ATTENZIONE! Per chi non l'avesse capito, quanto raccontato da questo blog è un cumulo di stupidaggini del tutto fasulle e inattendibili. Anche ciò che segue è falso, non fatecelo ripetere. Purtroppo succede che a volte le persone scambino il falso per il vero. E non vale dire che se tutto quello che scrivo nel blog è falso, anche queste righe sono false, quindi si entra in un paradosso da cui si esce solo picchiando la testa contro il muro. Leggete quanto segue e poi diteci se si può credere a simili stronzate.
"La costruzione di Azzalingrad non c'entra niente. Abbiamo i filmati delle telecamere di sorveglianza che provano chi sia il vero colpevole dell'aggressione al vicesindaco. Quindi ciucciatemelo, anzi ciucciatevelo da soli!"
Il primo cittadino, Fausto Merchiori, respinge con decisione le teorie dell'opposizione, secondo cui l'attentato a Graziano Azzalin in viale Trieste è frutto del clima di tensione generato dalla decisione di costruire un muro per dividere in due il capoluogo e costruire una città socialista nel quadrante est. I fotogrammi drammatici diffusi da Palazzo Nodari provano che le motivazioni dell'aggressore sono ben diverse: nelle immagini si vede distintamente Pinocchio, recentemente finito sui giornali per un caso di stalking ai danni dell'assessore Nadia Romeo, brandire una mazza di legno per bastonare Azzalin.
E un giornalista del Tg3 ha raccolto la rivendicazione del burattino violento, riuscendo a recarsi addirittura nella tana del mostro, pur promettendo di non rivelarne l'ubicazione. "Pensavo che la mia amata mi rifiutasse perchè sono un cessetto di legno, poi ho capito che il suo cattivo umore, che l'ha portata a respingermi, è frutto delle tensioni in giunta - ha dichiarato Pinocchio - Ho deciso di dare una lezione al maledetto Azzalin, che l'ha resa infelice con quell'inutile polemica sulle macchie sul corso del Popolo. E' l'atto di amore più estremo, con cui spero di fare breccia nel cuore di Nadia". Pronta la replica della Romeo, che ha risposto alla nostra telefonata sovrastando con il volume della voce il fragore della motosega appena accesa: "Ditegli che si faccia vedere a casa mia. Lo riduco talmente male che con quello che resterà di lui ci apro una fabbrica di stuzzicadenti".
Il vicesindaco si è detto rasserenato dalla rapida individuazione del colpevole: "Tuttavia non bisogna abbassare la guardia. Io andrò avanti con il mio progetto, non mi resta che invocare la protezione di Sabbiolino contro le minacce che incombono su di me".
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