Andrà in scena la sera di sabato 23 agosto la maratona artistica di solidarietà ad Antonio Costato, ferito da ignoti in piazza Merlin alla fine di luglio. La data è stata fissata dopo l'annuncio che il cantante dei Napalm Death e teorico del marxismo-leninismo verrà dimesso dal reparto di ortopedia. Davvero tanti gli artisti che hanno voluto dare il proprio contributo alla riuscita dell'iniziativa organizzata nello spazio del mercato annonario sul cui palco si alterneranno musicisti, comici, poeti, molti dei quali si erano già resi disponibili anche per il Fenicacca Aid come Sergio e i Laser (con il debutto live del batterista Norman Sciaccaluga) e il duo comico Mario & Jerry. Tra le novità più interessanti va segnalata la partecipazione del presidente della Dprk, il caro leader Kim Jong Il, che suonerà la chitarra elettrica accompagnato dal Pochonbo Electronic Ensemble (nell'immagine il manifesto). Una presenza mediata da Beppe Osti, promotore con Guido Raule dell'ambizioso progetto Dprkworld. "Avrei chiamato anche le ballerine brasiliane - spiega Osti - ma a una certa età passano l'estate a fare i fanghi a Battaglia Terme nella speranza di poter ballare nel mio prossimo carnevale quaresimale".
Costato si mostra commosso di tanto affetto da parte dei propri compaesani e si interroga sulla generosità con cui i polesani gli si stanno mostrando vicini. "I comunisti devono sempre chiedersi il perché delle cose - riflette - usare il proprio cervello e riflettere profondamente per vedere se corrispondono alla realtà e se sono veramente fondate; in nessun caso devono seguire ciecamente gli altri e incoraggiare il servilismo. Applicando con coerenza questo metodo ho rilevato il sincero affetto che mi sta dimostrando il Polesine". Il vocalist dei Napalm Death si mostra disposto anche a perdonare i suoi aggressori, la cui mano pare sia stata armata dall'oscuro lobbista della poltrona Orlando Lupani. "Abbiamo sempre svolto una grande mole di lavoro ideologico e politico nei riguardi di quei compagni che hanno commesso errori di linea; anche le masse rivoluzionarie li stanno criticando ed educando, come dimostra la larga adesione alla grande maratona artistica. Alcuni compagni hanno già corretto i propri errori e altri li stanno correggendo: ciò deve essere accolto con favore. A quelli che non intendono correggere i loro errori dobbiamo gridare in faccia: fermatevi, siete sull'orlo del precipizio! Se continuano a tenersi abbarbicati alla linea reazionaria borghese e a fare il doppio gioco davanti alle masse, sono destinati a far causa comune con quelli che avendo posizioni di potere hanno imboccato la via del capitalismo".
Renzo Marangon, che sarà presente con il proprio repertorio di barzellette, prova a sdrammatizzare e a ricordare con una battuta che la manifestazione di sabato 23 sarà una grande festa per tutti. "Visto che sarà pieno di comunisti, inizierò raccontando una barzelletta su Cappuccetto Rosso polesano che incontra il lupo cattivo nel bosco tutto sudato e con gli occhi fuori dalle orbite. La bimba dice al canide: Lupo, che oci grandi ca te ga! e lui: Prova ti a cagar to nona!". Immediata la replica di Aldo Guarnieri: "Nemmeno un bisonte imbottito di anfetamine avrebbe fatto peggio. Io ne conosco di molto più belle su nonne e nipotine. La vecchia dice alla piccola: Cosa ti ha portato in regalo Babbo Natale?. E la bimba: Un cazzo. Così l'anziana: Vuoi fare cambio con le mie babbucce?".
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