Imperdibili anche questa settimana le visioni del lungimirante Leonida Gusmaroli, che come meteorologo sarà pure discutibile, ma come veggente resta secondo solo a sua sorella, la bolognese Wanda tanto nota alle forze dell'ordine di Rovigo.
Energia pulita?
Grazie ai prodigi della genetica verrà creato in un laboratorio dell'Itis di Rovigo un criceto gigante e iperattivo. Il simpatico ogm verrà immediatamente messo sul mercato, senza successo. Almeno finchè l'Enel non deciderà di abbandonare il carbone per riconvertire la centrale a criceti giganti: otto bestioline saranno usate per fare girare gigantesche ruote da criceto collegate a delle grosse turbine. Ma gli ambientalisti si incazzeranno comunque: sia perchè i criceti giganti sono frutto di manipolazione genetica, sia perchè Enel non intende chiarire come smaltirà le pallette di cacca da 80 chili prodotte in grandi quantità dai roditori.
Vianello Monello
A corto di idee, l'impostore che si spaccia per Vianello Monello inizierà a copiare da questo blog. Sarà l'inizio della fine. Verrà trovato morto pochi mesi dopo, imbottito di alcol e barbiturici. Il Corriere del Veneto prenderà la cosa con filosofia e affiderà la compilazione della rubrica "Good Morning Rovigo" a un'equipe di ragazzini vietnamiti, risparmiando così sui compensi.
Ancora bulli su Youtube
Grave imbarazzo a Palazzo Nodari, dopo la diffusione di un filmato, pubblicato su Youtube, in cui Aniello Piscopo e Saverio Girotto si sfidano a una gara in motorino per le tortuose vie del centro cittadino, infrangendo divieti d'accesso e scorrazzando sulle piste ciclabili. "Inqualificabili comportamenti da bulletti, ancor più riprovevoli alla loro età", criticherà il sindaco, che punirà i due ragazzacci sequestrandogli motorini e paghetta per una settimana.
domenica 31 agosto 2008
sabato 30 agosto 2008
Merchiori torna al potere
Fausto Merchiori è nuovamente sindaco di Rovigo. Il commando di atleti organizzato da Beppe Osti è infatti riuscito a scalzare l'africana Edith Sankara dalla guida della città, prima donna al timone di Palazzo Nodari grazie a un abile colpo di mano ordito dall'assessore all'Immigrazione, Giovanna Pineda. L'irruzione è avvenuta alle prime ore dell'alba di ieri quando la squadra di pattinatori ninja guidata dalla campionessa del mondo Marika Zanforlin ha circondato il municipio. Dopodiché è bastato che il campione di pugilato Antonio Brancalion (nella foto con Merchiori e Osti mentre riceve un riconoscimento per l'azione militare), bussasse vigorosamente alla porta dell'ufficio del sindaco annunciando che i giocatori del Rugby Rovigo, dalla prima squadra fino ai bimbi della Monti, avrebbero intonato una Chiarastella fuori stagione seguita dall'esecuzione a cappella di tutto il repertorio di Little Tony dal 1957 ai giorni nostri da parte delle prime squadre di calcio e baseball. La minaccia è stata più che sufficiente per far sloggiare la signora Sankara che ha preso un biglietto di sola andata per Verrua Savoia, dove ha chiesto asilo all'Istituto Mater Boni Consilii affermando di preferire l'integrismo cattolico alle mollezze moderniste e alle canzoni intonate dai campioni dello sport.
Gongola per il risultato Beppe Osti che ha avuto l'onore di rimettere la fascia tricolore a Merchiori: "Come diceva Ugo Ojetti, vedi di non chiamare intelligenti solo quelli che la pensano come te". Filosofica la risposta di Merchiori: "S'è vero che in ogni amico v'è un nemico che sonnecchia, non potrebbe darsi che in ogni nemico vi sia un amico che aspetta l'ora sua? Caro Beppe, ti sono riconoscente ma preferisco tenermi l'amica Giovanna in Giunta che, in cambio del mio miele millefiori, mi scarica da e-mule i cd di Johnny Dorelli e mi remixa L'immensità, la mia canzone favorita". Immediato l'intervento del B.V. Paolino che ha scritto un salmo per condannare il miele di Merchiori: "Dio tramite suo Figlio non ci ha detto: Siete il miele del mondo, ma ci ha detto: Voi siete il sale del mondo. Il sale sulla ferita brucia, ma impedisce la putrefazione". Piccata la replica di Osti: "Pensavo di avere il monopolio delle citazioni incomprensibili. Se continua così potrei decidere di edificare nuovi mausolei con le spoglie degli ex sindaci ancora viventi".
Gongola per il risultato Beppe Osti che ha avuto l'onore di rimettere la fascia tricolore a Merchiori: "Come diceva Ugo Ojetti, vedi di non chiamare intelligenti solo quelli che la pensano come te". Filosofica la risposta di Merchiori: "S'è vero che in ogni amico v'è un nemico che sonnecchia, non potrebbe darsi che in ogni nemico vi sia un amico che aspetta l'ora sua? Caro Beppe, ti sono riconoscente ma preferisco tenermi l'amica Giovanna in Giunta che, in cambio del mio miele millefiori, mi scarica da e-mule i cd di Johnny Dorelli e mi remixa L'immensità, la mia canzone favorita". Immediato l'intervento del B.V. Paolino che ha scritto un salmo per condannare il miele di Merchiori: "Dio tramite suo Figlio non ci ha detto: Siete il miele del mondo, ma ci ha detto: Voi siete il sale del mondo. Il sale sulla ferita brucia, ma impedisce la putrefazione". Piccata la replica di Osti: "Pensavo di avere il monopolio delle citazioni incomprensibili. Se continua così potrei decidere di edificare nuovi mausolei con le spoglie degli ex sindaci ancora viventi".
venerdì 29 agosto 2008
Contro l'alieno arriva Mister Bulge
"Non attenderemo ancora a lungo! E' ora di scacciare il malvagio alieno dal nostro territorio comunale!" Approfittando del caos politico di questi giorni, Cicciuzzo Sconciaforni si è messo alla testa del movimento anti alieno rodigino, con l'obiettivo di mandare via da Buso, dove staziona ormai da giorni, l'alieno Hrrfulla'nghhtopeprp, giunto sul nostro pianeta per conquistarlo con miliardi di truppe a bordo delle potenti astronavi del pianeta Jippp. Per affrontare il puzzolente extraterrestre dalle fattezze di Alf, scende in campo un nuovo supereroe, presentatosi come Mister Bulge, l'uomo dal pacco letale (nella foto). "I miei boccoli rosa non mancheranno di conquistare l'anima di quel malvagio Hrfl... Hrfatl... Hrfufufu... come cazzo si pronuncia - commenta Mister Bulge, prima di spiccare il volo - E se non riuscirò a convincerlo con le buone lo infesterò con le mie ascelle all'yprite, davvero letali da quando ho preso l'abitudine di indossare un costume di rayon". Il supereroe in rosa è dunque partito alla volta di Buso, giungendo nella piazza in cui si è asserragliato Hrrfulla'nghhtopeprp (con l'accento sulla seconda acca). Ha bussato alla porta e, dopo qualche secondo, si è visto aprire da un coso simile ad Alf, ma con due corna da stambecco al posto delle orecchie e trasudante una melma viscosa di un colore mai visto sul pianeta Terra. "Scusa, mi hai interrotto mentre mi stavo riproducendo per partenogenesi", ha commentato laconico l'alieno, prima di sfrittellare Mister Bulge con una enorme racchetta da tennis. Portato in ospedale su tre ambulanze diverse, il supereroe ha ammesso la sconfitta con una dichiarazione rilasciata in codice morse, picchiettando con l'unica falange rimasta sottocutanea contro il proprio cranio. "Il tempo di rimettermi in forma e tornerò alla carica", avrebbe dichiarato, prima di essere affidato direttamente al necroforo per il make up post mortem. "Non mi arrendo certo per così poco - dice Cicciuzzo Sconciaforni - Ho schiere e schiere di supereroi molto più forti di Mister Bulge, pronti a intervenire contro il perfido e.t. dal nome impronunciabile. Del resto, Rovigo è nel caos e le istituzioni non combinano una sega, dunque tocca a me risolvere la questione. E' un dovere morale!"
Il B.V. Paolino sposa Claudia Koll
A sorpresa il B.V. Paolino abbraccia la religione anglicana per giustificare il proprio matrimonio con Claudia Koll, sposata ieri sera in gran segreto nel Tempio della Rotonda. "Abbandono la chiesa cattolica ma resto su posizioni reazionarie - spiega, tranquillizzando i seguaci - il celibato sacerdotale non mi pare una gran cosa, soprattutto dopo che ho trovato la disponibilità della bella Claudia ad accompagnarmi nel percorso di fede". Le nozze sono state celebrate da don Daniele Peretto (nella foto) che, fedele interprete delle posizioni filosovietiche del vescovo Lucio Soravito De Franceschi, ha officiato volentieri la cerimonia per far precipitare nell'eresia il B.V. Paolino. "Non ho intenzioni scismatiche, sebbene non voglia scivolare nelle tentazioni dell'ecumenismo - ha precisato il B.V. - cercherò una mediazione nell'anglo-cattolicesimo di John Henry Newman cercando una mediazione sul dogma dell'Immacolata Concezione e stringendo un accordo sull'esclusione dei gay fa tutti i consessi religiosi e civili". Il B.V. Paolino, che ha assunto ora il nome di arcivescovo Terence Trent D'Arby ("I veri anglicani hanno tutti un doppio cognome" ha chiosato), ha già scritto all'arcivescovo di Canterbury, Rowan Douglas Williams, per chiedere che Rovigo venga aggregata alla provincia ecclesiastica di York. "Apprezzo il fervore religioso del B.V. Paolino - ha detto il primate della Chiesa d'Inghilterra - ma prima dovrà essere ordinato vescovo secondo la procedura prevista dai 39 articoli che costituiscono la base liturgica del nostro culto".
giovedì 28 agosto 2008
Il duello
Migliorano le condizioni di Mario Borgatti rimasto gravemente ferito da un fulmine durante la recente Maratona di solidarietà contro il racket delle poltrone. Il coordinatore provinciale di Forza Italia è stato trasferito dal centro ustionati del Sant'Anna di Ferrara al reparto di geriatria del Santa Maria della Misericordia di Rovigo, dove ha subito ripreso a interessarsi delle cronache locali.
Al suo capezzale, vestito da Candy Candy, compagno di tante battaglie Giovanni Papuzzi. "Leggendo i quotidiani sono rimasto colpito dalla notizia del combattimento ninja a Rosolina Mare - dice Borgatti - proprio perché mi ricorda un episodio di gioventù vissuto proprio con l'amico Giovanni. Correva l'anno 1865 ed entrambi eravamo accomunati dall'amore per la lirica ma divisi sulle opzioni artistiche e politiche. Io ero appassionato delle opere di Richard Wagner e sostenitore della casata degli Asburgo. "Ed eri anche un discreto baritono - scherza Papuzzi, inserendosi - io invece ero convinto assertore dell'annessione del Triveneto al Regno d'Italia e come tenore dilettante amavo cantare le arie di Giuseppe Verdi". Così, spinti da furore giovanile, i due amici iniziarono ad avere discussioni sempre più accese. "Un giorno dissi a Mario che i continui richiami alla mitologia germanica presenti nelle opere wagneriane erano antitetiche allo spirito della nostra antica nazione che si stava ricostituendo in un giovane Stato". Borgatti continua a dipanare il filo del racconto: "Io gli risposi sprezzante che queste erano dispute da vil donnetta e che aveva ragione Nietzsche quando diceva che quelle di Verdi non erano vere opere, ma arie isolate di dubbio valore cucite tra loro. Poi iniziarono a volare male parole riferite ai rispettivi parenti fino al ventinovesimo grado". La scintilla scaturì quando Papuzzi tirò in ballo l'adorata zia Dorina, parente marchigiana acquisita di Borgatti e sua insegnante di musica e pioniera della patafisica. "Fu allora che capimmo che solo un duello avrebbe potuto dirimere le nostre contraddizioni. Ci trovammo l'alba della mattina dopo dove oggi c'è il Parco Langer. A fare da arbitro chiamammo un ragazzotto promettente, l'allora diciannovenne Valentino Lodo, e scegliemmo come arma la sciabola".
Il combattimento fu estremamente duro. Dopo ripetuti scambi, Papuzzi cadde a terra ferito. "Pur vincitore, capii che la violenza non era il metodo giusto per venire a capo della contraddizioni - spiega Borgatti - così portai subito l'amico all'ospedale civile e lo assistetti finché non si riprese completamente". Papuzzi conclude: "Quell'episodio, pur doloroso, cementò la nostra fraterna amicizia e, proprio per questo, ora sono al suo capezzale per contraccambiare quel suo comportamento così nobile".
