venerdì 6 novembre 2009

Effigi cicciuzziane in tutte le classi!

Dopo la sentenza della Corte di Strasburgo che vieta il crocifisso nelle scuole, il B.V. Paolino lancia la proposta di una crociata contro la Finlandia, Paese d’origine di Soile Lautsi, la signora di Abano Terme che ha presentato la denuncia.
“Riporteremo la luce della fede in quella fredda landa ottenebrata dal laicismo – osserva il B.V. Paolino, lucidando la daga – diamoci appuntamento domenica nel piazzale dell’Interporto. Da lì, dopo la messa, organizzeremo le truppe per marciare vittoriosi su Helsinki. Evviva Cristo Re!”.
Intanto in viale delle Industrie stanno arrivando i primi container carichi di armi e di bibbie con rilegatura in titanio con gli spigoli aguzzi. Non si scompongono alla Farnesina. “Tanto con i tempi che hanno a Rovigo – osserva serafico il ministro degli Esteri, Franco Frattini - la crociata non partirà prima del 2049: abbiamo tutto il tempo per mediare”.
E la prima proposta di conciliazione arriva a sorpresa da Nathaniel Pierpont Morgan, profeta della religione cicciuzziana, in procinto di partire con una navicella spaziale verso il pianeta generato dal dna di Cicciuzzo Sconciaforni, il celebre pornodivo polesano divenuto un astro del cielo per una storia che vi abbiamo già raccontato millanta e millanta volte. “Invece di togliere, aggiungiamo – osserva Pierpont – è giusto che tutte le religioni possano esprimere i propri simboli in nome del pluralismo delle tante fedi che, però, concorrono a un’umanità migliore. Chiediamo, dunque, che venga appesa una foto di Cicciuzzo Sconciaforni in tutte le classi”.
E, addentando un panetto di burro, continua: “Cicciuzzo è un simbolo universale di amore, di mitezza e di pace. Di più: un segno di offerta di amore, di unione e accoglienza per tutta l'umanità. Il cicciuzzianesimo è una religione che da un contributo prezioso per la formazione e la crescita morale delle persone, ed è una componente essenziale della nostra civiltà. È sbagliato e miope volerlo escludere dalla realtà educativa".
Il tema porta fuori dalle catacombe anche Terenzio Gasparetto, che tutti avevano dato per disperso. “Non ritengo utile espormi nelle tristi liti da pollaio della politica odierna – spiega – ma in questo caso ritengo opportuno felicitarmi per una scelta che, nella nostra penisola, era stata assunta nella sola Repubblica Zenana. Gli alunni potranno finalmente studiare in una classe priva di simboli religiosi, compresi quelli della godereccia fede cicciuzziana. Perché la scuola è laica, cioè di tutti: credenti e non credenti. Ed è assurdo che bambini anche di pochi anni siano costretti a subire l’inevitabile condizionamento indotto dalla presenza del simbolo di una sola confessione religiosa".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cicciuzzo è grasso, Nathaniel Pierpont Morgan è il suo profeta