lunedì 4 maggio 2009

L'amore di un fratello

"Mario, lasciali perdere quegli stronzi! Torna qui con la tua famiglia, che almeno ti vuole bene!" Non potevamo non raccogliere l'appello di Luigi Borgatti (nella foto), fratello del noto uomo politico polesano, fino a qualche tempo fa alla guida del Pdl. Il caro Luigi si dice sinceramente commosso e amareggiato da quanto sta accadendo alla politica nostrana, specie per il trattamento riservato al fratello Mario, celebre per avere guidato con successo l'Interporto e per lo show di cabaret realizzato con Jerry Lewis.
"Un uomo di esperienza dovrebbe essere valorizzato - sentenzia il proprietario del celebre pastificio niuiorchese - Invece negli ultimi mesi ho assistito solo ad atti di scherno nei confronti del mio caro fratello. Passi per la ritorsione operata dai giovini di Rowoodstock, che gli hanno infestato la casa con i fantasmi dei baby tossici del Parco Maddalena, solo perchè giustamente Mario aveva predetto che questi cazzo di festival giovanili sconosciuti ai più vanno affondati. E cosa credete, che non andrà così comunque? Vedrete quanti soldi sgancerà quest'anno il Comune per il festival della creatività giovanile, con buona pace di quel fesso di Geremia Rowoodstock!" Ma a parte questi episodi minori, Luigi ce l'ha con il vero male: la politica. "Quella politica per cui Mario Borgatti si è tanto speso, ora lo tratta come una pezza da culo - tuona - Prima fanno gli accordi trasversali per sbatterlo giù dalla poltrona di presidente dell'interporto e metterci sopra Beppe Fini. Poi lo eliminano per fare posto a Mauro Mainardi, puah! Con tutto il rispetto per Mainardi, sia inteso". A sentire Luigi Borgatti, ci sarebbe un vero e proprio complotto per eliminare il caro Mario, vittima di una guerra tra generazioni. "Ci sono in giro degli pseudo-giovani che vanno in giro proclamando l'eliminazione dei vetusti scaldapoltrone ammuffiti - commenta amaro - E pensare che fino a poche settimane fa Mario era accreditato come vicepresidente della Provincia in caso di vittoria di quella brava persona che è Alessandro Zanforlin D'Isanto. Poi all'ultimo momento cosa fa il Pdl? Decide di farsi guidare da Antonello Contiero e rimpiazza il mio buon fratello con l'ex rifondarolo Aniello Piscopo, buttando così nel cesso l'esperienza di un politico di lungo corso. E io che pensavo che la politica italiana valorizzasse gli uomini con molti anni di attività alle spalle! Che schifo!"
Per il momento Mario Borgatti centellina i commenti: "Mio fratello mi vuole bene e potrei anche accettare la sua proposta di tornare a lavorare al nostro negozio di pasta e ravioli. Ci penserò". Ma tiene a precisare una cosa: "Non sono un uomo sul viale del tramonto, come mi descrivono certi spacconi che pensano di essere campioni di virtù. La politica non mi vuole più? Amen. Me ne sbatto i coglioni. Ho dodici date con Jerry Lewis solo a Las Vegas, dove tra l'altro mi propongono una comparsata in una delle prossime puntate di Csi, nel prestigioso ruolo di uno showman ucciso in modo misterioso al Venetian Resort".

1 commento:

Songun Banner ha detto...

Come ogni anno, in tutta la Corea socialista è stata celebrata la Giornata Internazionale dei Lavoratori. Centinaia le iniziative, dalla capitale ai più remoti villaggi della Repubblica Popolare Democratica di Corea. A Pyongyang, 15.000 operai che hanno contribuito alle innovazioni tecnologiche e produttive hanno partecipato ad un banchetto alla presenza dei massimi dirigenti del Partito del Lavoro, tra cui Kim Yong Nam, Presidente dell’Assemblea Popolare Suprema.
In altre località si sono tenute manifestazioni di vario genere come ad esempio esibizioni musicali, esibizioni degli artisti circensi, esibizioni pirotecniche come quella sulle rive del fiume Pothong, a cui hanno assistito - assieme ai lavoratori - le maggiori cariche del Partito del Lavoro e della Repubblica Popolare Democratica.