Ci sarebbe la mano del misterioso Barzellettiere Demoniaco dietro i ritardi nei lavori di restyling di corso del Popolo.
Lo dimostrerebbe la foto a lato, che ritrae lo strano personaggio, comparso dopo l’improvvisa sparizione di Renzo Marangon dalla scena politica, mentre attende l’uscita degli operai del cantiere per operare presumibilmente atti di sabotaggio. “E’ un incubo ormai - spiega l’operaio Tertulliano Sgualivato - ogni mattina arriviamo al lavoro e troviamo ovunque barzellette orribili scritte con vernice rosso sangue. Alla fatica di dover pulire si aggiunge la demoralizzazione di tutti noi che abbassa mostruosamente il nostro livello di produttività”. Proprio per questo pare che il Comune stia meditando di inviare uno psicologo in cantiere per ridurre le ricadute tra i lavoratori, ormai prostrati come i Marines in Vietnam. “Non basterà, non basterà – dice tra le lacrime e tenendosi la testa tra le mani il lavoratore Gustavo Lamazza - ieri mattina salgo sul bobcat e mi trovo sul cruscotto questo orrore: Cosa ci fa un pulcino vestito da frate? Padre Pio. Voglio morire, voglio morire!”.
Il capocantiere si rifiuterebbe da giorni di presentarsi sul lavoro. “Nella mia tuta da lavoro ho trovato un bigliettino: questo taschino è un luogo molto pericoloso, visto che ogni giorno ci lasci le penne. Mi rifiuto di lavorare di simili condizioni”. Minimizza l’assessore ai Lavori pubblici, Graziano Azzalin: “Ma porca troia schifosa! Anche sto pagliaccio di merda con le sue cazzo di barzellette deprimenti doveva saltare fuori? Già abbiamo trent’anni di ritardo, Dio boys! Con questo intendo dire che i lavori stanno procedendo secondo il cronoprogramma e la collaborazione tra i nostri uffici tecnici e le imprese affidatarie sono eccellenti. Nulla, insomma, farà rinviare l’esecuzione delle opere progettate”. Tornato in ufficio l’assessore ha trovato sulla scrivania un Pinocchio in cedro del Libano e un bigliettino a firma proprio del Barzellettiere Demoniaco: “Caro Graziano sai perché una tribù di indiani nel cantiere va più veloce dei tuoi operai? Perché sono truccati. Ah, ah, ah! Sappi che è iniziata l’operazione Saint Moritz! Rifletti, come farebbe uno specchio: il tuo cantiere non lo chiuderai mai!”.
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