mercoledì 4 novembre 2009

Sulle orme del padre

"Secondo me con Kamikazzo nostro padre sarebbe entrato nell'Olimpo del cinema". Cicciuzzo Monello pronunciò questa frase quasi tra sè e sè. Era rimasto in silenzio a lungo, fissando Antenore che sonnecchiava nella sauna dell'hotel.
Per loro era tutto nuovo. Erano due ragazzoni, due ventenni, belli e innamorati. E allo stesso tempo erano due bambini che scoprivano il mondo per la prima volta. Cicciuzzo Monello si inteneriva ogni volta che osservava Antenore aggirarsi per le strade, con l'aria meravigliata di un ragazzino che esce dal paese. "Non so, di quel maledetto film non è stato trovato neanche uno straccio di trama", replicò Antenore svogliatamente. Non aveva voglia di parlare di suo padre. Per lui, suo padre era Vianello Monello. Poco importava che il seme che l'aveva generato provenisse da un altro uomo, il fratello di sua madre. "Credi che mamma si senta sola, ora che siamo andati via?", aggiunse. Cicciuzzo lo accarezzò: "E' in buona compagnia, so che la stanno accudendo. Con quello che ha passato, anche lei ha bisogno di ritrovare un po' di serenità. E in fondo e il nostro viaggio di nozze, godiamoci un po' di spazio tutto per noi".
Antenore assentì e chiuse gli occhi, come per tornare a dormicchiare. Cicciuzzo Monello accarezzò le sue spalle imperlate di sudore. "Leonard Pinnipalli dice di avere trovato una bozza di sceneggiatura - proseguì - Le poche scene che mi ha descritto sono puro genio. Secondo me sarebbe stato il capolavoro di Cicciuzzo Sconciaforni". Antenore si ridestò. Per un attimo pensò di rispondere sgarbatamente: non sopportava che continuassero a parlarne. Gli chiese perchè secondo lui valesse la pena di interessarsi a un film del genere. "Perchè è una sfida, nessuno vorrebbe mai fare una cosa del genere", ribattè l'altro. Ma era una motivazione debole: "La verità è che tu hai un motivo personale, si capisce da come ne parli", disse Antenore. Cicciuzzo Monello si levò in piedi: "Io sento una parte di Cicciuzzo in me e tu sai bene perchè. Io non sono suo figlio, sono un cazzo di clone venuto male. Quella parte di Cicciuzzo che è in me combatte ancora con il Dna di Vianello Monello una sfida a chi diverrà l'attore più popolare nel mondo dell'hard. Sai qual'è la verità? Che non solo voglio far girare Kamikazzo, ma sarò io a interpretare il ruolo che fu di mio padre. Ti piaccia o no". Poi, come impone il copione, uscì sbattendo la porta.

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