumulti fra il popolo".
Mentre il B.V. Paolino si trovava in Commenda, in casa di Gigi Osti il lebbroso (così chiamato per la violenza con cui certuni nel Pdl si rifiutavano di avvicinarlo), gli si avvicinò la cugina Maria Alessandra con un vaso di alabastro di olio profumato molto prezioso, e glielo versò sul capo finché esaminava il faldone del nuovo Pat mentre stava a mensa. I discepoli vedendo ciò si sdegnarono e dissero: "Perché questo spreco? Lo si poteva vendere a caro prezzo per darlo ai poveri imprenditori edili!". Ma il B.V. Paolino, accortosene, disse loro: "Perché infastidite questa donna? Essa ha compiuto un'azione buona verso di me. I poveri imprenditori edili infatti li avete sempre con voi, me, invece, non sempre mi avete. Versando questo olio sul mio corpo, lo ha fatto in vista della mia sepoltura. In verità vi dico: dovunque sarà predicato questo vangelo, nel mondo intero, sarà detto anche ciò che essa ha fatto, in ricordo di lei". Allora uno dei Dodici, chiamato Stefano Bellinazzi, andò dai sommi dirigenti e disse: "Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni?". E quelli fissarono la data del comitato comunale che da quel momento cercava l'occasione propizia per consegnarlo.
Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono al B.V. Paolino e gli dissero: "Dove vuoi che ti prepariamo, per mangiare prima del comitato comunale?". Ed egli rispose: "Andate in città, da un tale, e ditegli: Il Maestro ti manda a dire: Il mio tempo è vicino; farò la cena da te con i miei discepoli". I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prenotarono un tavolo. Venuta la sera, si mise a mensa con i Dodici. Mentre mangiavano disse: "In verità io vi dico, uno di voi mi tradirà". Ed essi, addolorati profondamente, incominciarono ciascuno a domandargli: "Sono forse io, B.V. Paolino?". Ed egli rispose: "Colui che ha intinto con me la mano nel piatto, quello mi tradirà. Il Figlio dell'uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a colui dal quale il Figlio dell'uomo viene tradito; sarebbe meglio per quell'uomo se non fosse mai nato!". Bellinazzi, iscrittosi al gruppo Pdl, disse: "Rabbì, sono forse io?". Gli rispose: "Tu l'hai detto". Ora, mentre essi mangiavano, il B.V. Paolino prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: "Prendete e mangiate; questo è il mio corpo". Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: "Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue voluto da Alleanza Nazionale, versato per molti, in remissione dei peccati. Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio". E dopo aver cantato l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.

(continua)

1 commento:

Anonimo ha detto...

e marangon disse andate tra il popolo (della libertà) e seminate zizzania, che cresca forte e vigorosa ovunque, più zizzania c'è nella terra più io potrò sperare nel raggiungere nuovamente il cielo regionale