ATTENZIONE! Cari lettori, non passa giorno senza che giunga voce di querele contro gli spiritosoni che popolano il web e si divertono a dileggiare chi s'adopra per il bene della collettività. Non è nostra intenzione arrecare nocumento alla reputazione di chi è stato eletto per amministrare la cosa pubblica, quindi sentiamo come sempre l'obbligo morale di avvisare che quanto contenuto nelle righe che seguono, e in generale in questo blog, è una fandonia o, per dirla altrimenti, una panzana, una frottola, una fanfaluca, una frescaccia. L'autore è risaputamente un imbecille che crede di essere spiritoso e si augura di non offendere nessuno. Nel caso, è ben lieto di rimuovere ciò che cagiona sdegno e ribrezzo. Adesso che lo sapete, buona lettura.
"Mi avete ritratta come la morosa di Pinocchio, ma io ne sono la vittima. Quel burattino è uno stalker, mi perseguita in continuazione, mi manda letterine d'amore. L'ho denunciato ai carabinieri e se si presenta a casa mia giuro che prendo la motosega e mi faccio il pellet per la stufa".
L'assessore comunale Nadia Romeo, da noi ingiustamente e cretinamente additata come fidanzata di Pinocchio, il noto toscano frequentatore della bella Rovigo, ci chiede una presa di distanze da quanto scritto giorni fa. Dopo esserci puniti da soli come prevede il rituale yakuza, abbiamo deciso di raccontare la storia per come si è svolta veramente, in barba alle dichiarazioni del settimanale "Chi", che sosteneva la teoria di una relazione sentimentale tra l'assessora al Commercio e il burattino di Collodi.
L'incontro tra i due sarebbe avvenuto, questo è vero, durante la Fiera di Ottobre, ma le cose hanno preso una piega ben diversa. Perdutamente innamoratosi della Romeo, il ligneo Pinocchio ha iniziato a inviarle lettere d'amore e messaggini sul cellulare, in cui le esprimeva i propri sentimenti. Sfiancata da tanta insistenza, la donna ha acconsentito di uscire con lui per andare una sera al Cinergia, ma sulla via del ritorno Pinocchio ha esternato il proprio amore, chiedendole ufficialmente di sposarlo e andare a vivere assieme. A questo punto l'assessora ha dovuto replicare che forse stava correndo troppo, che era meglio se rimanevano amici e che lei aveva già troppi casini in giunta da gestire, ma lo spasimante deluso ha reagito prima piangendo, poi infuriandosi e andandosene senza nemmeno salutare. Pur dispiaciuta per avere spezzato un cuore, benchè di legno, la Romeo pensava di avere chiuso la vicenda. E invece è iniziato l'incubo: telefonate silenziose nel cuore della notte, lettere minatorie, mazzi di fiori giganteschi, pedinamenti. A nulla sono valse le denunce ai carabinieri, nè l'intervento di babbo Domenico, che ha assoldato una guardia del corpo per proteggere la figlia.
"Questa cosa è meglio se la risolvo da me - ci dice l'assessora - Ho fatto il pieno alla motosega e appena vedrò quel figlio di buona donna giuro che lo farò pentire di non essere rimasto ciocco". Solidarietà alla Romeo è stata espressa dalla collega di giunta, Giovanna Pineda: "Sono molto preoccupata da questa vicenda, ennesimo caso di molestie e violenze verso il genere femminile. Se vuole, Nadia può venire a stare da me: ho addestrato il mio cane Pallo mostrandogli una foto di Pinocchio. Se prova ad avvicinarsi, come minimo si becca un morso negli zebedei".
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