giovedì 7 agosto 2008

Spinello rilancia con Norman Sciaccaluga

Dopo la prima nomina espressa dalla Zarri, Gino Spinello rilancia proponendo il musicista Norman Sciaccaluga (nella foto) come proprio vice se gli elettori polesani confermeranno nella primavera 2009 una maggioranza di centro sinistra a Palazzo Celio. Di origini liguri e diplomato in marimba al conservatorio di Catanzaro, Sciaccaluga è arrivato in Polesine nell'inverno scorso come nuovo batterista di Sergio e i Laser. "Il suo ingresso ha conferito grande energia nel songwriting del nostro prossimo disco che si chiamerà Carbone pulito - spiega Sergio Samiolo, leader della band - un lavoro di chiara impronta progressive che segna una discontinuità rispetto al nostro repertorio passato. Sarà un concept album che descrive un mondo immaginario, in cui la combustione del carbone permette di rispettare i parametri di Kyoto e gli orsetti di peluche amministrano con competenza le autonomie locali. Sono felice che il Pd abbia scelto Norman che, peraltro, è un sincero ammiratore di Walter Veltroni". Ed è proprio Spinello a spendere due parole su una scelta che aumenta l'incertezza rispetto all'esito della prossima battaglia elettorale. "La scommessa su Sciaccaluga è la dimostrazione che anche il Pd è in grado di presentare figure nuove e di spessore - spiega Spinello - va riconosciuto che Federica Zarri ha fatto una mossa azzeccata proponendo Cicciuzzo Sconciaforni come assessore alla Cultura in pectore, ma non basta un nome prestigioso per creare una compagine di governo credibile. Sciaccaluga, invece, è fedele interprete di un modello di buona amministrazione che affonda le radici in una solida tradizione".
Sciaccaluga, visibilmente emozionato, ha ringraziato Spinello e ha annunciato che il suo primo impegno elettorale sarà la partecipazione alla maratona artistica di solidarietà con Antonio Costato, aggredito in piazza Merlin da ignoti. "Non è solo una forma di vicinanza a un collega, quale è il vocalist dei Napalm Death - spiega l'artista - ma anche un segnale di doverosa apertura a sinistra. Dice bene il compagno Spinello: sono interprete di una tradizione amministrative che, fedele allo spirito della Costituzione mira alla collaborazione tra tutte le culture politiche democratiche". Non si è fatto attendere il commento di Cicciuzzo Sconciaforni: "Io sarò brutto e grasso, ma da queste prime dichiarazioni Sciaccaluga mi pare proprio un comunista di merda". A stretto giro è pervenuta una controbattuta di Costato: "Apprezzo lo spirito di Sciaccaluga che comprende la necessità di unirsi alla grande maggioranza del popolo. A quel grassone deforme di Cicciuzzo dico che se una persona ha commesso degli errori ma è disposta a fare la propria autocritica e, al tempo stesso, invita gli altri a criticarla e corregge i suoi errori, si tratta di un buon compagno. Quindi è ancora in tempo per rimangiarsi quello che ha detto, prima che gli ficchi la mia stampella in culo e gliela faccia uscire da quella fogna di Calcutta che si trova al posto della bocca". Fabrizio Rossi, infine, prende le difese di Sconciaforni e dichiara, a sorpresa, di sostenere Federica Zarri e il Pdl proprio per la presenza dell'attore: "Da un'inchiesta fatta nella municipalità di Rovigo risulta che la grande maggioranza degli studenti dei nostri istituti superiori sono figli di proprietari terrieri, di contadini ricchi, di borghesi e di contadini medi agiati; gli studenti provenienti da famiglie di operai o di contadini poveri e medi dello strato inferiore sono meno del 20 per cento. Nel resto del Polesine le percentuali probabilmente sono più o meno le stesse. Questa situazione deve cambiare, ma la cosa richiede tempo. Tra una parte dei nostri studenti universitari, quelli che rappresentano la propensione al nuovo, Cicciuzzo riscuote molto successo e può essere il motore del cambiamento e rendere la giunta Zarri uno strumento per la soluzione delle contraddizioni in seno al popolo".

1 commento:

ERRE ha detto...

Egregio le comunico che si è tenuta una riunione segretissima della fazione "ortodossia" del disciolto PRC. Gli intervenuti, con vari nomi in codice, hanno deciso per un atto rivoluzionario che porterà al governo un nuovo mirabolante esecutivo. Non posso rivelarle il nome del futuro premier ma narrasi che sia un rodigino ben noto sulla pubblica plaza.