"Lo sciabordio delle onde in mare aperto ci stava riconciliando con noi stessi dopo la pesante sconfitta inflittaci dai filibustieri del Coniglio Napoleon. Anzi, dopo tutto, soccombere nella pugna ci ha caricato di volontà di rivalsa nei confronti dei nostri nemici e reso incrollabile la volontà di concludere con successo la nostra missione di salvare Celio Rodigino. Secondo i calcoli di Gianluca entro una decina di giorni potremo nuovamente abbordare il brigantino di Adino Rossi e, grazie ad alcuni piccoli ordigni nucleari ordinati su Ebay, riuscire a rendergli la pariglia. Insomma, eravamo tutti certi che presto la fortuna ci avrebbe arriso. Mentre sono assorto in questi pensieri, la radio di bordo emette un rumore improvviso che mi ridesta. Josè, felice come un garzoncello scherzoso, mi viene incontro a grandi balzi. "Direttore - dice - dai segnali in onde corte abbiamo intercettato la posizione dell'imbarcazione di Celio Rodigino!". Un brivido mi scuote immantinente: "Dove sono, dove sono?". Josè risponde sicuro: "Un paio d'ore di navigazione, in un isolotto non distante dalle Seychelles". Iniziamo a solcare il mare a tutto vapore, fendendone temerari le increspature. Arriviamo presto a destinazione. "Ciurma - grido - indossiamo le alte uniformi. In questo modo incuteremo timore negli indigeni ed eviteremo il rischio di un nuovo bula bula". Sulla nave rimangono Kwame, incaricato di preparare una cena con i fiocchi per il ritrovamento di Celio Rodigino, e Lubomir incaricato di assistere Vianello Monello legato per sicurezza a un letto di contenzione. Il medico Esculapio Fricchione scende con noi marinai: non si sa mai.
Con nostra somma sorpresa siamo accolti da grossi soldati neri posti in file ordinate. Noi passiamo in mezzo e io sono convinto che tra uomini disciplinati sapremo intenderci. "Voglio parlare con il vostro comandante", dico con voce stentorea. Non ho ancora finito la frase ed ecco comparire, con mia infinita sorpresa, Pak Song Ja. "Vi dichiaro prigionieri - dice l'ufficiale nordcoreana - resterete su quest'isola fino a che non avremo portato a termine la missione di sostegno al Coniglio Napoleon. Non preoccupatevi, starete bene. Il programma quotidiano prevede otto ore di sonno, otto ore di studio della grande idea Juche, otto ore di svaghi a vostra scelta con la disponibilità di un maestro di taekwondo". Mi sento mancare la terra sotto i piedi: eravamo caduti in un tranello!".
Nella foto: Ugo Savoia in alta uniforme affiancato da Gianluca Salvagno. Alle spalle il medico Esculapio Fricchione. Più indietro Adolf Hubertpircherfottemberger, collaboratore altoatesino.
3 commenti:
Caro Monello Vianello,
ti segnalo questo articolo:
http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/rovigo/2008/08/27/114018-mozzicone_spento_braccio.shtml
Hai mai pensato di istituire il premio Darwin polesano? Questi 3 idioti meriterebbero di concorrere alla sfida, no?
A proposito di perle giornalistiche, dai un'occhiata a questo articolo del Carlino sull'Aids: http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/rovigo/2008/08/26/113734-aids_malato_donna.shtml
"A volte basta poco per scoprire la malattia in tempo. Anche perchè quelli che contraggono il virus dell’hiv non sono soltanto tossici o sieropositivi, ma anche etereosessuali".
Senza guardare all'"etereosessuale" (che forse è uno che pratica una sessualità eterea), ricaviamo alcuni corollari di questa formulazione:
1) eterosessuale è il contrario di tossico: ergo, non esistono tossici etero, eventualmente solo omosessuali. Gli etero non si drogano.
2) tossico è il contrario di eterosessuale: chi non è etero è sicuramente un tossico.
3) Etero è bello. Non esistono assassini, stupratori e pedofili etero. Tutto ciò che non è etero è un informe ammasso di nequizie in cui rientrano anche i tossici.
Caro Feroce Salatino,
spero che tu non sia il feroce salatino che cercò di strozzare Bush anni or sono. Anche in quel caso si propose la candidatura al premio Darwin.
Come tutti sapranno, il premio Darwin (Darwin Awards) seleziona tutti coloro che contribuiscono al miglioramento della specie umana estinguendosi in modo idiota. Ad esempio:
- il tipo che, per dimostrare che la vetrata dell'ufficio al 15° piano era infrangibile, ci si lanciò contro sfondandola;
- il tizio che si aggrappò sotto il camion in moto per capire da dove veniva quello strano rumorino, finendo arrotolato sul semiasse;
- il tizio che teneva la pistola sul comodino vicino al telefono e, svegliato in piena notte dallo squillo del telefono, sollevò per sbaglio la pistola e si sparò alla testa;
Alcuni di questi casi furono proposti nella Zonker's Zone del compianto Enzo Baldoni su Linus in anni passati. I casi che tu citi potrebbero concorrere ai Darwin Awards solo se i giovani si fossero estinti. Per ora, dunque, sono fuori classifica, ma diamogli tempo.
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