Al suo capezzale, vestito da Candy Candy, compagno di tante battaglie Giovanni Papuzzi. "Leggendo i quotidiani sono rimasto colpito dalla notizia del combattimento ninja a Rosolina Mare - dice Borgatti - proprio perché mi ricorda un episodio di gioventù vissuto proprio con l'amico Giovanni. Correva l'anno 1865 ed entrambi eravamo accomunati dall'amore per la lirica ma divisi sulle opzioni artistiche e politiche. Io ero appassionato delle opere di Richard Wagner e sostenitore della casata degli Asburgo. "Ed eri anche un discreto baritono - scherza Papuzzi, inserendosi - io invece ero convinto assertore dell'annessione del Triveneto al Regno d'Italia e come tenore dilettante amavo cantare le arie di Giuseppe Verdi". Così, spinti da furore giovanile, i due amici iniziarono ad avere discussioni sempre più accese. "Un giorno dissi a Mario che i continui richiami alla mitologia germanica presenti nelle opere wagneriane erano antitetiche allo spirito della nostra antica nazione che si stava ricostituendo in un giovane Stato". Borgatti continua a dipanare il filo del racconto: "Io gli risposi sprezzante che queste erano dispute da vil donnetta e che aveva ragione Nietzsche quando diceva che quelle di Verdi non erano vere opere, ma arie isolate di dubbio valore cucite tra loro. Poi iniziarono a volare male parole riferite ai rispettivi parenti fino al ventinovesimo grado". La scintilla scaturì quando Papuzzi tirò in ballo l'adorata zia Dorina, parente marchigiana acquisita di Borgatti e sua insegnante di musica e pioniera della patafisica. "Fu allora che capimmo che solo un duello avrebbe potuto dirimere le nostre contraddizioni. Ci trovammo l'alba della mattina dopo dove oggi c'è il Parco Langer. A fare da arbitro chiamammo un ragazzotto promettente, l'allora diciannovenne Valentino Lodo, e scegliemmo come arma la sciabola".
Il combattimento fu estremamente duro. Dopo ripetuti scambi, Papuzzi cadde a terra ferito. "Pur vincitore, capii che la violenza non era il metodo giusto per venire a capo della contraddizioni - spiega Borgatti - così portai subito l'amico all'ospedale civile e lo assistetti finché non si riprese completamente". Papuzzi conclude: "Quell'episodio, pur doloroso, cementò la nostra fraterna amicizia e, proprio per questo, ora sono al suo capezzale per contraccambiare quel suo comportamento così nobile".
Nell'immagine un'antica stampa che commemora il duello, conservata alla Pinacoteca dei Concordi.
L'impegno di Gasparetto per le pari opportunità
Terenzio Gasparetto, l'indipendente in corsa per Palazzo Celio, presenta il primo membro della sua squadra, che in caso di vittoria avrà l'assessorato alle Pari Opportunità. E non poteva che essere Mario Colaiuta, metaniere di Massa Fiscaglia e inventore della dentiera antistupro (nella foto), un vero successo nelle città universitarie, dove le ragazze hanno cominciato a indossare la pratica protesi per difendersi da malfattori arrapati di ogni sorta. Di uso semplice e intuitivo, è l'ideale anche per le donne sposate, che possono così mettere un freno alle intemperanze dei mariti e magari costringerli a lavare i piatti, anzichè spostare il proprio culo direttamente dal desco al divano. "Grazie ai proventi ricavati da questa invenzione posso sostenere a tempo pieno l'impegno da assessore. Ne regalerò una ad ogni donna che farà parte della nostra giunta, cosicchè possa difendersi letteralmente con i denti dalle prepotenze dei politici uomini".
Golpe a Palazzo Nodari!
La burkinabé Edith Sankara è il nuovo sindaco di Rovigo dopo che un golpe alle prime luci di stamane ha deposto Fausto Merchiori. Il colpo di mano non è stato ordito dall'opposizione ma dall'assessore all'Immigrazione, Giovanna Pineda, che ha guidato un commando di paramilitari formati dalle note formazioni eversive panafricane Acsa e Arcisolidarietà. "Ho sempre sognato un sindaco negro e donna - spiega Pineda - purtroppo Edith non è omosessuale ma, non appena troveremo una straniera lesbica la sostituiremo alla guida di Palazzo Nodari". Merchiori (nella foto mentre, circondato dai golpisti, sovrintende le procedure d'insediamento del sindaco Sankara) si è detto dispiaciuto per le modalità di avvicendamento. "Fossi stato avvertito per tempo mi sarei procurato un abito coloniale e una spingarda caricata a sale per difendere il municipio - racconta - mi hanno sorpreso mentre ero concentrato sullo studio di un'ottima ricetta per la preparazione della medivnik, una torta di miele con spezie della tradizione russa. Da quando mi dedico all'apicoltura ho scoperto che stare tra i fornelli è molto rilassante". L'ex sindaco ha, inoltre, colto l'occasione per un annuncio a sorpresa: "Sebbene la deposizione mi lascerà molto tempo libero, posso dire con certezza che non parteciperò alla prossima 500 miglia di Indianapolis". Solidarietà inattesa a Merchiori è giunta da Beppe Osti che si è dichiarato ben disponibile a dar manforte a progetti per rimettere in sella l'esponente del Pd. "Visto che il Pdl non mi caga devo trovare modo di riaccasarmi con il centrosinistra - dice il leader del Movimento popolare veneto - sono intenzionato a organizzare una pattuglia di atleti che, sfruttando le loro superiori doti fisiche, riescano a ristabilire l'ordine a Palazzo Nodari. Non infastidirò per questa bazzecola il Caro Leader Kim Jong Il che, con la potente armata democratica e popolare della Corea, mi ha già aiutato a beccare quella caccola col pelo di Celio Rodigino, sebbene senza fortuna. Come il Leopardi sono convinto che anche all'ultimo istante della nostra vita ognuno di noi può cambiare il proprio destino".
mercoledì 27 agosto 2008
Muore sul lavoro: licenziato
Nessuna pietà per i fannulloni. L'effetto Brunetta colpisce anche il Polesine. Ieri l'Ulss 18 ha confermato il licenziamento di Casimiro Marchetto, 32 anni, Oss all'ospedale Santa Maria della Misericordia. Marchetto è stato scoperto privo di vita durante il suo turno di pulizia dei sederi. Secondo la ricostruzione dell'Ufficio Personale, avrebbe timbrato il cartellino e quindi, senza comunicare nulla ai colleghi, avrebbe avuto un arresto cardiocircolatorio nel corridoio del reparto, senza nemmeno stimbrare. "Nelle due ore in cui è rimasto morto in mezzo al corridoio, prima di essere scoperto - spiega il direttore generale Adriano Marcolongo - Casimiro Marchetto ha mancato ai suoi doveri di assistenza nei confronti dei pazienti, assentandosi ingiustificatamente dal lavoro senza fornire alcuna giustificazione e nuocendo così all'immagine di efficienza del nostro servizio. Tanto che stiamo valutando se chiedere i danni morali". Di certo per Marchetto è scattato l'immediato licenziamento per avere mancato ai propri doveri. "Una scelta molto dura, ma che servirà da esempio. Chi volesse anche solo pensare di fare il fannullone nelle nostre strutture adesso sa cosa rischia. I dipendenti sono sotto la lente. Prendano esempio dall'operosità dei dirigenti".
Nella foto, un momento del funerale di Casimiro Marchetto
La sinistra volta pagina
"Sudo, ma Lodo". E' questo l'azzeccato slogan con cui la sinistra si prepara a correre in autonomia per le elezioni provinciali 2009 a supporto, appunto, di Valentino Lodo (nella foto). Il segretario provinciale del Giovani comunisti godrà del sostegno convinto di Rifondazione Comunista, Pdci, Idv, Verdi sole che ride, Prodotti della moneta che ride, Amici di Beppe Grillo, Ex amici di Beppe Osti, Cugini di Beppe D'Alba, Lettori di Beppe Giulietti, Tifosi di Beppe Signori, Upc-Ml. "C'è uno studio approfondito dietro questo slogan - spiega il neoricco Elfgaard Trombin, pubblicitario portovirese assoldato un po' da chiunque - la parola sudo da l'idea della fatica di ricostruire la sinistra anche in Polesine. Poi l'avversativa che offre un cambio di piano non solo semantico, il successo nella ricerca di una nuova situazione: ed ecco Valentino Lodo!". Subito dopo Trombin non ha retto all'emozione ed è scoppiato in lacrime, correndo via verso destinazione ignota.
"So - dice Lodo - che qualcuno sosterrà che, dopo che siamo riusciti a ridurre la presenza comunista a prefissi da numero telefonico, a cancellare la sinistra dal Parlamento, a trasformare Rifondazione in un partito con ben 27 tesserati in tutta la Provincia, avremmo dovuto farci da parte per dare spazio a un nuovo corso. Letture disfattiste! Sarà pure vero che la Lega Nord ha il voto degli operai, ma il 90 per cento dei calzolai polesani ci sostiene con convinzione, secondo tutti i sondaggi. Se li tenga la Lega Nord gli operai! Purtroppo tra Melara e Scardovari non vivono più arrotini e ombrellai, altre categorie che paiono condividere massicciamente le nostre prospettive". Fa eco Lucia Riberto: "Tutti risultati che dimostrano quanto abbiamo fatto bene ad annientare la federazione giovanile una decina d'anni fa. Ora non ci sono più rompiballe, ma pochi compagni fidati con un'età media di 78 anni che mica aprono indiscriminatamente le porte del partito a chicchessia. Sono convinta che la scelta di non celebrare il congresso provinciale sia stata azzeccata e ha rafforzato la credibilità del partito". Conclude Guglielmo Brusco: "La nostra è comunque una linea innovativa. Invece che interrogarci sul perché non abbiamo più abbastanza iscritti nemmeno per organizzare una partita di calcetto, puntiamo a chiedere all'operaia Emanuela Munerato perché applica la linea antioperaia del suo partito. Presto chiederemo conto anche a Luca Bellotti della sua calvizie e a Renzo Marangon del perché le sue barzellette non facciano ridere". Infine un messaggio per Adriano Marcolongo. "Al direttore generale voglio dire una cosa ben chiara: lo attacco in continuazione per attrarre la sua attenzione. Adriano, ti amo! Perché non ti accorgi dei miei sentimenti?".
"So - dice Lodo - che qualcuno sosterrà che, dopo che siamo riusciti a ridurre la presenza comunista a prefissi da numero telefonico, a cancellare la sinistra dal Parlamento, a trasformare Rifondazione in un partito con ben 27 tesserati in tutta la Provincia, avremmo dovuto farci da parte per dare spazio a un nuovo corso. Letture disfattiste! Sarà pure vero che la Lega Nord ha il voto degli operai, ma il 90 per cento dei calzolai polesani ci sostiene con convinzione, secondo tutti i sondaggi. Se li tenga la Lega Nord gli operai! Purtroppo tra Melara e Scardovari non vivono più arrotini e ombrellai, altre categorie che paiono condividere massicciamente le nostre prospettive". Fa eco Lucia Riberto: "Tutti risultati che dimostrano quanto abbiamo fatto bene ad annientare la federazione giovanile una decina d'anni fa. Ora non ci sono più rompiballe, ma pochi compagni fidati con un'età media di 78 anni che mica aprono indiscriminatamente le porte del partito a chicchessia. Sono convinta che la scelta di non celebrare il congresso provinciale sia stata azzeccata e ha rafforzato la credibilità del partito". Conclude Guglielmo Brusco: "La nostra è comunque una linea innovativa. Invece che interrogarci sul perché non abbiamo più abbastanza iscritti nemmeno per organizzare una partita di calcetto, puntiamo a chiedere all'operaia Emanuela Munerato perché applica la linea antioperaia del suo partito. Presto chiederemo conto anche a Luca Bellotti della sua calvizie e a Renzo Marangon del perché le sue barzellette non facciano ridere". Infine un messaggio per Adriano Marcolongo. "Al direttore generale voglio dire una cosa ben chiara: lo attacco in continuazione per attrarre la sua attenzione. Adriano, ti amo! Perché non ti accorgi dei miei sentimenti?".
Savoia in trappola
Continuano le difficoltà per Ugo Savoia e il suo equipaggio. Il direttore del Corriere del Veneto riferisce delle nuove disavventure che lo hanno visto protagonista, attraverso questa nuova pagina di diario recapitata alla redazione padovana da un messaggero di etnia farsi giunto a cavallo da una località imprecisata.
