In questa campagna elettorale si parla troppo poco di campagna. A dircelo è lo stimato signor Roberto Berto, giovine agricoltore di Santa Giulia, vicino all'area moderata del partito neonazista polesano, sensibile ai problemi del nostro territorio e con le idee chiare. Non potevamo non parlare con lui di questa campagna elettorale agli sgoccioli.
Caro Roberto, come va?
Bene (sputa).
Com'è la vita a Santa Giulia?
(Sputa) Ho tutto quello che mi serve. Che cazzo di domanda è? (Sputa)
Era per scaldarsi, quindi possiamo passare alle cose serie. Tu dici che quello che manca in questa provincia è un vero programma di sviluppo. Esponici le tue idee.
Allora... (Sputa) Io penso che serva uno sviluppo vero, non è possibile che siamo ancora fermi a cinquanta anni fa. Io sono vicino alle istanze di chi produce, senza troppi grilli per la testa. Esempio: l'agricoltura. Abbiamo ettari di campi ogni anno che non vengono coltivati. Sono i tipici sprechi dell'Italia ladrona. (Sputa)
Ma saranno campi a maggese, no? Vogliamo abolire la rotazione triennale?
Chiaramente. E' improduttiva. I campi vanno sfruttati finchè ci sono e poi ci si penserà. Io non capisco questo modello di sviluppo che si vorrebbe imporre, per cui bisogna consumare con parsimonia. Non siamo le suore orsoline, siamo imprenditori, dio can. (sputa) Bisogna produrre, produrre e produrre. Se pensi al domani ti si fotte il cervello, hai capito?
Lei ha tutta la mia stima, ora mi dica: quali sono i suoi piani per il rilancio del Delta?
Nel Delta c'è troppa acqua. (Sputa) A cosa servono sette bracci di fiume. A Ferrara ne hanno uno e vanno benissimo così. Noi invece siamo imprigionati tra mille fiumi, col risultato che non possiamo programmare nulla per il nostro sviluppo. Bisogna tombinare i corsi minori. Non è possibile, non è possibile andare avanti così! (Sputa)
Ha mai pensato di buttarsi in politica?
Sì. (Sputa)
1 commento:
Viva Berto, viva l'agricultura!
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