lunedì 9 novembre 2009

Un Cristo in ogni casa

"Qualcuno vuole togliere il crocefisso dalle aule della scuola pubblica? Noi lo porteremo in ogni famiglia!"
Con queste parole l'ingegnere Johnny Colasberna ha presentato il nuovo progetto "Un Cristo in ogni casa", con cui la Provincia di Rovigo intende dare una risposta al principale problema che affligge la nostra società: la disabitudine ad esporre simboli della religione cattolica non solo negli spazi pubblici, ma anche nelle stesse abitazioni private. Un'iniziativa che punta non sull'imposizione, ma sulla proposta costruttiva. Proposta che si declina in una serie di varianti del tradizionale crocefisso, a cui anche la gente perbene sembra essere in fondo disaffezionata. La Provincia ha affidato a Colasberna, consulente del Consvipo, il compito di realizzare una serie di oggetti di uso comune, raffiguranti l'immagine di Cristo, così da tradurre il bisogno di esprimere i valori del cristianesimo con l'esigenza di praticità che la vita moderna richiede. "Un modo per ricordarci del sacrificio di Gesù, nei piccoli gesti di tutti i giorni", spiega la presidente Tiziana Virgili, che tuttavia si dice un po' perplessa: "Le proposte dell'ingegnere sono certo inconsuete. Io resto una tradizionalista". L'iniziativa è stata sposata immediatamente dalla Lega Nord, mentre il BV. Paolino, visionando il catalogo, si è limitato a dire: "Tre quarti della roba che c'è qua sono progetti che avevo proposto io anni fa, il resto è ciarpame".
Ma nel concreto, cosa prevede di realizzare il progetto? Come s'è detto, icone religiose, ma non meramente decorative. Ecco ad esempio il crocefisso orologio: si appende al muro come una normale croce, ma torna utile anche per sapere l'ora. Le braccia del Cristo, infatti, ruotano secondo il susseguirsi delle ore. Così il gesto banale di guardare se si è in ritardo, ci ricorda al contempo i valori fondanti della nostra civiltà. Audace anche il Cristo cavatappi, che certo darà quel qualcosa di particolare ad una serata tra amici. La base del crocefisso è un cavaturaccioli, che viene azionato ruotando la testa di Gesù, mentre le braccia si muovono come quelle, appunto, di un cavatappi. Imperdibile il rosario da automobile profumato: si appende allo specchietto retrovisore come un arbre magique e diffonde fragranze aromatiche e valori religiosi nell'abitacolo, ricordandoci di guidare in modo sobrio. Disponibile nelle essenze di pino silvestre, agrumi e muschio bianco. Per chi è stufo dei soliti nani da giardino, infine, ecco Gesù con i dodici apostoli in gesso, da mimetizzare tra i fiori e gli arbusti del proprio spazio verde. "Sono molto fiero delle mie creazioni - conclude l'ingegner Colasberna - E confesso che mi scalda il cuore sapere che la mia creatività è stata messa al servizio di una causa tanto alta quale trasmettere e tramandare i veri valori della nostra civiltà".

2 commenti:

Vanni Destro ha detto...

La geniale semplicità delle trovate colasberniche ci riporta alla mistica della vita in contrapposizione con la diabolica complessità della società moderna. Contemplazione, preghiera e purificazione dell'anima attraverso oggetti di uso comune, ma pregni di spiritualità. Non vedo l'ora di acwuistare il kit completo e farne dono a Fabio Baroni di Forza Nuova. Vanni Destro

Vanni Destro ha detto...

Mi permetto di suggerire un altro oggetto che non può mancare tra i sacri gadget prosti dalla Provincia: il crocifischio.
Un ischio a forma, appunto, di croce soffian o nel quale si emette un suono paradisiaco che attrae le pecorelle smarrite. Uno strumento che avrebbe fatto l'invidia del Pifferaio di Hamelin e nato da una formula segreta che invano i compositori del PD cercano di carpire ad Apicella.
Viva, viva Sant'Eusebio, protettore dell'anima miaaaa.....