"Lo sciabordio delle onde in mare aperto ci stava riconciliando con noi stessi dopo la pesante sconfitta inflittaci dai filibustieri del Coniglio Napoleon. Anzi, dopo tutto, soccombere nella pugna ci ha caricato di volontà di rivalsa nei confronti dei nostri nemici e reso incrollabile la volontà di concludere con successo la nostra missione di salvare Celio Rodigino. Secondo i calcoli di Gianluca entro una decina di giorni potremo nuovamente abbordare il brigantino di Adino Rossi e, grazie ad alcuni piccoli ordigni nucleari ordinati su Ebay, riuscire a rendergli la pariglia. Insomma, eravamo tutti certi che presto la fortuna ci avrebbe arriso. Mentre sono assorto in questi pensieri, la radio di bordo emette un rumore improvviso che mi ridesta. Josè, felice come un garzoncello scherzoso, mi viene incontro a grandi balzi. "Direttore - dice - dai segnali in onde corte abbiamo intercettato la posizione dell'imbarcazione di Celio Rodigino!". Un brivido mi scuote immantinente: "Dove sono, dove sono?". Josè risponde sicuro: "Un paio d'ore di navigazione, in un isolotto non distante dalle Seychelles". Iniziamo a solcare il mare a tutto vapore, fendendone temerari le increspature. Arriviamo presto a destinazione. "Ciurma - grido - indossiamo le alte uniformi. In questo modo incuteremo timore negli indigeni ed eviteremo il rischio di un nuovo bula bula". Sulla nave rimangono Kwame, incaricato di preparare una cena con i fiocchi per il ritrovamento di Celio Rodigino, e Lubomir incaricato di assistere Vianello Monello legato per sicurezza a un letto di contenzione. Il medico Esculapio Fricchione scende con noi marinai: non si sa mai.
Con nostra somma sorpresa siamo accolti da grossi soldati neri posti in file ordinate. Noi passiamo in mezzo e io sono convinto che tra uomini disciplinati sapremo intenderci. "Voglio parlare con il vostro comandante", dico con voce stentorea. Non ho ancora finito la frase ed ecco comparire, con mia infinita sorpresa, Pak Song Ja. "Vi dichiaro prigionieri - dice l'ufficiale nordcoreana - resterete su quest'isola fino a che non avremo portato a termine la missione di sostegno al Coniglio Napoleon. Non preoccupatevi, starete bene. Il programma quotidiano prevede otto ore di sonno, otto ore di studio della grande idea Juche, otto ore di svaghi a vostra scelta con la disponibilità di un maestro di taekwondo". Mi sento mancare la terra sotto i piedi: eravamo caduti in un tranello!".
"Lo sciabordio delle onde in mare aperto ci stava riconciliando con noi stessi dopo la pesante sconfitta inflittaci dai filibustieri del Coniglio Napoleon. Anzi, dopo tutto, soccombere nella pugna ci ha caricato di volontà di rivalsa nei confronti dei nostri nemici e reso incrollabile la volontà di concludere con successo la nostra missione di salvare Celio Rodigino. Secondo i calcoli di Gianluca entro una decina di giorni potremo nuovamente abbordare il brigantino di Adino Rossi e, grazie ad alcuni piccoli ordigni nucleari ordinati su Ebay, riuscire a rendergli la pariglia. Insomma, eravamo tutti certi che presto la fortuna ci avrebbe arriso. Mentre sono assorto in questi pensieri, la radio di bordo emette un rumore improvviso che mi ridesta. Josè, felice come un garzoncello scherzoso, mi viene incontro a grandi balzi. "Direttore - dice - dai segnali in onde corte abbiamo intercettato la posizione dell'imbarcazione di Celio Rodigino!". Un brivido mi scuote immantinente: "Dove sono, dove sono?". Josè risponde sicuro: "Un paio d'ore di navigazione, in un isolotto non distante dalle Seychelles". Iniziamo a solcare il mare a tutto vapore, fendendone temerari le increspature. Arriviamo presto a destinazione. "Ciurma - grido - indossiamo le alte uniformi. In questo modo incuteremo timore negli indigeni ed eviteremo il rischio di un nuovo bula bula". Sulla nave rimangono Kwame, incaricato di preparare una cena con i fiocchi per il ritrovamento di Celio Rodigino, e Lubomir incaricato di assistere Vianello Monello legato per sicurezza a un letto di contenzione. Il medico Esculapio Fricchione scende con noi marinai: non si sa mai.
Con nostra somma sorpresa siamo accolti da grossi soldati neri posti in file ordinate. Noi passiamo in mezzo e io sono convinto che tra uomini disciplinati sapremo intenderci. "Voglio parlare con il vostro comandante", dico con voce stentorea. Non ho ancora finito la frase ed ecco comparire, con mia infinita sorpresa, Pak Song Ja. "Vi dichiaro prigionieri - dice l'ufficiale nordcoreana - resterete su quest'isola fino a che non avremo portato a termine la missione di sostegno al Coniglio Napoleon. Non preoccupatevi, starete bene. Il programma quotidiano prevede otto ore di sonno, otto ore di studio della grande idea Juche, otto ore di svaghi a vostra scelta con la disponibilità di un maestro di taekwondo". Mi sento mancare la terra sotto i piedi: eravamo caduti in un tranello!".
Nella foto: Ugo Savoia in alta uniforme affiancato da Gianluca Salvagno. Alle spalle il medico Esculapio Fricchione. Più indietro Adolf Hubertpircherfottemberger, collaboratore altoatesino.
martedì 26 agosto 2008
Invasione!
Una ultim'ora davvero sconvolgente. Gli alieni sono tra noi! Nemmeno Appunti avrebbe saputo prevederlo! Stamattina i cittadini di Buso hanno lasciato il paese atterriti dall'arrivo, a bordo di una navetta spaziale coloratissima e puzzolentissima, di un essere proveniente dalle profondità della galassia. Sceso nella piazza gremita di curiosi, l'essere ha subito chiarito chi fosse e quali fossero le sue intenzioni: "Mi chiamo Hrrfulla'nghhtopeprp con l'accento sulla seconda acca - ha dichiarato, con voce squillante - Ho assunto l'aspetto rassicurante di Alf per disorientarvi, ma in realtà sono sceso su questa palla di merda per costruire un avamposto da cui partire per la conquista del vostro pianetuncolo. Nel giro di poco tempo mi raggiungeranno le corazzate da guerra del pianeta Jippp, con dodici miliardi di soldati armati di tutto punto. Vi conviene sloggiare prima di essere sterminati". Dopodichè Hrrfulla'nghhtopeprp ha premuto un pulsante della sua cintura e la navicella si è trasformata in una sorta di enorme guscio metallico irto di spine e lucette colorate, espandendosi fino a occupare l'intera piazza. Dalla cima della base aliena si è quindi levata una gigantesca antenna di venticinque metri, che ha iniziato a mandare dei bip verso l'etere per chiamare sul posto le suddette truppe aliene. Poi l'invasore si è recato nel vicino minimarket per comprare due etti di mortadella e del latte. "E' stato gentile - dichiara la proprietaria del negozio - benchè puzzasse come un cadavere sfatto con l'alito da avvinazzato. Gliel'ho fatto notare e non se l'è presa, anzi, mi ha chiesto consiglio per un deodorante e gli ho consigliato della varechina".
Immediate le reazioni delle istituzioni. Mentre una pattuglia di vigili di quartiere è stata inviata a presidiare il posto per tre ore, il sindaco di Rovigo ha incontrato i vertici della Prefettura e le forze dell'ordine. "La situazione è davvero gravissima - dichiara la donna delle pulizie della Prefettura nel tardo pomeriggio - Si è deciso di riconvocare un vertice d'emergenza per il 18 settembre. Forse lì decideranno cosa fare". Sdegno e sconcerto nell'opposizione: "Questo è il frutto delle politiche sull'immigrazione dell'assessore Pineda - attacca Rinaldo Salvan, esponente di un qualche partito - E non si dica che non l'avevamo detto: hanno mandato il chiaro messaggio che a Rovigo chiunque può venire a fare i comodi suoi ed ecco com'è andata a finire!" Secca la replica del sindaco, Fausto Merchiori: "E' un mese e mezzo che rimando le ferie: prima c'era Beppe Osti, poi la successione a Beppe Osti, poi le bombe nei cantieri, poi questo, poi quello... questa premessa è indispensabile per farvi capire che ciò che dichiaro ora è dettato dallo stress e dalla frustrazione. Caro Salvan, ti dico solo questo: (abbiamo scelto di censurare questa parte della dichiarazione del sindaco per rispetto verso tredici religioni)".
Immediate le reazioni delle istituzioni. Mentre una pattuglia di vigili di quartiere è stata inviata a presidiare il posto per tre ore, il sindaco di Rovigo ha incontrato i vertici della Prefettura e le forze dell'ordine. "La situazione è davvero gravissima - dichiara la donna delle pulizie della Prefettura nel tardo pomeriggio - Si è deciso di riconvocare un vertice d'emergenza per il 18 settembre. Forse lì decideranno cosa fare". Sdegno e sconcerto nell'opposizione: "Questo è il frutto delle politiche sull'immigrazione dell'assessore Pineda - attacca Rinaldo Salvan, esponente di un qualche partito - E non si dica che non l'avevamo detto: hanno mandato il chiaro messaggio che a Rovigo chiunque può venire a fare i comodi suoi ed ecco com'è andata a finire!" Secca la replica del sindaco, Fausto Merchiori: "E' un mese e mezzo che rimando le ferie: prima c'era Beppe Osti, poi la successione a Beppe Osti, poi le bombe nei cantieri, poi questo, poi quello... questa premessa è indispensabile per farvi capire che ciò che dichiaro ora è dettato dallo stress e dalla frustrazione. Caro Salvan, ti dico solo questo: (abbiamo scelto di censurare questa parte della dichiarazione del sindaco per rispetto verso tredici religioni)".
"Voglio il corpo di Nekrošius!"
Beppe Osti, con una decisione a sorpresa, chiede il cadavere di Eimuntas Nekrošius per piazzarlo in un uno dei sette mausolei progettati per la città di Rovigo. "Certo, aveva assunto posizioni opposte alle mie salendo sul brigantino di Ugo Savoia - spiega il leader polesano del Movimento Popolare Veneto (Mpv) - ma non posso restare insensibile alla sua morte eroica, ennesima vittima del barbaro rituale del Bula Bula". Il mausoleo di Nekrosius verrà posto nella rotatoria davanti all'ospedale civile Santa Maria della Misericordia. Realizzato interamente in una raffinata lega di alluminio-litio, il monumento sarà ricoperto di foglia d'oro. La struttura, progettata dal geometra Braccobaldo Garavello, non ripeterà il gigantismo degli edifici funebri di Parco Langer e Interporto, ma riprenderà con una raffinata allegoria la drammatica fine di Nekrošius (vedi foto) cui verrà dedicata, inoltre, una giostrina nel parco Maddalena che verrà riaperto la prossima primavera, una volta conclusa la bonifica affidata agli specialisti del Nucleo batteriologico chimico radiologico (Nbcr) dei vigili del fuoco.
Incomprensibile la replica di Vianello Monello a nome dell'equipaggio: "Neanche fossimo al Consvipo! John Papa è amico di Beppe Osti ma non gli progetta i monumenti! Questi politici si appropriano dei cadaveri altrui con la stessa famelica rabbia con cui si scagliano sulle poltrone di Beppe Dar Fur! Klaatu Barada Nikto!". Savoia, per tutta risposta, ha imballato la salma di Nekrošius e, con un messaggio radio, promette di spedirla al più presto con una lettera di scuse a Osti per la criptica sfuriata di Vianello Monello ormai tenuto sotto psicofarmaci dal medico di bordo, Esculapio Fricchione. "Caro Beppe, appena faremo sosta in un porto ti spedirò il corpo di Eimuntas perchè tu gli renda i debiti onori - comunica Savoia - Ma la caccia al Coniglio Napoleon si fa ormai serratissima, dopo gli scontri di qualche giorno fa. Ho chiesto all'equipaggio di navigare senza soste, per riscattarci dello smacco subito e sbaragliare una volta per tutte quella banda di bucanieri". Altrettanto oscuro il commento di Osti. "De se confesso non creditur super crimine alterius. Nella logica formale una contraddizione è il segno della sconfitta, ma nell'evoluzione della vera conoscenza è il primo passo verso una vittoria".
