domenica 1 giugno 2008

Arriva il ponte e il cervello va in vacanza

"Noi non siamo razzisti, sono loro a essere negri". E' il robot padano Vulnus Five a dare il senso della pacifica manifestazione organizzata dal centrodestra rodigino per contrastare la riapertura del centro servizi per l'immigrazione nella chiesa di San Michele. "Eh, vero, ah! - sbotta la cyber camicia verde - è tutta stamattina che provo a candeggiarne qualcuno, ma rimane sempre del solito colore di merda. Chissà come ha fatto Michael Jackson?". Lo zelo di Vulnus Five ha purtroppo creato un piccolo incidente diplomatico, sfociato nelle proteste formali dell'ambasciatore del Mali: infatti pure il percussionista Baba Sissoko, in Polesine per un concerto, è stato oggetto di vigorosi colpi di brusca all'ipoclorito di sodio. "Va là, va là, che se ne torni a suonare coi negretti della sua tribù" è stato il commento, al solito composto, del leader provinciale della Lega Nord, Antonello Contiero.
Dai moderati dell'Udc alle simpatiche canaglie di Forza Nuova è venuto un comune invito a costruire un modello di convivenza in cui tutti abbiano il proprio giusto ruolo. Per questo nel prossimo consiglio comunale verrà proposto l'impiego degli stranieri disoccupati come bersagli per le esercitazioni dei vigili urbani al tirassegno. "Questa è vera integrazione - commenta il capogruppo di An, FlavioMancin - è giusto che anche gli stranieri diano un contributo attivo alle politiche per la sicurezza, attraverso forme reali di protagonismo". Le ragioni del no alla riapertura della struttura al complesso San Michele vengono spiegate da Paolo Avezzù: "Queste persone non vanno collocate in centro storico, ma al centro della terra dove, sulle orme di Jules Verne, potranno dare un contributo importante alle ricerche sull'energia geotermica e, dunque, a tutela dell'ambiente". Un altro segnale importante, quindi. Secondo una ricerca dell'istituto statunitense Kkk, oltretutto, la puzza connaturata agli immigrati aumenterebbe la concentrazione di Pm10. "Per i baluba più meritevoli - propone il forzanovista Ennio Boschetti - si potrebbe ipotizzare un'assunzione al giornale 'La difesa della Razza': chi ha competenze ambientali è giusto le metta a disposizione, a difesa di questi pesci che vivono anche nel Mediterraneo".
Fuori dal coro, al solito, quei piantagrane comunisti degli assessori Graziano Azzalin e Giovanna Pineda. Con quel bolscevico impenitente di Cristiano Pavarin hanno ritenuto di guastare la festa, contrastando la volontà di collaborare manifestata dal centrodestra, grazie anche al tacito supporto di buona parte della giunta di Palazzo Nodari. Con l'abituale pallosa pedanteria dei marxisti-leninisti (rigorosamente con il trattino), i tre hanno cercato di giustificare l'ingiustificabile parlando di progettazione condivisa con il ministero degli Interni e la Prefettura, di educazione alla legalità, di programmazione di forme di convivenza pacifica, di assenza di costi per le casse comunali, di recupero di un edificio storico. Posizioni pericolosamente estremiste, tanto che pare che nell'ex Unione si stia valutando un nuovo rimpasto di Giunta. Non ci si può, infatti, far dettare l'agenda politica dalla sinistra o, peggio ancora, dal buon senso.

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