Pochi finora avevano potuto visitare la sontuosa villa di Cicciuzzo Sconciaforni a Castelletto di Branduzzo. Ora gli eredi hanno aperto i cancelli della tenuta ad un team di giornalisti, che hanno pagato somme da capogiro per potere pubblicare immagini e reportage dal mondo privato del celebre pornodivo defunto, ormai oggetto di un culto religioso.
Immersa in una vegetazione lussureggiante e circondata da un parco, punteggiato da edicole votive e bizzarre statue a tema erotico, la villa Sconciaforni è un vero museo in cui Cicciuzzo ha raccolto per anni cimeli provenienti dai suoi film e bizzarrie di tutto il mondo. Bellissima la galleria con i costumi di scena dei film "Sbattman", "L'uomo sboragno", "Torero!" e molti altri. Ma anche una collezione di stampe erotiche da fare invidia al British Museum, riproduzioni di bassorilievi del lupanare di Pompei, delle piramidi Inca e dei templi indù. E ancora la più grande biblioteca nazionale dedicata esclusivamente all'eros, con centinaia di versioni del Kamasutra e una sterminata selezione della lettura erotica mondiale, un incredibile campionario di attrezzi erotici, ben duecento modelli di vibratori, un triclinio ergonomico collaudato per provare ventotto posizioni del coito, per concludere con un toro meccanico a forma di fallo, regalatogli da un magnate russo nel 1996. Non poteva mancare il cinema privato, in cui Cicciuzzo deliziava i suoi ospiti con la possibilità di scegliere tra migliaia di pellicole porno, dagli albori del genere agli eccessi contemporanei, ma anche un numero incalcolabile di DVD amatoriali inviati dai fans di tutto il globo. Ben cinque le piscine, di cui tre con idromassaggio e una con acqua riscaldata, in cui l'attore trascorreva momenti di relax e allegri festini. Sale da pranzo sterminate, una cucina attrezzata per seicento coperti, dodici camini a legna con girarrosto per la porchetta e ben trentotto camere da letto, ciascuna personalizzata secondo uno stile particolare: letti a baldacchino e arredamento settecentesco nella camera ispirata allo stile delle corti francesi, pellicce di animali selvaggi e illuminazione a fuoco di torcia in quella che evoca le caverne dei nostri antenati, vera erba e piante al posto della moquette in quella dedicata all'amore naturista, che Cicciuzzo usava nei mesi invernali, quando non poteva rotolarsi nell'erba del suo immenso parco con amiche e amici scostumati. In un piccolo sacrario, Cicciuzzo conservava persino il wc su cui aveva scoperto per la prima volta a undici anni i meccanismi rudimentali della sessualità.
Non basterebbero cento blog per raccontare tutto ciò che contiene la villa, da oggi aperta ai visitatori al modico prezzo di centoventi euro a persona, con sconti per comitive di oltre settanta persone. Doloride Sconciaforni, padre dell'attore, promette che anche i fan dalle tasche meno gonfie saranno soddisfatti: è in preparazione, in gran segreto, il film biografico "This is hot", che svelerà tutti i retroscena di uno dei più popolari divi dello schermo a luci rosse degli ultimi venti anni.
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