Un calendario sexy con gli assessori provinciali in posa senza veli, ma non troppo. E' l'originale idea della giunta Virgili per raccogliere fondi per le casse dell'amministrazione provinciale, nel tentativo di rispettare anche quest'anno il patto di stabilità.
"Intendiamoci, si tratterà di una cosa sobria e autoironica, un po' come il calendario dei rugbisti che mi hanno regalato lo scorso Natale e che ho appeso nel mio ufficio - spiega la presidente Tiziana Virgili - Non ci saranno nudi osceni o donnacce in pose ammiccanti, anche perchè magari noi donne ancora ci difendiamo, ma i maschi in giunta sono sinceramente sexy come un gambo di sedano lesso". L'assessore alle Pari Opportunità, nonchè vicepresidente, Guglielmo Brusco, aggiunge: "Non si tratta di mettere in mostra bei corpi e comunque io non rinuncerò a indossare le bretelle rosse sul mio villoso petto nudo". L'idea piace anche alla Ministra delle Pari Opportunità, Mara Carfagna (nella foto), che in una lettera all'amministrazione provinciale esprime vive complimentazioni, rammentando i propri trascorsi di modella per il calendario di Max.
Ora però si pone un problema tecnico per l'amministrazione provinciale: i mesi da illustrare sono ben dodici, ma gli assessori sono appena otto. Con la partecipazione della presidente, restano comunque tre mesi da riempire. Impossibile assegnare più mesi alla stessa persona, così la Virgili ha preso una decisione salomonica: "Aumenterò i referati fino ad avere i dodici assessori", ha dichiarato in conferenza stampa. Nemmeno il tempo di pronunciare l'ultima sillaba, che la sala si è immediatamente affollata di consiglieri provinciali, piombati da chissà dove."Passavo per caso e ho origliato involontariamente. Sono pronta a sacrificarmi per il mese di novembre", ha esordito Lucia Riberto, consigliera della Sinistra Unita, facendosi largo tra la folla. "Epperbacco, consiglieri! - l'ha interrotta Franco Grotto, del Pd - Se c'è un uomo aitante in grado di affascinare le signore con aria sbarazzina, possibilmente nei mesi estivi, quello c'est moi". Il consigliere Vecchiati ha invece polemizzato con la giunta, per non avere avvisato tutti i consiglieri dell'iniziativa: "E quando ho chiesto perchè non mi facessero partecipare - lamenta - mi hanno risposto: perchè sei brutto". A chiudere la discussione è di nuovo Brusco, con un duro aut aut: "Fate quel che volete, ma il mese di Ottobre è mio! Voglio farmi ritrarre in posa da rivoluzionario, avvolto da una bandiera rossa vedo-non vedo, su un fondale con il Sol dell'Avvenire".
Nessun commento:
Posta un commento