Incomprensibile la replica di Vianello Monello a nome dell'equipaggio: "Neanche fossimo al Consvipo! John Papa è amico di Beppe Osti ma non gli progetta i monumenti! Questi politici si appropriano dei cadaveri altrui con la stessa famelica rabbia con cui si scagliano sulle poltrone di Beppe Dar Fur! Klaatu Barada Nikto!". Savoia, per tutta risposta, ha imballato la salma di Nekrošius e, con un messaggio radio, promette di spedirla al più presto con una lettera di scuse a Osti per la criptica sfuriata di Vianello Monello ormai tenuto sotto psicofarmaci dal medico di bordo, Esculapio Fricchione. "Caro Beppe, appena faremo sosta in un porto ti spedirò il corpo di Eimuntas perchè tu gli renda i debiti onori - comunica Savoia - Ma la caccia al Coniglio Napoleon si fa ormai serratissima, dopo gli scontri di qualche giorno fa. Ho chiesto all'equipaggio di navigare senza soste, per riscattarci dello smacco subito e sbaragliare una volta per tutte quella banda di bucanieri". Altrettanto oscuro il commento di Osti. "De se confesso non creditur super crimine alterius. Nella logica formale una contraddizione è il segno della sconfitta, ma nell'evoluzione della vera conoscenza è il primo passo verso una vittoria".
lunedì 25 agosto 2008
Costato day: successo rovinato dalla pioggia
"Una vittoria della legalità contro il racket". Con queste parole il sindaco Fausto Merchiori ha salutato il pubblico del Costato Day, maratona di solidarietà per l'ex industriale e cantante dei Napalm Death ferito dagli sgherri di Orlando Lupani. A Costato il sindaco ha donato un'arnia in segno di solidarietà: "L'ape regina contenuta in questa arnia è la migliore del mio allevamento privato - ha dichiarato commosso - E' un dono simbolico, per augurarti che dalle numerose punture che ti verranno inflitte da insetti spietati, tu possa suggere dolce miele per allietare il tuo palato". In lacrime, Costato ha abbracciato Merchiori, per poi dare il via alla festa, dopo la benedizione di tutte le autorità religiose polesane, assente solo il B.V. Paolino, in polemica con il sindaco: "Ha portato qui le api sapendo benissimo che sono allergico e rischio lo shock anafilattico". Polemica passata in sordina, tanta era la voglia di dire no al racket e sì allo stare insieme in allegria. Presente tra il pubblico di piazza Merlin anche Fabrizio Rossi, vestito da Braccobaldo e con un'enorme bandiera rumena (nella foto), che non ha mai smesso di sventolare alta come omaggio all'amico-nemico Antonio.
Intense le performance musicali: dal lungo assolo di Norman Sciaccaluga, nel mezzo di una suite di 54 minuti eseguita con Sergio e i Laser, fino alla promessa "Here's to you Nicola and Bart" di Joan Baez, suonata da Bruce Springsteen con la voce singhiozzante di Lucia Riberto. Memorabile anche la jam session, durante la quale Costato e la Riberto hanno duettato sugli accordi di "Knockin' on Heaven's Door", lasciando spazio ai lunghi assoli di chitarra di Kim Jong Il e a quello di fisarmonica e moog di monsignor Lucio Soravito De Franceschi. Gradevoli gli intervalli comici, con Gigi Osti ("Papà, in giardino ho visto il gatto con un uccello in bocca!" "Si vede che è meno schizzinoso di tua madre"), Aldo Guarnieri (Merchiori va al bar con Azzalin: "Cosa prendi, Graziano?" "Quello che prendi tu!" "Ok. Barista, due caffè!" "E due caffè anche per me, allora!") e Renzo Marangon (Saccardin va a comprarsi da vestire: "Vorrei una camicia". "Certo, signore, la taglia?" "No, la porto via intera").
Delusione per il finale. Proprio mentre terminava la jam session musicale e gli attesissimi Mario & Jerry salivano sul palco raccogliendo una ola senza precedenti, i grossi nuvoloni che si erano addensati nella mezz'ora precedente hanno riversato su piazza Merlin un autentico nubifragio. In un caotico fuggi fuggi, il pubblico ha immediatamente abbandonato la piazza, mentre il vento faceva ondeggiare pericolosamente il palco e fulmini luminescenti incendiavano la notte. Tale la costernazione di Mario Borgatti, costretto a rimandare per l'ennesima volta il suo show, da indurlo a nominare invano Iddio ripetute volte, associandolo ad animali esotici e sconosciuti. E' stato al culmine della blasfemia che un fulmine lo ha centrato in pieno, lasciando solo una grossa voragine fumante. Recuperato dagli speleologi del Suem, Borgatti è stato immediatamente portato all'ospedale di Ferrara, giacchè a Rovigo non c'era posto. "A me, a me la furia degli elementi - ha continuato a gridare mentre lo caricavano in ambulanza sotto la pioggia battente - a me non mi farà nulla. Ah! Sono abbastanza giovane e forte da sfidare Geova e il Dalai Lama. Ah! Non ci credi? Facciamo una gara di sci?".
Intense le performance musicali: dal lungo assolo di Norman Sciaccaluga, nel mezzo di una suite di 54 minuti eseguita con Sergio e i Laser, fino alla promessa "Here's to you Nicola and Bart" di Joan Baez, suonata da Bruce Springsteen con la voce singhiozzante di Lucia Riberto. Memorabile anche la jam session, durante la quale Costato e la Riberto hanno duettato sugli accordi di "Knockin' on Heaven's Door", lasciando spazio ai lunghi assoli di chitarra di Kim Jong Il e a quello di fisarmonica e moog di monsignor Lucio Soravito De Franceschi. Gradevoli gli intervalli comici, con Gigi Osti ("Papà, in giardino ho visto il gatto con un uccello in bocca!" "Si vede che è meno schizzinoso di tua madre"), Aldo Guarnieri (Merchiori va al bar con Azzalin: "Cosa prendi, Graziano?" "Quello che prendi tu!" "Ok. Barista, due caffè!" "E due caffè anche per me, allora!") e Renzo Marangon (Saccardin va a comprarsi da vestire: "Vorrei una camicia". "Certo, signore, la taglia?" "No, la porto via intera").
Delusione per il finale. Proprio mentre terminava la jam session musicale e gli attesissimi Mario & Jerry salivano sul palco raccogliendo una ola senza precedenti, i grossi nuvoloni che si erano addensati nella mezz'ora precedente hanno riversato su piazza Merlin un autentico nubifragio. In un caotico fuggi fuggi, il pubblico ha immediatamente abbandonato la piazza, mentre il vento faceva ondeggiare pericolosamente il palco e fulmini luminescenti incendiavano la notte. Tale la costernazione di Mario Borgatti, costretto a rimandare per l'ennesima volta il suo show, da indurlo a nominare invano Iddio ripetute volte, associandolo ad animali esotici e sconosciuti. E' stato al culmine della blasfemia che un fulmine lo ha centrato in pieno, lasciando solo una grossa voragine fumante. Recuperato dagli speleologi del Suem, Borgatti è stato immediatamente portato all'ospedale di Ferrara, giacchè a Rovigo non c'era posto. "A me, a me la furia degli elementi - ha continuato a gridare mentre lo caricavano in ambulanza sotto la pioggia battente - a me non mi farà nulla. Ah! Sono abbastanza giovane e forte da sfidare Geova e il Dalai Lama. Ah! Non ci credi? Facciamo una gara di sci?".
Evadono i fratelli Colasberna
"Ci hanno fatti fessi". E' la sconsolante dichiarazione di Lucius Gasparri, guardia carceraria della prigione rodigina in cui erano rinchiusi, in una cella scavata nel sottosuolo, i pericolosi fratelli Colasberna, sospettati di avere complottato per uccidere Vianello Monello e prossimi ad essere fucilati nella pubblica piazza. Gli astuti ingegneri, laureatisi al Cur con voto imprecisato, avrebbero escogitato un piano d'evasione davvero machiavellico, degno di Napoleone, del conte di Montecristo e di Mac Gyver. Proprio ispirandosi alle gesta di questi tre importanti personaggi storici, Johnny e Maicol Colasberna hanno sfruttato oggetti di uso comune per mettere in atto il piano, che come abbiamo già detto è davvero machiavellico in assenza di altri aggettivi (è lunedì). Con il solo ausilio di un paio di forbici con le punte arrotondate, la linguetta a strappo di una lattina, una confezione di tampax e 150 metri di spago da cucina, gli astuti criminali hanno approntato all'interno della cella una sorta di sala operatoria da chirurgo plastico. Si sono così potuti modellare vicendevolmente le fattezze del volto, rendendosi praticamente irriconoscibili. Solo una foto, scattata da un turista giapponese all'esterno del carcere, li ritrae mentre se la ridono per la riuscita fuga. Inquietante la somiglianza con i gemelli Weasley di Harry Potter, evidentemente presi a modello per ricostruirsi fattezze insospettabili. Così cammuffati, i due hanno approfittato della mezz'ora d'aria mensile, durante la quale la donna delle pulizie era passata a svuotare i secchi usati come cacatoi, per intrufolarsi tra i parenti in visita e con grande nonchalance zompare fino all'uscita sfruttando documenti falsi realizzati con grande perizia in cella, grazie alle solite forbicine, ad una risma di carta Fabriano ruvida e a un set da 120 Caran d'Ache rinvenuti tra la paglia del giaciglio.
"Con questo gesto hanno ammesso la loro colpevolezza! - ha strepitato Francesco Ennio, che nei giorni scorsi si era fatto promotore della loro fucilazione - Dobbiamo sapere chi ha permesso che costoro ricevessero in cella i materiali che hanno usato per l'evasione. Tutte le responsabilità devono essere accertate. I fratelli Colasberna devono immediatamente essere catturati e linciati sul posto, onde evitare pericolose reiterazioni di reato!"
"Con questo gesto hanno ammesso la loro colpevolezza! - ha strepitato Francesco Ennio, che nei giorni scorsi si era fatto promotore della loro fucilazione - Dobbiamo sapere chi ha permesso che costoro ricevessero in cella i materiali che hanno usato per l'evasione. Tutte le responsabilità devono essere accertate. I fratelli Colasberna devono immediatamente essere catturati e linciati sul posto, onde evitare pericolose reiterazioni di reato!"
domenica 24 agosto 2008
Le visioni di Leonida Gusmaroli #2
Ecco ancora una volta le visioni del veggente Leonida Gusmaroli nella consueta rubrica settimanale tanto apprezzata dai navigatori polesani.
Rovigo, città libertina
Con la fine del sobrio mandato di Merchiori, si apre l'era di Gelmino Barozzi, eletto sindaco di Rovigo con il 78% delle preferenze dopo aver salvato la città della catastrofe spaziotemporale. Barozzi legalizzerà la marijuana e i matrimoni omosessuali, emarginerà il bigottismo ideologico in nome dell'anarchia pacifista e istituirà il "Camporella Day" sull'isola di Bosgattia, sorta di revival fricchettone dedicato all'amore libero. Durante il suo mandato, l'Asl 18 otterrà di inserire nei Lea l'operazione di allungamento artificiale del pene. Barozzi inviterà gli americani a realizzare una base militare vicino a Concadirame solo per il gusto di farla chiudere mezz'ora dopo l'inaugurazione.
"Ero io l'impostore"
L'ultranazionalista serbo e criminale di guerra Tomislav Bozovic viene arrestato a Venezia, dove si era rifugiato sotto la falsa identità di Nino Peghin, gondoliere e menestrello. Bozovic, accusato di svariati eccidi commessi sotto l'effetto dello speed, rilascerà una sconcertante confessione: "Per molto tempo ho scritto sul Corriere del Veneto con il falso nome di Vianello Monello". Il giorno dopo verrà trovato morto nella sua cella all'Aja. "Un attacco fulmineo di sclerosi laterale amiotrofica", la conclusione del coroner dopo l'autopsia. I parenti di Vianello Monello chiederanno un'inchiesta per stabilire se Bozovic fosse davvero l'impostore che ha continuato a firmare gli editoriali anche dopo la morte, la resurrezione e il martirio di Vianello Monello. Il Corriere smentirà. La rubrica "Good Morning Rovigo" continuerà ad uscire ogni domenica, al posto dei "Segreti di Pulcinella" di Gigi Migliorini.
L'ultima profezia
Questo blog si autodistruggerà automaticamente e nell'indifferenza generale alle 23.59 del 1° settembre 2008.
Rovigo, città libertina
Con la fine del sobrio mandato di Merchiori, si apre l'era di Gelmino Barozzi, eletto sindaco di Rovigo con il 78% delle preferenze dopo aver salvato la città della catastrofe spaziotemporale. Barozzi legalizzerà la marijuana e i matrimoni omosessuali, emarginerà il bigottismo ideologico in nome dell'anarchia pacifista e istituirà il "Camporella Day" sull'isola di Bosgattia, sorta di revival fricchettone dedicato all'amore libero. Durante il suo mandato, l'Asl 18 otterrà di inserire nei Lea l'operazione di allungamento artificiale del pene. Barozzi inviterà gli americani a realizzare una base militare vicino a Concadirame solo per il gusto di farla chiudere mezz'ora dopo l'inaugurazione.
"Ero io l'impostore"
L'ultranazionalista serbo e criminale di guerra Tomislav Bozovic viene arrestato a Venezia, dove si era rifugiato sotto la falsa identità di Nino Peghin, gondoliere e menestrello. Bozovic, accusato di svariati eccidi commessi sotto l'effetto dello speed, rilascerà una sconcertante confessione: "Per molto tempo ho scritto sul Corriere del Veneto con il falso nome di Vianello Monello". Il giorno dopo verrà trovato morto nella sua cella all'Aja. "Un attacco fulmineo di sclerosi laterale amiotrofica", la conclusione del coroner dopo l'autopsia. I parenti di Vianello Monello chiederanno un'inchiesta per stabilire se Bozovic fosse davvero l'impostore che ha continuato a firmare gli editoriali anche dopo la morte, la resurrezione e il martirio di Vianello Monello. Il Corriere smentirà. La rubrica "Good Morning Rovigo" continuerà ad uscire ogni domenica, al posto dei "Segreti di Pulcinella" di Gigi Migliorini.
