giovedì 5 novembre 2009

Crocefisso sì, crocefisso no

Un'unità di crisi per impedire la scomparsa del crocefisso nelle scuole. L'ha varata la Provincia di Rovigo per fronteggiare l'emergenza crocefisso, che dopo la sentenza della Corte Europea di Strasburgo rischia di provocare una pandemia letale per i crocefissi in tutte le scuole.
Ne dà notizia il prestigioso quotidiano indipendente La Voce di Rovigo, che ieri aveva già proposto l'interessante quiz "Scopri le differenze tra le dichiarazioni di un amministratore di centrodestra e uno di centrosinistra". Il sindaco, Fausto Merchiori, si dice pronto a partecipare all'unità di crisi, ma lancia l'allarme: "Non basta, dobbiamo renderci conto che orde di anticlericali, brutti, neri come diavoli e con gli occhi di brace, potrebbero scendere in Polesine per strappare i nostri Cristi in croce dai muri delle scuole e gettarli nel pattume - commenta sobriamente -. Ciò non deve avvenire. Propongo di ricostruire le mura medievali della città e, se necessario, scavare di nuovo il fossato. Voglio una sentinella fissa sulla torre mozza e uomini armati ad ogni porta".
L'idea, che piace agli operatori turistici e culturali per la capacità attrattiva del revival di medievalità, non va giù invece ai negozianti del centro: "Vabbè che Rovigo è città murata, ma così ci murate vivi. Se ricostruire le mura, come fanno le macchine ad arrivare in città?". E' la stessa presidente della Provincia, Tiziana Virgili, a frenare le polemiche: "Qui è in gioco ben più che la bottega di qualcuno - tuona - Qui si cerca di impedire a me che sono cattolica di essere cattolica. Concordo con il nostro sindaco, nonchè con le sagge parole di alcuni esponenti della destra più oltranzista: dobbiamo difendere la nostra libertà, a costo di asserragliarci in rocche e trincee per respingere chi la minaccia".
Il primo provvedimento dell'unità anticrisi è stato espellere dalla provincia un tizio che si era permesso di ricordare ad una vicina con toni sprezzanti, come tra le radici cristiane dell'Europa ci si fosse dimenticati di citare in questi giorni l'inquisizione spagnola, le crociate contro i pagani nei paesi baltici, i massacri tra confessioni cristiani e non ultima la secolare e mai risolta guerra tra i cristiani cattolici irlandesi e i cristiani protestanti inglesi. "Polemiche sterili su cui non mi pronuncio - tuona la presidente - La croce è da sempre simbolo di libertà, come dimostra la storia dell'America Latina".

(nella foto, sacerdoti di altri tempi dialogano con un non credente)

1 commento:

Vanni Destro ha detto...

E che dire del fatto che per scongiurare il pericolo della pandemia di suina si prosciugano nelle chiese le acquasantiere? Non era meglio fare come nei Promessi Sposi e affollarsi nelle chiese a pregare o ardere sul rogo qualche presunto untore? Cazzo, le nostre radici cristiane si sono davvero perse!