mercoledì 15 ottobre 2008

Terenzio lascia la politica

"La mia corsa per le provinciali finisce qui". Con questa lapidaria dichiarazione, Terenzio Gasparetto e la sua squadra di governo si ritirano ufficialmente dalla tornata elettorale della prossima primavera. Un annuncio choc, che ha sconquassato il mondo politico polesano per tre secondi ed è rimbalzato sui principali quotidiani di oggi, in genere a pagina ventidue. Anche Adelma Benni, al centro di infinite contestazioni per avere picchiato un poliziotto, si è concessa un'uscita di scena clamorosa, regalando ai fotografi il ritratto che testè riportiamo.
Pesanti le motivazioni dell'abbandono: "La decisione è stata presa collegialmente e nessuno si è opposto - spiega Gasparetto - Tutti noi ci siamo avvicinati alla politica con l'intento comune di promuovere partecipazione. Nessuno di noi è attaccato a una poltrona, tutti torneranno a fare quello che facevano prima senza rimpianti. Più avanzavamo in questo percorso, confrontandoci con gli avversari politici, più ci siamo resi conto che perchè cambi la politica occorre che cambi la gente. I leader, i trascinatori, gli istrioni non fanno che rinvigorire il perverso meccanismo della delega. Abbiamo scelto di starne fuori, lanciando un ultimo messaggio, sicuri che non verrà raccolto. Oggi delegare a un leader, per quanto capace, significa sottrarsi alla responsabilità di agire in prima persona. Ebbene, noi torniamo ad essere cittadini e come tali parteciperemo alla cosa pubblica: pianteremo alberi, aiuteremo i nostri vicini di casa, regaleremo i giocattoli vecchi dei nostri figli alla famiglia di immigrati del piano di sotto, renderemo più belli i nostri quartieri con le nostre mani, creeremo spazi in cui incontrarsi e parlarsi. Lavoreremo per creare un mondo in cui non ci sia più bisogno di chiedere a chi detiene il potere di fare qualcosa, perchè il potere sarà nelle nostre mani. Vi sembra una bizzarra utopia? Beh, non ce ne frega un cazzo, andate affanculo".
Gasparetto, che accreditati sondaggi davano in testa da settimane, non rinuncia tuttavia a varare una nuova iniziativa pionieristica. Nei prossimi giorni, infatti, ufficializzerà la nascita del primo circolo Uaar polesano. "E' assurdo che in Veneto solo Rovigo e Belluno non abbiano ancora un punto di riferimento per gli atei ed agnostici - commenta - Ho il placet dell'associazione e nei prossimi giorni aprirò la nuova sezione, offrendo un utile servizio ai cittadini. Ho già ricevuto un telegramma di congratulazioni da parte di Margherita Hack e una telefonata dell'etologo Dànilo Mainardi, che mi fanno caldissimi auguri. La prima iniziativa sarà ovviamente una campagna per informare atei e agnostici che è possibile richiedere l'annullamento del battesimo e di conseguenza la cessazione della sudditanza allo Stato del Vaticano. E' una scelta coerente con le mie convinzioni, che porterò avanti sbattendomene dei prevedibili strali che verranno lanciati contro di me dai cattolici e dai loro rappresentanti politici. A loro dico solo una cosa: valutate se siete puri, prima di aprire bocca. Ho un ampio dossier su scappatelle e vizietti che userò per replicare sulla stampa a qualsiasi attacco".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Stimatissimo MV,
cliccando sul link Adelma Benni non si apre la pagina corrispondente. Non sarai mica controllato dai servizi segreti?

Anonimo ha detto...

Sing the songs of joy to the Lord, serve the Name of the Lord, and become the servant of His servants.

La Ghenga ha detto...

Maledizione! La mia scimmia ammaestrata ha pasticciato come al solito. Se la cava bene con la macchina da scrivere, ma sull'html ha ancora qualche difficoltà. Alla fine ha dovuto provvedere il mio dotatissimo nipote Arturo, che fa lo scemo in un villaggio dei cretini. In cambio gli ho dato 5 euro e ho picchiato con la cinghia due ragazzini che lo chiamavano "Arturo celoduro" e cose simili...