L'ultima profezia
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sabato 23 agosto 2008
Dprkwolrd in video
E' online anche su youtube il video promozionale di Dprkworld, un must per chiunque voglia scoprire tutto sul futuro parco divertimenti promosso da Beppe Osti, Guido Raule e il caro leader Kim Jong Il, dopo il fallimento di Euroworld. Con musiche composte da Sergio Samiolo e Omar "La voce del cuore" con la supervisione di Kim Jong Il in persona, il video mostra come Dprkworld sia destinato a divenire la principale attrazione turistica del nordest, in un clima di divertimento e di armonia, lontano dagli eccessi e dalle baracconate di altri parchi di divertimenti.
Rosolina invasa dai cinesi
Sono arrivati in sessantamila, a bordo di auto, camper, furgoncini e perfino motorette. Sessantamila cinesi giunti direttamente dalla Cina per sguazzare qualche ora nelle placide acque di Rosolina e poi tornare a casa, al lavoro di tutti i giorni. Una vera invasione, tanto che i bagnanti nostrani si sono lamentati, specie per la coda in auto, quadruplicata rispetto al solito. Ma loro, i nostri amici del celeste impero, sono troppo contenti di essere in Polesine: "Da noi ormai il mare è pieno di poltiglia di alghe non commestibili, qui invece c'è quest'acqua pulita e placida. Rosolina poi è bellissima, giusta dose di smog e bagnanti coatti, vip locali a passeggio, spiaggia affollata di gente chiassosa e puzzolente di crema solare. E' come essere a Rimini, ma si spende meno".
Meno felici i bagnanti autoctoni, che lamentano di essere stati invasi dall'orda del Sol Levante. "Vengo a Rosolina perchè mi piace fare tre ore di coda per arrivare e quattro per tornare - racconta Roberto, tamarro di Loreo - Ma con tutti 'sti cinesi oggi sono rimasto fermo sei ore e con la radio a manetta più subwoofer acceso più aria condizionata a palla perchè sennò mia morosa rompe i coglioni, capirai che mi costa anche un po' di benzina". Indignata la signora Teresa, come sempre a Rosolina per fare due passi sulla spiaggia con Pippi, il suo cane schnautzer: "Guardi, una vergogna - lamenta - Una cosa così non s'è mai vista! Tre ore per trovare un posto in spiaggia e poi mi tocca mettermi in settima fila perchè fino al bagnasciuga c'erano tutti 'sti signori. Guardi, veramente! A momenti mi pestano anche Pippi mentre cercavo di andare a mettere i piedi in acqua. Mi scusi la parola, uno schifo. Ma il sindaco non fa nulla?"
venerdì 22 agosto 2008
Non mancate!
Sabato 23 agosto 2008 in piazza Merlin a Rovigo
MARATONA DI SOLIDARIETA'
CONTRO IL RACKET DELLE POLTRONE
già
MARATONA PER CELIO RODIGINO
già
FENICACCA AID
MARATONA DI SOLIDARIETA'
CONTRO IL RACKET DELLE POLTRONE
già
MARATONA PER CELIO RODIGINO
già
FENICACCA AID
PROGRAMMA:
18.15 - Saluti del sindaco, benedizione delle autorità religiose
18.45 - "I martiri", monologo di Massimo Munaro, interpretato da Diego Foresti. Conclude Lucio Soravito De Franceschi con un assolo di chitarra elettrica dedicato a Celio Rodigino
19.30 - Sergio e i Laser feat. Norman Sciaccaluga
20.20 - Giuseppe Pietroni, "Poesia del corpo: la moviola"
20.30 - Bruce Springsteen & Lucia Riberto, "Sweat and Tears duet"
21.15 - Renzo Marangon "Bramieri's tribute"
21.30 - Kim Jong Il & Pochonbo Electronic Ensemble
22.00 - Aldo Guarnieri, "Approposito di politica"
22.15 - Antonio Costato and Napalm Death
23.00 - Gigi Osti "Barze sporche e risate grossolane"
23.15 - Jam Session: Sergio e i Laser + Sweat and Tears duet + Kim Jong Il & Pochonbo Electronic Ensemble + Napalm Death
23.30 - Gran finale: Mario Borgatti & Jerry Lewis, "The show" in anteprima nazionale dopo 186 date negli Usa
Dopofestival:
Tia Bruna "Cambodian's old songs", dj set dedicato ai migliori autori cambogiani. Canzoni di Ros Sereysothea, Duch Kimhak, Ouk Sinareth, Mol Kamach, Tet Sombath, Yos Oh-larang, Dara Choumchan, Khin Dykhan, Sereyvuth, Chhoun Malai, Chea Saveoun, Sinn Sisamouth, Meas Hokseng, Yin Dikan e molti altri ancora.
All'interno del festival:
Bar, ristorantino, tombola del fagiolo, spazio stand delle associazioni di categoria, libreria marxista-leninista, mercatino, mostra scambio politici d'epoca.
Battaglia tra i flutti
Una pagina stracciata è pervenuta via fax alla redazione del Corriere del Veneto firmata dal direttore Ugo Savoia, imbarcatosi per salvare Celio Rodigino dalle mire dei pirati foraggiati da Beppe Osti, che vuole uccidere l'opinionista annegandolo nell'Happy Hope, per poterne esporre la salma in uno dei mausolei che realizzerà con la collaborazione di alcune ditte lituane.
"E' arrivata la grande battaglia e purtroppo ci ha visti deboli. Ieri, intorno al meriggio, ho inquadrato con il binocolo il maledetto Coniglio Napoleon, la barca di filibustieri che vuole affondare il brigantino di Celio Rodigino e uccidere lui, Vianello Gemello e gli altri compagni d'avventura. Subito ho ordinato di caricare tutte le armi a bordo, dai superliquidator alla varecchina ai cannoni batteriologici, fino alle cerbottane fatte con le Bic e le palline di carta biascicate. Ci siamo avvicinati come squali ad una preda, mentre isterici gli avversari gridavano e si preparavano a resistere all'assalto. E poi un fragore di esplosioni e spari scambiati tra noi e loro, la loro barca ondeggiante e traboccante Happy Hope, infine l'assalto all'arma bianca, con Vianello Monello improvvisamente rinvigorito, lanciatosi in avanti senza timore di morire, con il solo scopo di gettarsi da martire nell'immensa vasca. Josè, con le sue braccia forzute, ha cominciato a far roteare in aria l'ayatollah Al Hemar, che dal ponte lanciava palline di carta incendiate contro di noi. Kwame, il nostro cuoco ghanese, usando un mestolo a mò di catapulta, sparava come una mitraglia porzioni di ribollita rovente per allontanare gli assalti di Ivan Dall'Ara. Poi, d'un tratto, la brutta sorpresa: il primo a cadere è stato Vianello Monello, poi tutti gli altri. Sotto una pioggia di fialette puzzolenti e caramelle all'aglio anch'io ho cominciato a perdere le forze, sentendomi girare il mondo tutt'attorno come una trottola. Disorientati, annichiliti, umiliati, siamo infine stati sconfitti da una poderosa cannonata, che ha aperto una falla nella chiglia da cui ha cominciato ad entrare acqua. E mentre noi ci riprendevamo giusto in tempo per correre a tappare il buco con le sportine della Coop prima che il nostro veliero affondasse, i malvagi hanno ripreso a navigare irridendoci con buffe filastrocche e doppi sensi sui nostri nomi. Solo dopo alcune ore siamo riusciti a rendere la barca nuovamente utilizzabile, grazie anche ai pezzi di ricambio avanzati dal kit di montaggio. Ma il nemico era ormai fuggito. Non ci è rimasto che cenare in silenzio, ciascuno chiuso nella propria rabbia impotente".
"E' arrivata la grande battaglia e purtroppo ci ha visti deboli. Ieri, intorno al meriggio, ho inquadrato con il binocolo il maledetto Coniglio Napoleon, la barca di filibustieri che vuole affondare il brigantino di Celio Rodigino e uccidere lui, Vianello Gemello e gli altri compagni d'avventura. Subito ho ordinato di caricare tutte le armi a bordo, dai superliquidator alla varecchina ai cannoni batteriologici, fino alle cerbottane fatte con le Bic e le palline di carta biascicate. Ci siamo avvicinati come squali ad una preda, mentre isterici gli avversari gridavano e si preparavano a resistere all'assalto. E poi un fragore di esplosioni e spari scambiati tra noi e loro, la loro barca ondeggiante e traboccante Happy Hope, infine l'assalto all'arma bianca, con Vianello Monello improvvisamente rinvigorito, lanciatosi in avanti senza timore di morire, con il solo scopo di gettarsi da martire nell'immensa vasca. Josè, con le sue braccia forzute, ha cominciato a far roteare in aria l'ayatollah Al Hemar, che dal ponte lanciava palline di carta incendiate contro di noi. Kwame, il nostro cuoco ghanese, usando un mestolo a mò di catapulta, sparava come una mitraglia porzioni di ribollita rovente per allontanare gli assalti di Ivan Dall'Ara. Poi, d'un tratto, la brutta sorpresa: il primo a cadere è stato Vianello Monello, poi tutti gli altri. Sotto una pioggia di fialette puzzolenti e caramelle all'aglio anch'io ho cominciato a perdere le forze, sentendomi girare il mondo tutt'attorno come una trottola. Disorientati, annichiliti, umiliati, siamo infine stati sconfitti da una poderosa cannonata, che ha aperto una falla nella chiglia da cui ha cominciato ad entrare acqua. E mentre noi ci riprendevamo giusto in tempo per correre a tappare il buco con le sportine della Coop prima che il nostro veliero affondasse, i malvagi hanno ripreso a navigare irridendoci con buffe filastrocche e doppi sensi sui nostri nomi. Solo dopo alcune ore siamo riusciti a rendere la barca nuovamente utilizzabile, grazie anche ai pezzi di ricambio avanzati dal kit di montaggio. Ma il nemico era ormai fuggito. Non ci è rimasto che cenare in silenzio, ciascuno chiuso nella propria rabbia impotente".
giovedì 21 agosto 2008
Traiano incendia la campagna elettorale
"Non si può pensare di fare campagna elettorale senza contattare gli agricoltori. E ora ridete della mia battuta divertente, prima che vi batta come cachi". Il volto nuovo del partito socialista polesano, Traiano Viali (da sinistra nella foto con il fratello Costantino e l'amico Giulio Cesare Piazza) ha incontrato i gruppi giovanili delle associazioni del settore primario dando il via alla lunga marcia che si concluderà a primavera 2009 con le elezioni provinciali. "Badiamo al sodo, quindi uova per tutti - ha esordito - è una richiesta perentoria che pongo ai dirigenti Upc-Ml che dovrebbero perdersi meno in dispute ideologiche e recuperare un ruolo di raccordo nel mondo agricolo. Oppure, una volta acquisito il raziocinio, hanno dimenticato il pollaio puzzolente da cui sono usciti?". Viali è poi entrato nel merito concreto delle proposte di governo ipotizzando, in caso di vittoria, la depenalizzazione dell'abigeato e l'istituzione dell'ora obbligatoria di neopaganesimo nelle scuole. La riunione con i giovani agricoltori si è svolta in un clima sereno e Traiano prima di congedarsi ha preso un cesto di banane prodotte dall'azienda Colasberna di Giacciano con Baruchella. "Penso che i parenti dei fratelli Colasberna non avranno nulla di cui lamentarsi finché quelle due piaghe clientelari marciscono in galera - ha detto salutando cordialmente l'uditorio - e anche voi non provate a fermarmi perché queste banane le farò raddrizzare da Cicciuzzo Sconciaforni con le sue chiappone sudaticcie. E ricordate: votate socialista sennò vi rompo il culo".
Uno stile troppo diretto quello di Traiano, secondo l'esponente del Pd Norman Sciaccaluga: "Non mi sembra corretto apostrofare in maniera così volgare Sconciaforni. Gli avversari meritano rispetto, anche quando sono molto distanti da te". Immediata la replica dell'astro nascente del partito socialista. "Se Norman osa ancora tritarmi il cazzo potrebbe saltare qualsiasi ipotesi d'accordo con il centrosinistra. Pensi a suonare la batteria con Sergio e i Laser e stia cagato".
Uno stile troppo diretto quello di Traiano, secondo l'esponente del Pd Norman Sciaccaluga: "Non mi sembra corretto apostrofare in maniera così volgare Sconciaforni. Gli avversari meritano rispetto, anche quando sono molto distanti da te". Immediata la replica dell'astro nascente del partito socialista. "Se Norman osa ancora tritarmi il cazzo potrebbe saltare qualsiasi ipotesi d'accordo con il centrosinistra. Pensi a suonare la batteria con Sergio e i Laser e stia cagato".
