Secondo il settimanale, l'assessore al Commercio, Nadia Romeo, si sarebbe fidanzata con Pinocchio, il burattino di legno ormai cittadino onorario del capoluogo, fin dalla mostra a lui dedicata a Palazzo Roverella. Benchè la diretta interessata smentisca seccamente queste voci, lanciandoci dietro un fermacarte di alabastro, "Chi" riscostruisce per filo e per segno una vicenda affascinante e romantica.
Dopo la morte dell'attore Cicciuzzo Sconciaforni, il povero Pinocchio si ritrova disoccupato e spiantato, al settimo anno fuori corso per Responsabile nella progettazione e coordinamento dei servizi sociali della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Bologna. Per pagarsi la retta universitaria, il burattino di legno decide di vendere se stesso al migliore offerente e si ritrova così a girare l'Italia su una bancarella di pinocchi di legno e altri ammennicoli. Il fatale incontro con l'assessore avviene durante la Fiera d'Ottobre rodigina. La Romeo è di ronda per la fiera, per controllare che gli ambulanti si comportino decorosamente ed evitare così di litigare con il sindaco e l'assessore Azzalin, in paranoia per paura che i piadinari inzozzino i marciapiedi nuovi di zecca. Avvicinatasi alla bancarella per rinnovare il proprio set di mestoli da cucina, incontra lo sguardo dello sfortunato burattino. E, a sentire il cronista, sembra che sia amore a prima vista.
Ma anche su questo, l'interessata smentisce fermamente, cercando tra l'altro di cacciarci ad ombrellate: "Ma vaaaa... Una persona in carne ed ossa come me assieme a una marionetta legnosa che la mattina si fa la barba con la pialla... ma vaaa!" A sentire il giornale di Signorini, però, proprio la vitalità e il calore dell'assessora avrebbero provocato la scintilla nel ligneo Pinocchio, abituato a fidanzate che, citando le sue parole, erano dei veri e propri ciocchi di abete. E poi, se è vero che chi disprezza compra, di questa storia si sentirà ancora parlare presso le parrucchiere rodigine.
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