lunedì 18 maggio 2009
Nuove scoperte dell'etologia
Le Emys orbicularis, le tipiche tartarughe del Delta del Po non si stanno estinguendo: si stanno semplicemente evolvendo, forse per effetto dell'inquinamento prodotto dall'uomo. Queste le conclusioni di un team di esperti nominato dall'ormai vecchio e stanco presidente dell'Ente Parco del Delta del Po, Federico Saccardin.
Le prove incontrovertibili sono state rinvenute presso una famiglia di Giarette, nel comune di Porto Tolle, che da tempo ha adottato un cucciolo di tartaruga mutante rinvenuto nello scolo dietro casa. "Ci faceva tenerezza, abbiamo pensato di tenerla per fare compagnia al piccolo Rutger - racconta Eliprando Cavazzini, il padre di famiglia - Poi però ha iniziato a crescere, ha imparato l'idioma locale e nel giro di due settimane già bestemmiava, pretendeva i soldi per le sigarette e il motorino. Fortunatamente in meno di una settimana ha raggiunto l'età della ragione e con un paio di legnate ha messo giudizio e si è accontentato del mio vecchio Ciao. Lo abbiamo battezzato Gelindo, come il nonno. Attualmente sta finendo l'Ipsia a Porto Tolle e poi voleva andare a lavorare nella vicina centrale elettrica, non appena la trasformeranno a carbone pulito".
Un autentico mistero della biologia, questa strana creatura di nome Gelindo. L'amico etologo Konrad Boscolo, che per primo ha visitato la tartaruga antropomorfa, afferma: "E' brutta, puzza ed è antipatica come un adolescente spocchioso. Fosse per me le dare delle polpette avvelenate". Ma la famiglia è contenta: il piccolo Rutger si diverte un sacco a giocare in giardino con il suo fratellone maggiore. A lui forse avremmo potuto chiedere qualcosa, ma puzza veramente troppo. Quanto al padre, ha accennato ad altri come Gelindo nascosti nel Delta del Po. Una nuova razza di tartarughe mutanti sta proliferando in Polesine? Vai te a saperlo.
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