Anche Rovigo ha i suoi divieti
Dopo l'annuncio del ministro Roberto Maroni di voler dare superpoteri ai sindaci, sembra che Merchiori avesse già chiesto al Ministero dell'Interno di ricevere la supervista, la telecinesi e la supervelocità. Messo al corrente dal collega romano che la sparata dei superpoteri in realtà significava semplicemente dare ai sindaci la libertà di inventarsi le leggi e le leggine più strampalate, in barba alla semplificazione a cui il nuovo governo ha pure dedicato un ministero, Merchiori e la sua squadra hanno varato un breve elenco di "regole di decoro e civile convivenza", sul modello dei loro colleghi fiorentini e veneziani. Eccole in esclusiva per i lettori di questo blog.
- Vietato puzzare. Chiunque sarà sorpreso ad emettere odori strani a causa della scarsa igiene personale sarà multato e costretto a farsi una doccia.
- Vietato soffermarsi in gruppetti sui sagrati delle chiese. Durante matrimoni e funerali i partecipanti dovranno muoversi continuamente per non dare l'impressione di creare capannelli sediziosi. Per ragioni igieniche è vietatissimo lanciare riso sfuso. E' possibile lanciare solamente le confezioni integre, cercando di non colpire gli sposi.
- Vietato dire "Ayò!" e "Bella raga!". E' uno dei divieti più originali varati dal sindaco. La ragione? "Esprimersi in un italiano corretto è segno di decoro e accoglienza verso chi viene in visita nella nostra bella cittadina".
- Vietato baonare. Disoccupati e nullafacenti sono pregati di rimanere fermi in un punto preciso di casa propria.
- Vietato chiedere indicazioni per strada. Provvedimento preso per tutelare i cittadini dalle continue molestie e rendere più fluido il traffico stradale. E altresì proibito rispondere "Sempre dritto" a chi chiede indicazioni a piedi, solo per evitare di spiegare la strada esatta.
- Vietato gettare bombe della seconda guerra mondiale nelle isole ecologiche. I continui ritrovamenti e la lentezza delle istituzioni non legittimano i cittadini a sbarazzarsi da sè degli scomodi reperti.
- Vietato farsi tirare dal cane al guinzaglio. Fino a prova contraria sono i padroni che conducono il cane, non il contrario.
- Vietato fare la coda all'ingresso dei musei. Se si hanno davanti più di sei persone, provare a ripassare più tardi. Si evita così di creare intralcio ai passanti.
- Vietato puzzare. Chiunque sarà sorpreso ad emettere odori strani a causa della scarsa igiene personale sarà multato e costretto a farsi una doccia.
- Vietato soffermarsi in gruppetti sui sagrati delle chiese. Durante matrimoni e funerali i partecipanti dovranno muoversi continuamente per non dare l'impressione di creare capannelli sediziosi. Per ragioni igieniche è vietatissimo lanciare riso sfuso. E' possibile lanciare solamente le confezioni integre, cercando di non colpire gli sposi.
- Vietato dire "Ayò!" e "Bella raga!". E' uno dei divieti più originali varati dal sindaco. La ragione? "Esprimersi in un italiano corretto è segno di decoro e accoglienza verso chi viene in visita nella nostra bella cittadina".
- Vietato baonare. Disoccupati e nullafacenti sono pregati di rimanere fermi in un punto preciso di casa propria.
- Vietato chiedere indicazioni per strada. Provvedimento preso per tutelare i cittadini dalle continue molestie e rendere più fluido il traffico stradale. E altresì proibito rispondere "Sempre dritto" a chi chiede indicazioni a piedi, solo per evitare di spiegare la strada esatta.
- Vietato gettare bombe della seconda guerra mondiale nelle isole ecologiche. I continui ritrovamenti e la lentezza delle istituzioni non legittimano i cittadini a sbarazzarsi da sè degli scomodi reperti.
- Vietato farsi tirare dal cane al guinzaglio. Fino a prova contraria sono i padroni che conducono il cane, non il contrario.
- Vietato fare la coda all'ingresso dei musei. Se si hanno davanti più di sei persone, provare a ripassare più tardi. Si evita così di creare intralcio ai passanti.
mercoledì 20 agosto 2008
Conto alla rovescia per il Costato day
Di giorno in giorno si fa sempre più dettagliato il programma della maratona di solidarietà per Antonio Costato (nella foto, con un fan), vittima di un agguato da parte di scagnozzi al soldo del racket delle poltrone. Confermata la presenza di Mario & Jerry, che rientrano da un lungo tour negli Stati Uniti per dare vita all'evento della serata: saranno loro a chiudere la lunga serata, che vedrà musicisti, poeti, cabarettisti e drammaturghi alternarsi sul palco fino al gran finale. Sembra ormai assodato che sarà il sindaco Fausto Merchiori a tagliare il nastro. Subito dopo l'inaugurazione, la benedizione di tutte le autorità religiose rodigine. A fianco di Lucio Soravito De Franceschi, pregheranno anche il B.V. Paolino, Víðarr, Sai Baba, Federico Saccardin, Al Hemar, Harald Skallagrímsson e altri ancora da confermare. Il servizio d'ordine sarà curato dalle galline giganti dell'Upc-Ml, che conterranno le asperità tra le diverse fazioni con la loro imponente mole e autorevolezza.
Ormai certa anche la presenza di Bruce Springsteen, che con Lucia Riberto ha creato il duo "Sweat and Tears". Tra i pezzi previsti, una versione particolarmente commovente di "Here's to you Nicola and Bart" di Joan Baez. Grande musica anche con Sergio e i Laser, accompagnati alla batteria dal democratico Norman Sciaccaluga, braccio destro di Gino Sandro Spinello, e con i Napalm Death, con un'attesissima performance di Antonio Costato dopo mesi di assenza dal palco. Un vero evento la partecipazione del leader nordcoreano Kim Jong Il, che suonerà con il Pochonbo Electronic Ensemble. Ancora misteriosa la scaletta. Si pensa anche ad un'imponente jam session con tutti i musicisti assieme a intonare "Knockin' on heaven's door" a fine serata. Tra un'esibizione musicale e l'altra, è garantita la presenza di attori e comici. Massimo Munaro porta sul palco il monologo scritto in onore di Celio Rodigino, adattandolo per l'occasione: "I martiri" sarà sorretto dalla prosa fluente di Diego Foresti. Ci sarà anche il maestro Giuseppe Pietroni, che delizierà gli spettatori con una performance di poesia del corpo dedicata alla moviola. E poi tanta comicità per grandi e piccini, con Renzo Marangon che propone il suo personale tributo a Gino Bramieri, Aldo Guarnieri che si cimenta con la satira sulla politica locale, Gigi Osti con un profluvio di barzellette boccaccesche. Poi loro, Mario & Jerry, la coppia che ha incantato Las Vegas, chiuderanno in gloria la serata con uno show che ha già incassato il tutto esaurito. Al termine della serata, momento lounge con aperitivi e birrette, accompagnati dalla dj Tia Bruna, che per l'evento ha deciso di rinnovare il proprio repertorio con una selezione di vecchie canzoni melodiche cambogiane (Yos Oh-larang, Sereyvuth, Ouk Sinareth e molti altri). Un dj set che non mancherà di stupire. Madrine della serata Isi Coppola e Emma Marcegaglia, che mettono fine al lungo dibattito di queste settimane su chi dovesse tagliare il nastro dal palco.
Tutto pronto in piazza Merlin, dove si sta allestendo il grande palco su cui si esibiranno i prestigiosi ospiti. La piazza verrà interamente transennata per consentire un ingresso ordinato, ma l'intero spettacolo sarà gratuito. Attese migliaia di persone, tanto che l'assessore Romeo ha già fatto ordinare sessanta sedie di plastica in più per non lasciare in piedi nessuno. Anche se al ritmo del grande rock ben pochi sapranno stare fermi. Le iniziali preoccupazioni per il possibile maltempo sono già state fugate. Dopo le rassicurazioni del meteorologo di Ponso Kevin Spinazzi, anche il veggente Leonida Gusmaroli conferma con la sua sfera di cristallo: "Sole splendido per tutta la giornata e cielo terso la notte. Ci sarà una stellata magnifica. Perturbazioni sono previste solo la settimana dopo". Nulla, insomma, potrà rovinare questo grande momento.
Ormai certa anche la presenza di Bruce Springsteen, che con Lucia Riberto ha creato il duo "Sweat and Tears". Tra i pezzi previsti, una versione particolarmente commovente di "Here's to you Nicola and Bart" di Joan Baez. Grande musica anche con Sergio e i Laser, accompagnati alla batteria dal democratico Norman Sciaccaluga, braccio destro di Gino Sandro Spinello, e con i Napalm Death, con un'attesissima performance di Antonio Costato dopo mesi di assenza dal palco. Un vero evento la partecipazione del leader nordcoreano Kim Jong Il, che suonerà con il Pochonbo Electronic Ensemble. Ancora misteriosa la scaletta. Si pensa anche ad un'imponente jam session con tutti i musicisti assieme a intonare "Knockin' on heaven's door" a fine serata. Tra un'esibizione musicale e l'altra, è garantita la presenza di attori e comici. Massimo Munaro porta sul palco il monologo scritto in onore di Celio Rodigino, adattandolo per l'occasione: "I martiri" sarà sorretto dalla prosa fluente di Diego Foresti. Ci sarà anche il maestro Giuseppe Pietroni, che delizierà gli spettatori con una performance di poesia del corpo dedicata alla moviola. E poi tanta comicità per grandi e piccini, con Renzo Marangon che propone il suo personale tributo a Gino Bramieri, Aldo Guarnieri che si cimenta con la satira sulla politica locale, Gigi Osti con un profluvio di barzellette boccaccesche. Poi loro, Mario & Jerry, la coppia che ha incantato Las Vegas, chiuderanno in gloria la serata con uno show che ha già incassato il tutto esaurito. Al termine della serata, momento lounge con aperitivi e birrette, accompagnati dalla dj Tia Bruna, che per l'evento ha deciso di rinnovare il proprio repertorio con una selezione di vecchie canzoni melodiche cambogiane (Yos Oh-larang, Sereyvuth, Ouk Sinareth e molti altri). Un dj set che non mancherà di stupire. Madrine della serata Isi Coppola e Emma Marcegaglia, che mettono fine al lungo dibattito di queste settimane su chi dovesse tagliare il nastro dal palco.
Tutto pronto in piazza Merlin, dove si sta allestendo il grande palco su cui si esibiranno i prestigiosi ospiti. La piazza verrà interamente transennata per consentire un ingresso ordinato, ma l'intero spettacolo sarà gratuito. Attese migliaia di persone, tanto che l'assessore Romeo ha già fatto ordinare sessanta sedie di plastica in più per non lasciare in piedi nessuno. Anche se al ritmo del grande rock ben pochi sapranno stare fermi. Le iniziali preoccupazioni per il possibile maltempo sono già state fugate. Dopo le rassicurazioni del meteorologo di Ponso Kevin Spinazzi, anche il veggente Leonida Gusmaroli conferma con la sua sfera di cristallo: "Sole splendido per tutta la giornata e cielo terso la notte. Ci sarà una stellata magnifica. Perturbazioni sono previste solo la settimana dopo". Nulla, insomma, potrà rovinare questo grande momento.
Ricerche di lavoro
Per pura carità cristiana pubblichiamo questo speranzoso annuncio di una donna in cerca di reinserimento nel mercato del lavoro.
A.A.A. CERCO IMPIEGO COME DOMESTICA
Lucia, con esperienza ma temporaneamente priva di incarichi nel partito e con una delega politica pizzosissima, si rende disponibile per piccoli lavori domestici, cura di familiari anziani e/o malati, innaffiare le piante. No babysitting, no tenuta contabilità. Bell'aspetto, presenza discreta, sensibile, attenta ai bisogni dei più deboli, adattabile ai contesti e alle esigenze espresse. Onestà certificata. Garantisco presenza full time ma sono aperta anche a proposte part time. Retribuzione da concordare sulla base delle richieste.
