E' (di nuovo) allarme buche

"Via Oroboni è un colabrodo. Ma cosa fa il Comune?". Dopo avere scoperto l'acqua calda e conseguentemente buttato la pasta, il celebre opinionista rodigino Andrea Scrondo lancia l'allarme sulle voragini che deturpano da anni la bella via del capoluogo, nell'indifferenza di ben due amministrazioni comunali. Scrondo, che percorre ogni giorno via Oroboni sul proprio Ciao scassato, avrebbe fatto causa al Comune dopo essersi consultato con il proprio proctologo, il dottor Gianni Morandi, il quale ha evidenziato un'infiammazione anomala delle emorroidi nel paziente, dovuta allo stress dei sobbalzi sul sellino del motorino. "Ora pretendo di essere risarcito per il danno materiale e morale subito - tuona - Da mesi sono costretto a mangiare solo pasta al burro, proprio io che amavo divorare chili di pennette con sugo alla puttanesca molto piccante! Ora invece non riesco più nemmeno a stare seduto se appena odoro una tavoletta di cioccolato extra fondente! Ma è vita questa?" Il dottor Morandi ha riconosciuto a Scrondo i requisiti per la richiesta dell'invalidità permanente e la conseguente assegnazione ad un posto di lavoro più riposante dell'attuale impiego come leccatore di buste presso l'Ufficio Poste Businness di San Bortolo.
Il Comune, per parte sua, continua a dare la responsabilità del disastro in parte all'invasione di tremors della primavera scorsa, in parte alla precedente giunta, dopo che un'analisi al carbonio 14 ha confermato l'estrema longevità delle buche in quella strada. Ma la polemica non si placa. "Scenari da terzo mondo, forse per fare sentire a casa propria gli immigrati che grazie a Merchiori ci invadono", commenta un lettore del Gazzettino, che sceglie di non firmarsi perchè, spiega, "sono un vigliacco e non ho il coraggio delle idee stupide che esprimo". L'anonimato non è comunqe bastato: il signor Attilio, autore della lettera, è stato prelevato in mattinata da misteriosi individui incappucciati e, con una extraordinary rendition, deportato in Sudan: "Poi ci fai sapere se ti manca la tua città da terzo mondo, stronzo", ha scherzato simpaticamente uno degli uomini del commando, scaricando Attilio in una via trafficata del centro di Karthoum.