lunedì 18 agosto 2008

Bertinotti a Rovigo

La sede rodigina di Rifondazione Comunista sarà commissariata. Per dare la lieta novella alle compagne e ai compagni (in tutto cinque) di Rifondazione è arrivato a Rovigo Fausto Bertinotti (nella foto, mentre solidarizza con il nemico), leader storico del partito. "Adesso che non ho più cazzo da fave - ha commentato il compagno Fausto - mi è venuta voglia di givave l'Italia pev conosceve la base del mio pavtito e capive com'è che abbiamo fatto così cagave alle ultime elezioni. Solo così possiamo spevave di viconquistave le italiane e gli italiani che ogni giovno lottano come noi pev la nonviolenza, pev gli immigvati, pev i divitti dei pvecavi e delle pvecavie ecceteva ecceteva". La visita dello storico teorico postgandhiano non è stata esente da momenti memorabili, in particolare il casuale incontro con Lorenzo Belloni, vicepresidente di Unindustria, che l'ex presidente della Camera ha subito scambiato per Nichi Vendola, correndo ad abbracciarlo e baciarlo con qualche momento di imbarazzo tra i suoi accompagnatori. Bertinotti avrebbe anche messo in difficoltà i compagni di partito durante il pranzo al proletario ristorante dell'hotel Regina Margherita. "Queste sono le tavtine più sciape che abbia mai mangiato - ha dichiarato al maitre - e lo spumantino è davvevo smovto. Se lo sapevo mi povtavo un panino da casa. E cos'è questo avvedamento ammosciante? Ma vi vendete conto che i colori pastello sono così plebei, gesù... Mi avevate detto che eva pieno di vip locali e mi pvesentate Luigi Migliovini. Dov'è Lele Mova?". Risalito a bordo della sua Mercedes-Benz classe Clc, Bertinotti ha salutato calorosamente i compagni: "Ah, dimenticavo. Chi è Lucia Vibevto? Sei tu? Bene, da domani stai puve a casa che vi mando io qualcuno a fave il segvetavio, ok? E pev favove non piangeve". Dopodichè ha dato ordine all'autista di sgommare verso Padova, dove lo attendevano a cena i compagni del circolo locale. I comunisti rodigini hanno salutato commossi il loro storico leader intonando l'Internazionale con il pugno alzato.

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