A.A.A. CERCO IMPIEGO COME DOMESTICA
Lucia, con esperienza ma temporaneamente priva di incarichi nel partito e con una delega politica pizzosissima, si rende disponibile per piccoli lavori domestici, cura di familiari anziani e/o malati, innaffiare le piante. No babysitting, no tenuta contabilità. Bell'aspetto, presenza discreta, sensibile, attenta ai bisogni dei più deboli, adattabile ai contesti e alle esigenze espresse. Onestà certificata. Garantisco presenza full time ma sono aperta anche a proposte part time. Retribuzione da concordare sulla base delle richieste.
martedì 19 agosto 2008
Abu Kebab porta Al Qaida in Polesine
"Dietro alle bombe della Seconda Guerra Mondiale ritrovate a profusione in queste settimane c'è la mano di Al Qaida". Lo afferma con sicurezza il commissario Basettoni della Questura di Rovigo, dopo che la televisione locale Telestense ha ricevuto una videorivendicazione firmata dal fantomatico terrorista Abu Kebab (nella foto), wahabita intenzionato a farsi bello con Osama distruggendo Rovigo, polo nevralgico dell'oppressione occidentale verso il mondo arabo, specie dopo il rifugio offerto di recente ad Ariel Sharon. Nel video Abu Kebab rivela di avere piazzato lui la bomba che nel 2000 costrinse quattromila rodigini a evacuare il quartiere San Pio X (che lui pronuncia Sanpiocs) e le recenti trovate in zona stazione. "Non è ironico usare residuati dei bombardamenti americani per farvi saltare in aria? - sghignazza il terrorista - Così proverete anche voi cosa significa essere bombardati dagli yankee, brutti bastardi. Quando vi avremo spazzati via il grande emiro Osama mi regalerà un fucile con il suo autografo e mi prenderà come braccio destro. Lo so perchè sto partecipando anch'io al grande concorso a punti indetto da Al Qaida: ogni tot morti ti danno un bollino da attaccare su una scheda e quando ne hai raggiunti 70 ricevi il primo premio e così via. Quindi mi avrete tra i piedi ancora per un po'". L'assessore alla sicurezza dei cittadini Nadia Romeo, pur giudicando baggianate le cose dette da Abu Kebab nel video, promette che non sarà abbassata la guardia: "Istituirò anch'io un concorso. Il primo che ti farà saltare il culo riceverà una serata romantica con me al ristorantino Antica Campana", ha promesso. "Mi piace il suo linguaggio - ha dichiarato Flavio Mancin del Pdl - Se non fosse già stata nella nostra giunta di destra la inviterei a venire nella nostra futura giunta di destra. Pur di uscire a cena con la Romeo sarò il primo a impegnarmi per acchiappare quel furfante".
Oscar Tosini affronta Bianchino
Nemmeno un duro come Oscar Tosini è riuscito ad addomesticare Bianchino, lo squalo bianco che da qualche tempo infesta il Canalbianco, preoccupando i canoisti e attirando orde di pescatori dall'Est Europa in cerca di una preda meno docile del solito siluro. Il presidente della conferenza dei sindaci e vicesindaco di Bosaro, su incarico del presidente della Provincia, si è assunto l'incombenza di catturare e ammansire la bestia, che scorrazza nel suo territorio comunale. Vestitosi da Bat Man per darsi coraggio e incutere più rispetto, si è dunque calato nelle acque per acciuffare il pestiferio pescione. Una lotta epica, ripresa in un memorabile scatto da Aleksei, pescatore bielorusso, con il suo telefono cellulare. La riportiamo qui sotto.
Purtroppo nello scontro all'ultimo sangue è stato Tosini ad essere acchiappato dalle potenti fauci di Bianchino, il quale lo ha mollato solo dopo avergli sdrucito la calzamaglia e procurato ferite guaribili in 90 giorni, salvo complicazioni. "Ancora un po' e avreste dovuto chiamarmi Gambadilegno", ha scherzato Tosini dal suo letto di ospedale, ancora sotto l'effetto della morfina. "Figuriamoci, con le belle protesi che ci sono oggi!", ha riso il chirurgo Johnwayne Panin, disinfettando con il whisky un seghetto.
lunedì 18 agosto 2008
Nuove, scottanti intercettazioni
Il Corriere del Veneto continua a macinare scoop su scoop sulle avventure marinaresche di Adino Rossi, tanto che ormai Beppe Osti insinua che sulla barca di Savoia sia stato montato uno scanner in grado di intercettare le comunicazioni satellitari del Coniglio Napoleon. Niente di più falso, comunque. Il merito è tutto di Marcello Gagliardi Foccas de Pepoli (nella foto), corrispondente da Melara delle pagine polesane dello stimato quotidiano, che a bordo della sua Maserati non smette mai di scorrazzare su e giù per la provincia a caccia di sensazionali notizie. Non pago di avere dato in pasto all'opinione pubblica le intercettazioni telefoniche tra l'ex assessore e la nave piratesca, anche questa volta Marcello eccetera eccetera ha fatto il colpaccio, pubblicando integralmente i dialoghi via Skype di Beppe con Adino Rossi. Ed essendo ricco di famiglia, ha acconsentito a cederle gratuitamente anche a questo blog, in cui testè le pubblichiamo. Grazie Marcello.
Bertinotti a Rovigo
La sede rodigina di Rifondazione Comunista sarà commissariata. Per dare la lieta novella alle compagne e ai compagni (in tutto cinque) di Rifondazione è arrivato a Rovigo Fausto Bertinotti (nella foto, mentre solidarizza con il nemico), leader storico del partito. "Adesso che non ho più cazzo da fave - ha commentato il compagno Fausto - mi è venuta voglia di givave l'Italia pev conosceve la base del mio pavtito e capive com'è che abbiamo fatto così cagave alle ultime elezioni. Solo così possiamo spevave di viconquistave le italiane e gli italiani che ogni giovno lottano come noi pev la nonviolenza, pev gli immigvati, pev i divitti dei pvecavi e delle pvecavie ecceteva ecceteva". La visita dello storico teorico postgandhiano non è stata esente da momenti memorabili, in particolare il casuale incontro con Lorenzo Belloni, vicepresidente di Unindustria, che l'ex presidente della Camera ha subito scambiato per Nichi Vendola, correndo ad abbracciarlo e baciarlo con qualche momento di imbarazzo tra i suoi accompagnatori. Bertinotti avrebbe anche messo in difficoltà i compagni di partito durante il pranzo al proletario ristorante dell'hotel Regina Margherita. "Queste sono le tavtine più sciape che abbia mai mangiato - ha dichiarato al maitre - e lo spumantino è davvevo smovto. Se lo sapevo mi povtavo un panino da casa. E cos'è questo avvedamento ammosciante? Ma vi vendete conto che i colori pastello sono così plebei, gesù... Mi avevate detto che eva pieno di vip locali e mi pvesentate Luigi Migliovini. Dov'è Lele Mova?". Risalito a bordo della sua Mercedes-Benz classe Clc, Bertinotti ha salutato calorosamente i compagni: "Ah, dimenticavo. Chi è Lucia Vibevto? Sei tu? Bene, da domani stai puve a casa che vi mando io qualcuno a fave il segvetavio, ok? E pev favove non piangeve". Dopodichè ha dato ordine all'autista di sgommare verso Padova, dove lo attendevano a cena i compagni del circolo locale. I comunisti rodigini hanno salutato commossi il loro storico leader intonando l'Internazionale con il pugno alzato.
domenica 17 agosto 2008
Le visioni di Leonida Gusmaroli
Il veggente Leonida Gusmaroli, fratello della ben più nota medium bolognese Wanda Gusmaroli, ha accettato di curare questa rubrica domenicale, in cui ci illuminerà di settimana in settimana sugli eventi che accadranno in Polesine nei prossimi mesi. Ecco le prime rivelazioni.
Il Polesine invecchia sempre più
L'età media degli abitanti della provincia di Rovigo raggiunge i 79 anni. Quella dei dirigenti di enti, istituzioni e fondazioni i 93. La Provincia assume giovani figuranti con contratto a progetto di tre mesi per popolare i piccoli paesi rimasti deserti. Marangon rilancia la Nogara-Mare come antidoto all'estinzione: "Tutti i giovani d'Italia non vedono l'ora di venire a lavorare nelle nuove zone industriali e commerciali che sorgeranno ai margini di San Bellino". Ma per Guido Raule è l'occasione per rilanciare Euroworld: "Facciamolo cento volte più grande, darà lavoro a 900mila persone".
Vado a prendere un caffè dalla Marcegaglia
Emma Marcegaglia andrà a lavorare in un bar a Santa Maria Maddalena. "Sono stufa del grigiume confindustriale - ha dichiarato - ormai sono abbastanza grande per affrancarmi dalle aspirazioni paterne e fare quello che ho sempre sognato: la barista. Con i soldi che guadagnerò, sogno di aprire un bar tutto mio in centro a Rovigo". Deluso Costato, che contava sulla Marcegaglia per la diffusione della lotta maoista contro la ferocia capitalista: "Se non altro imparerà a fare il caffè", scherza.
Guarnieri lascia il Pdl
Aldo Guarnieri abbandona la carriera politica e il lavoro da avvocato per dedicarsi alla sua unica passione: il fumetto. Entrato nello staff della Sergio Bonelli Editore, scriverà numerose sceneggiature per Zagor, Nathan Never e Dampyr. Dopodichè varerà una mini serie a fumetti in 14 episodi ambientata in Thailandia ai tempi della ventisettesima dinastia Ayutthaya, illustrata completamente da Olivares, imitando lo stile di Aurelio Galleppini.
Il Polesine invecchia sempre più
L'età media degli abitanti della provincia di Rovigo raggiunge i 79 anni. Quella dei dirigenti di enti, istituzioni e fondazioni i 93. La Provincia assume giovani figuranti con contratto a progetto di tre mesi per popolare i piccoli paesi rimasti deserti. Marangon rilancia la Nogara-Mare come antidoto all'estinzione: "Tutti i giovani d'Italia non vedono l'ora di venire a lavorare nelle nuove zone industriali e commerciali che sorgeranno ai margini di San Bellino". Ma per Guido Raule è l'occasione per rilanciare Euroworld: "Facciamolo cento volte più grande, darà lavoro a 900mila persone".
Vado a prendere un caffè dalla Marcegaglia
Emma Marcegaglia andrà a lavorare in un bar a Santa Maria Maddalena. "Sono stufa del grigiume confindustriale - ha dichiarato - ormai sono abbastanza grande per affrancarmi dalle aspirazioni paterne e fare quello che ho sempre sognato: la barista. Con i soldi che guadagnerò, sogno di aprire un bar tutto mio in centro a Rovigo". Deluso Costato, che contava sulla Marcegaglia per la diffusione della lotta maoista contro la ferocia capitalista: "Se non altro imparerà a fare il caffè", scherza.
Guarnieri lascia il Pdl
Aldo Guarnieri abbandona la carriera politica e il lavoro da avvocato per dedicarsi alla sua unica passione: il fumetto. Entrato nello staff della Sergio Bonelli Editore, scriverà numerose sceneggiature per Zagor, Nathan Never e Dampyr. Dopodichè varerà una mini serie a fumetti in 14 episodi ambientata in Thailandia ai tempi della ventisettesima dinastia Ayutthaya, illustrata completamente da Olivares, imitando lo stile di Aurelio Galleppini.
sabato 16 agosto 2008
Il porto di Maputo
Dopo la morte di Eimuntas Nekrošius, la ciurma di Ugo Savoia ha deciso di fare tappa nel porto di Maputo, in Mozambico, per ristorare l'anima e il corpo dei marinai, fare scorta di sigari e cercare un nuovo marinaio per completare l'equipaggio. Lo racconta lo stesso direttore del Corriere, nella rubrica settimanale dedicata al suo viaggio per salvare Celio Rodigino dalle grinfie dei pirati che lo vogliono uccidere: "I giorni successivi alla morte di Eimuntas, valido marinaio e artigliere, sono stati cupi e vuoti di senso. Il mio equipaggio, già prostrato da mille privazioni, si è ulteriormente avvilito. Kwame e Josè hanno litigato, Adolf si è chiuso in un tetro silenzio, mentre lo spettro del nostro compagno di viaggio sembra aleggiare nelle scarne conversazioni a tavola con Gianluca. Vianello Monello si sta lentamente riprendendo dalla violenza cui è stato sottoposto, non bastassero le piaghe da ustione che ancora ricoprono la sua pelle martoriata dai calori dell'enorme piadina in cui, in un gesto degno di un bonzo, si era avvolto per protesta. Io stesso ho rischiato di smarrire il senno quando mi sono accorto di avere terminato la mia scorta di sigari toscani.
Mi sono detto: la misura è colma. Ho ordinato immediatamente di fare rotta verso Maputo, splendido porto del Mozambico, per riposare le nostre membra in un letto vero, fare acquisti e intrallazzarci con la popolazione locale. Scesi a terra, ci siamo divisi. Mentre io sono andato in cerca di una tabaccheria di qualità per fare incetta di buoni sigari, Kwame e Josè Parapeiros de Parapeiras sono andati a fare shopping all'Upim. Gianluca è rimasto a bordo a vegliare su Vianello Monello, che si è incaponito nel non volere scendere dalla barca. Alla fine, per prudenza, lo abbiamo chiuso sotto coperta e assieme siamo andati per bettole e poi a riposare in un hotel quattro stelle abbastanza dozzinale, ma sufficientemente pulito. Il mio collega altoatesino Adolf, invece, ci ha salutati mentre se ne andava con una giunonica prostituta di nome Marisa, rimorchiata sul molo che si scolava una lattina di Prinz. Anche lui, dopo settimane di solitudine e di rapporti omosessuali, ha bisogno di ritrovare il proprio equilibrio. La mattina successiva ci siamo dati appuntamento alle dieci e mezza al bar del porto. Kwame e Josè sono arrivati saltellanti come la coppietta appena sposata che di fatto sono, Adolf con l'aria frantumata di chi ha passato una notte a scopare con una puttana e tirare di coca. Un anziano del posto ci ha presentato un ottimo mozzo, un europeo trapiantato di nome L'ubomir Feldek. E' anziano, ubriacone e forse un po' sciroccato (sostiene di essere uno scrittore slovacco in esilio), ma so giudicare un uomo a colpo d'occhio e sento che costui ci sarà utile. Per questo l'ho messo immediatamente a pelare le patate nella stiva con Kwame. Lasciando Maputo ci ha molto commosso Adolf, che ha salutato a lungo Marisa, l'amante di una notte, promettendole che sarebbe tornato a farle visita e stringendo al petto una foto di lei scattata sul molo pochi istanti prima di lasciarsi".
