Colpo di scena nelle indagini sulla morte di Vianello Monello. Le Squadre d'azione Vianello Monello (Savm), considerate le autrici del rapimento della salma dall'ospedale di Trecenta, lanciano ora un disperato appello alla collettività: "Da quando ci siamo appropriati del corpo dell'amato editorialista - scrivono in una lettera - nessuno si è degnato di reclamarlo, nemmeno offrendosi di pagare. Ora la salma, a causa del caldo estivo, comincia ad emettere miasmi insopportabili e il nostro sistema di crioconservazione funziona finchè dura il ghiaccio sintetico del frigo portatile. Non vogliamo ricorrere all'ingloriosa soluzione di lasciare il corpo nel primo cassonetto dell'umido a portata di mano. Ci appelliamo al senso di civiltà dei polesani, affinchè si costituisca un comitato per onorare degnamente le spoglie dell'amato". Per dimostrare che non si tratta di un bluff, le Savm hanno inviato una foto del feretro dell'opinionista defunto circondato da un manipolo di militanti dell'organizzazione.
Insorge il Corriere del Veneto: "Quella foto è una colossale truffa - scrive l'oscuro autore della rubrica "Good Morning Rovigo", firmandosi a nome del defunto - Mi vergogno come cittadino, prima ancora che come scribacchino, di questa ingiuriosa campagna di diffamazione nei miei confronti. Sono molti i politici scaldasedie che mi vorebbero morto, ma..." e poi ci siamo stufati di leggere.
Il caldo torrido sta provocando disagi anche agli abitanti della Commenda, allorchè i corpi dei 1.200 ragazzini morti nell'arirang in onore di Vianello Monello hanno iniziato a imputridire. E mentre l'assessore Nadia Romeo incontra i vertici dell'Asm, proponendo di bombardare con testate al napalm l'intera zona, arriva la critica dell'assessore provinciale Guglielmo Brusco: "E' un'emergenza sanitaria di cui ritengo direttamente responsabile il direttore generale Marcolongo - dice - Invece di spendere e spandere soldi per falloforie e campagne choc, si occupi di dare una soluzione decorosa ai problemi che colpiscono la cittadinanza".
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