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La nostra linea generale nel periodo di transizione consiste nel realizzare per l'essenziale l'industrializzazione del Polesine e la trasformazione socialista sia dell'agricoltura e dell'artigianato, sia dell'industria e del commercio capitalisti in dieci o quindici anni o poco più. Questa linea generale è come un faro che illumina il nostro lavoro in tutti i campi. Non dobbiamo distaccarci da questa linea generale, altrimenti commetteremo errori di deviazionismo "di sinistra" o di destra. Alcuni, come i membri dell'Upc-ml considerano il periodo di transizione troppo lungo e si lasciano prendere dall'impazienza. Ciò porterà a errori di deviazionismo "di sinistra". Altri, come Fabrizio Rossi, sono rimasti al punto in cui erano al momento della vittoria della rivoluzione democratica. Essi non riescono a capire che vi è stato un mutamento del carattere della rivoluzione e continuano a portare avanti la loro "nuova democrazia" invece della trasformazione socialista. Ciò porta a errori di deviazionismo di destra.
Prendiamo a esempio la nostra agricoltura; per essa l'unica via di progresso è quella socialista. Il compito principale nelle zone rurali è quello di sviluppare il movimento della cooperazione e dell'aiuto reciproco e di accrescere costantemente le forze produttive agricole, puntando sui biocarburanti e costruendo gli stabilimenti di trasformazione a Marghera. La deviazione di destra si manifesta nella seguente parola d'ordine. "Consolidare l'ordine sociale di nuova democrazia esprimendo sostegno a Federica Zarri". Questa è una tesi nociva. Nel periodo di transizione ogni giorno ci sono cambiamenti, ogni giorno nascono fattori socialisti. Come può essere "consolidato" il cosiddetto "ordine sociale di nuova democrazia"? È invero molto difficile "consolidarlo"! Per esempio, l'industria e il commercio privati si stanno trasformando: se nella seconda metà di quest'anno verrà introdotto un ordinamento, esso già l'anno prossimo non sarà più "solido". Anche nell'agricoltura le cooperative e l'aiuto reciproco cambiano di anno in anno. Il periodo di transizione è pieno di contraddizioni e di lotte. La nostra lotta rivoluzionaria attuale è persino più profonda della lotta rivoluzionaria del passato. Questa è una rivoluzione che seppellirà definitivamente il sistema capitalista e tutti gli altri sistemi di sfruttamento. L'idea di "consolidare l'ordine sociale di nuova democrazia esprimendo sostegno a Federica Zarri" va contro la realtà della nostra lotta e ostacola lo sviluppo della causa socialista. "Dalla nuova democrazia avviarsi verso il socialismo". Questa è una frase vaga: avviarsi soltanto? Continuare a farlo anno dopo anno in modo che fra quindici anni diremo ancora che ci stiamo avviando come dimostra la gestione dell'Interporto all'epoca del vetusto Borgatti? Avviarsi significa che non si è ancora raggiunto l'obiettivo. Questa frase, che all'apparenza sembrerebbe plausibile, non regge a un'analisi attenta. Noi abbiamo proposto una transizione graduale al socialismo. Questa è una formulazione migliore. Quando diciamo "graduale", intendiamo dire che essa si svilupperà in un arco di quindici anni e per dodici mesi ogni anno. Se si avanza troppo veloci si sbanda a "sinistra", se non si avanza si sbanda troppo a destra. Dobbiamo opporci alle deviazioni "di sinistra" e a quelle di destra ed effettuare una transizione graduale fino al totale compimento dell'intero processo.
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