In alto, la foto di Marisa, per gentile concessione del marinaio Adolf
venerdì 15 agosto 2008
Avvistato squalo nel Canalbianco
Lo hanno già battezzato Bianchino, l'enorme squalo bianco avvistato da pescatori e canoisti nel Canalbianco all'altezza di Bosaro. Già tre le segnalazioni, tra cui una presunta aggressione ai danni di Jodi Cavallaro, amante della canoa, scampato alle fauci del pescecane solo grazie alla rapidità di riflessi. Sulla riva, l'amico Ettore Dall'Ara non ha potuto fare altro che scattare una foto con il telefonino.Le autorità si stanno interrogando sul da farsi, mentre frotte di pescatori dell'Europa dell'Est sono giunti con i loro sgangherati pullmini Volkswagen per gareggiare a chi per primo acciufferà la bestia. Una manna per il turismo polesano, che dopo la scomparsa del coccodrillo Loredano si apprestava a chiudere i battenti per mancanza di attrattive.
giovedì 14 agosto 2008
L'indipendente
"No alla solita politica, no all'antipolitica. Governare con competenza". Con questo efficace slogan ieri ha presentato la propria candidatura alle provinciali l'indipendente Terenzio Gasparetto (nella foto), uomo nuovo della politica, già sostenuto da un folto numero di polesani e dalla sua mamma. Non starà nè con il Pdl della Zarri e Cicciuzzo Sconciaforni, nè con il Pd di Spinello e Norman Sciaccaluga, nè tanto meno con i socialisti di Zorro Grotto e Traiano Viali. "L'unica tessera che ho avuto in tasca in 29 anni di vita è stata quella del fan club di Gigi D'Alessio - dichiara orgoglioso - E' proprio sulla mia estraneità alla politica di partito e di palazzo che centrerò la mia campagna elettorale. Non voglio essere visto come il solito volto nuovo di un partito vecchio, ma nemmeno mi sento di aderire al movimento di Beppe Grillo. Semmai sono un grande fan di Daniele Luttazzi, in particolare adoro la sua gag di "Sesso con Luttazzi" in cui assaggia dello sperma spalmato su fette di pane. Proprio Luttazzi ci insegna a diffidare dei capipopolo e delle masse pecorone. Io voglio essere una forza trascinante, un'energia vitale in grado di animare processi di cambiamento, in cui la gente sia protagonista e non audience delegante!"
Terenzio Gasparetto è nato a Lendinara nel 1979, da padre scultore e madre manager di un'azienda di import-export con sede legale a Malta. Dopo gli studi superiori al liceo classico, si è laureato a pieni voti in Farmacia all'Università di Catanzaro, cui è seguita la seconda laurea in Gestione e Tutela dell'Ambiente Agro-forestale all'Università di Pisa e un master in Criminologia Clinica all'Università di Bari. Ha lavorato per tre anni come magazziniere in un'azienda con sede a L'Aquila, per poi svolgere il servizio civile nel Comune di Stienta. Oggi si guadagna da vivere vendendo capi d'abbigliamento fricchettoni, chillum e ciarpame da finti alternativi in una bancarella itinerante. La buona politica, però, è la nuova sfida a cui intende dedicarsi anima e corpo: "Per me è una missione - dice - Il Polesine è a una svolta: serve un leader autorevole in grado di condurre questa terra fuori dal banco di nebbia eterna in cui l'hanno precipitata anni ed anni di gestioni politiche basate sull'ordinaria amministrazione e il mantenimento dello status quo".
Terenzio Gasparetto è nato a Lendinara nel 1979, da padre scultore e madre manager di un'azienda di import-export con sede legale a Malta. Dopo gli studi superiori al liceo classico, si è laureato a pieni voti in Farmacia all'Università di Catanzaro, cui è seguita la seconda laurea in Gestione e Tutela dell'Ambiente Agro-forestale all'Università di Pisa e un master in Criminologia Clinica all'Università di Bari. Ha lavorato per tre anni come magazziniere in un'azienda con sede a L'Aquila, per poi svolgere il servizio civile nel Comune di Stienta. Oggi si guadagna da vivere vendendo capi d'abbigliamento fricchettoni, chillum e ciarpame da finti alternativi in una bancarella itinerante. La buona politica, però, è la nuova sfida a cui intende dedicarsi anima e corpo: "Per me è una missione - dice - Il Polesine è a una svolta: serve un leader autorevole in grado di condurre questa terra fuori dal banco di nebbia eterna in cui l'hanno precipitata anni ed anni di gestioni politiche basate sull'ordinaria amministrazione e il mantenimento dello status quo".
Il caro leader a lezione di latino da Beppe Osti
Beppe Osti inizia con successo il ciclo di lezioni di latino a Kim Jong Il, come previsto nell'accordo di partnership siglato. Lo ha dichiarato lo stesso segretario provinciale del Movimento 0Popolare Veneto (Mpv) in una lunga intervista telefonica da Pyongyang, sulle frequenze di Delta Radio. "L'amico Caro Leader ha una velocità d'apprendimento impressionante - spiega - non solo ha già imparato tutte e cinque le declinazioni, comprese le principali eccezioni, ma mi ha già sottoposto un'ipotesi di revisione della grammatica in cui viene ripristinato il caso locativo, istituito quello strumentale e, dulcis in fundo, innestato sull'esempio del greco il duale al fianco dei numeri singolare e plurale. Per dirla con Pascal, la natura è una sfera infinita il cui centro è ovunque e la cui circonferenza non è in nessun luogo". Osti ha inoltre spiegato che la conversazione con il presidente della Dprk non è stata dedicata solo all'approfondimento della lingua latina e del mos maiorum. "L'amico Kim Jong Il è molto attento alle vicende politiche del Polesine - sottolinea Osti - mi ha chiesto peraltro di procurargli una copia autografata dell'autobiografia di Federico Saccardin Non ho ancora deciso il titolo e, come regalo a ciascun amministratore polesano, mi ha offerto una copia di La linea rivoluzionaria basata sul Songun è una grande linea rivoluzionaria della nostra era e una bandiera sempre vittoriosa della nostra Rivoluzione con l'accorata dedica "Buon pro ti faccia". Non aetate verum ingenio apiscitur sapientia". Pare che il Caro Leader sia rimasto davvero entusiasta del metodo di insegnamento di Beppe Osti tanto che avrebbe invitato alcuni tra i suoi più cari amici a partecipare alle prossime sessioni (vedi foto).
mercoledì 13 agosto 2008
Tutto pronto per il festival pro Costato
Andrà in scena la sera di sabato 23 agosto la maratona artistica di solidarietà ad Antonio Costato, ferito da ignoti in piazza Merlin alla fine di luglio. La data è stata fissata dopo l'annuncio che il cantante dei Napalm Death e teorico del marxismo-leninismo verrà dimesso dal reparto di ortopedia. Davvero tanti gli artisti che hanno voluto dare il proprio contributo alla riuscita dell'iniziativa organizzata nello spazio del mercato annonario sul cui palco si alterneranno musicisti, comici, poeti, molti dei quali si erano già resi disponibili anche per il Fenicacca Aid come Sergio e i Laser (con il debutto live del batterista Norman Sciaccaluga) e il duo comico Mario & Jerry. Tra le novità più interessanti va segnalata la partecipazione del presidente della Dprk, il caro leader Kim Jong Il, che suonerà la chitarra elettrica accompagnato dal Pochonbo Electronic Ensemble (nell'immagine il manifesto). Una presenza mediata da Beppe Osti, promotore con Guido Raule dell'ambizioso progetto Dprkworld. "Avrei chiamato anche le ballerine brasiliane - spiega Osti - ma a una certa età passano l'estate a fare i fanghi a Battaglia Terme nella speranza di poter ballare nel mio prossimo carnevale quaresimale".
Costato si mostra commosso di tanto affetto da parte dei propri compaesani e si interroga sulla generosità con cui i polesani gli si stanno mostrando vicini. "I comunisti devono sempre chiedersi il perché delle cose - riflette - usare il proprio cervello e riflettere profondamente per vedere se corrispondono alla realtà e se sono veramente fondate; in nessun caso devono seguire ciecamente gli altri e incoraggiare il servilismo. Applicando con coerenza questo metodo ho rilevato il sincero affetto che mi sta dimostrando il Polesine". Il vocalist dei Napalm Death si mostra disposto anche a perdonare i suoi aggressori, la cui mano pare sia stata armata dall'oscuro lobbista della poltrona Orlando Lupani. "Abbiamo sempre svolto una grande mole di lavoro ideologico e politico nei riguardi di quei compagni che hanno commesso errori di linea; anche le masse rivoluzionarie li stanno criticando ed educando, come dimostra la larga adesione alla grande maratona artistica. Alcuni compagni hanno già corretto i propri errori e altri li stanno correggendo: ciò deve essere accolto con favore. A quelli che non intendono correggere i loro errori dobbiamo gridare in faccia: fermatevi, siete sull'orlo del precipizio! Se continuano a tenersi abbarbicati alla linea reazionaria borghese e a fare il doppio gioco davanti alle masse, sono destinati a far causa comune con quelli che avendo posizioni di potere hanno imboccato la via del capitalismo".
Renzo Marangon, che sarà presente con il proprio repertorio di barzellette, prova a sdrammatizzare e a ricordare con una battuta che la manifestazione di sabato 23 sarà una grande festa per tutti. "Visto che sarà pieno di comunisti, inizierò raccontando una barzelletta su Cappuccetto Rosso polesano che incontra il lupo cattivo nel bosco tutto sudato e con gli occhi fuori dalle orbite. La bimba dice al canide: Lupo, che oci grandi ca te ga! e lui: Prova ti a cagar to nona!". Immediata la replica di Aldo Guarnieri: "Nemmeno un bisonte imbottito di anfetamine avrebbe fatto peggio. Io ne conosco di molto più belle su nonne e nipotine. La vecchia dice alla piccola: Cosa ti ha portato in regalo Babbo Natale?. E la bimba: Un cazzo. Così l'anziana: Vuoi fare cambio con le mie babbucce?".
Costato si mostra commosso di tanto affetto da parte dei propri compaesani e si interroga sulla generosità con cui i polesani gli si stanno mostrando vicini. "I comunisti devono sempre chiedersi il perché delle cose - riflette - usare il proprio cervello e riflettere profondamente per vedere se corrispondono alla realtà e se sono veramente fondate; in nessun caso devono seguire ciecamente gli altri e incoraggiare il servilismo. Applicando con coerenza questo metodo ho rilevato il sincero affetto che mi sta dimostrando il Polesine". Il vocalist dei Napalm Death si mostra disposto anche a perdonare i suoi aggressori, la cui mano pare sia stata armata dall'oscuro lobbista della poltrona Orlando Lupani. "Abbiamo sempre svolto una grande mole di lavoro ideologico e politico nei riguardi di quei compagni che hanno commesso errori di linea; anche le masse rivoluzionarie li stanno criticando ed educando, come dimostra la larga adesione alla grande maratona artistica. Alcuni compagni hanno già corretto i propri errori e altri li stanno correggendo: ciò deve essere accolto con favore. A quelli che non intendono correggere i loro errori dobbiamo gridare in faccia: fermatevi, siete sull'orlo del precipizio! Se continuano a tenersi abbarbicati alla linea reazionaria borghese e a fare il doppio gioco davanti alle masse, sono destinati a far causa comune con quelli che avendo posizioni di potere hanno imboccato la via del capitalismo".
Renzo Marangon, che sarà presente con il proprio repertorio di barzellette, prova a sdrammatizzare e a ricordare con una battuta che la manifestazione di sabato 23 sarà una grande festa per tutti. "Visto che sarà pieno di comunisti, inizierò raccontando una barzelletta su Cappuccetto Rosso polesano che incontra il lupo cattivo nel bosco tutto sudato e con gli occhi fuori dalle orbite. La bimba dice al canide: Lupo, che oci grandi ca te ga! e lui: Prova ti a cagar to nona!". Immediata la replica di Aldo Guarnieri: "Nemmeno un bisonte imbottito di anfetamine avrebbe fatto peggio. Io ne conosco di molto più belle su nonne e nipotine. La vecchia dice alla piccola: Cosa ti ha portato in regalo Babbo Natale?. E la bimba: Un cazzo. Così l'anziana: Vuoi fare cambio con le mie babbucce?".
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