Caro Monello Vianello,
scrivo a te perchè sei l'unico che si è occupato dignitosamente del caso Cicciuzzo Sconciaforni, mentre i giornali locali, che non leggo mai, brancolavano nel buio. Ti scrivo per dirti che sono contento che sia stato liberato e che ora posso continuare a fare la vita che ho fatto finora, per cui potete smettere di cercarmi. Come vedi dalle foto che ti allego (abbiamo pubblicato solo il pubblicabile, ndr.) sono in ottima forma: non sto a spiegarti com'è o come non è, ma di fatto ho cambiato radicalmente vita e mi prostituisco in un bordello di Abu Dhabi, guadagnandomi da vivere con il sudore del mio corpo.
La nonna ha deciso di proseguire il proprio viaggio intorno al mondo e non so che fine abbia fatto. Ha detto che si voleva godere gli ultimi anni di vita vedendo cose nuove, uscendo dalla provincia. Io invece sto bene qui, dove concedo il mio corpo a grassi e pelosi uomini d'affari in camere lussuose, profumate con essenze orientali e dotate di tutti i comfort. Sono sicuro che Cicciuzzo approverebbe questa mia scelta. Del resto sono contento così e ti ribadisco che sto bene. Salutami tanto mio fratello Manlio, digli che quando vuole qui un posto da dormire lo trova sempre.
Un abbraccione,
Roberto
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