Non si fermano le proteste degli esercenti per il comportamento dei giovani di oggi, sempre più carenti di rispetto e creanza. Dopo il caso di Rowoodstock, il festival roccheggiante che con i suoi volumi ha oltremodo infastidito la gente perbene durante lo shopping, si moltiplicano le segnalazioni di giovinastri dediti a turbare l'ordine e il decoro della città. Tanto che sarebbero già al vaglio proposte per presidiare i giardinetti con ronde armate, per debellare la piaga dei ragazzini che siedono con i piedi sulle panchine o attaccano le figurine sui pali della luce.
Che il clima sia molto teso lo si capisce sentendo la gente, quella vera che paga le tasse e non ha tanti grilli per la testa. Come il signor Camelio, 44 anni, impiegato statale, che commenta: "A leggere i giornali si trovano solo storie di bullismo e giovani maleducati. Io se avessi figli sarei preoccupato per loro. Sabato pomeriggio sono passato in piazza per andare al bar a bere lo spriz e mi sento questi qua che urlavano con una voce tipo cesso sgorgato. Ma ti pare? Nella nostra bella città 'ste cose qua? Poi la domenica, che c'era pure il mercatino con i vasetti dipinti a mano, le foto del duce e il venditore di cd masterizzati, altro casino, che uno non poteva neanche stare lì a trattare sul prezzo con calma. Io non so veramente se ci si può ancora fidare a uscire di casa". Amarezza, tanta amarezza anche nelle parole di una signora incontrata in coda all'Orva: "Non bastavano i writers che hanno deturpato le sobrie ed eleganti facciate di molti bei palazzi con le loro zozzure - tuona Daniela Gargamella - Non bastavano quei maleducati che la mattina mentre vengo in bici e loro vengono dalla stazione delle corriere mi intasano la pista ciclabile camminando come dei pecoroni e magari bestemmiando a tutto andare. Non bastavano quelli lì che mangiano la ciungum con la bocca aperta e poi ti dicono delle sconcezze in faccia come se fossero a pascolare le vacche. Insomma, cosa stavo dicendo? Non c'è più rispetto, non c'è più morale, io li manderei tutti in miniera a spalare letame, altrochè!"
Tanti, troppi i cittadini indignati per il tentativo di invadere la quiete della città: "Adesso io capisco i bar con la musica da discoteca che loro devono guadagnare e pazienza se rompe i coglioni a tutti - dice Marmeo, mentre osserva una ruspa scavare in un cantiere aperto - Ma 'sti qua dove pensano di essere? Io mi ricordo quando che c'era la sagra, quella vera, non quella di oggi con le bancarelle cinesi, e si vendevano le zucche grosse così e ci si ritrovava a chiacchierare e la sera tutti a letto alle nove e trenta, non come oggi che fanno le notti bianche fino alle undici di notte, che se non intervengono i vigili 'sti qua sono capaci di andare avanti a suonare fino alle undici e mezza, alla faccia che la gente vuole dormire. Ma siamo impazziti? Ma dove stiamo andando?"
1 commento:
Gentile amico denoto che la malerba di una incontinente mala-educazione insita nelle nuove generazioni genera subbuglio e indignazione anche tra la cittadinanza del capoluogo Polesano. Già da tempo anche nella capitale etrusca gli episodi di degrado si susseguono. Già alle 16 del pomeriggio alcune vie della città sono in mano alle baby gang le quali spadroneggiano impunemente. Al cimitero vengono trafugate salme, nel ramo cittadino del canale ogni sorta di liquame viene sversato senza alcun rispetto per la fauna ittica e intanto le autorità latitano. Alcuni nobili mentre stavano dedicandosi alla caccia alla pernice sono stati disturbati dal fracasso di un manipolo di scellerati perdigiorno i quali da un apparato radio riproducevano musiche inascoltabili. La stessa associazione Beoni Giardini Zen ha diramato un appello alle autorità dove si ribadisce la necessità di una stretta alle blande norme di tutela del cittadino. A quando l'invio della portaerei Garibaldi?
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